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3415. MUSEO Capitolino. Ossia descrizione delle statue e busti ed antichità custodite nel Campidoglio, Roma 1750, in 4.
Questa piccola descrizione può riguardarsi piuttosto come una guida, o un catalogo dell’opera seguente.
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3417. MUSEUM Florentinum exhibens insigniora vetustatis monumenta quae Florentiae sunt Jo. Gastoni Etruriae Magno Duci dedicatum, Florentiae 1731, fig., vol. 10. Il nostro esemplare è distribuito come segue: — Gemmae antiquae ex thesauro mediceo et privatorum Dactyliothecis Florentiae exhibens tab. 200 etc. cum observationibus Fr. Gori, vol. 2, 1732.Statuae antiquae Deorum, et virorum illustrium centum aeneis tab. incisae cum observationibus Fr. Gori, 1734 vol. l.Antiqua numismata praestantiora maximi moduli cum observationibus Fr. Gori, vol. 3 f., 1740.
Il volume delle tavole ne contiene 115
Il volume delle tavole ne contiene 115
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Serie di ritratti degli eccellenti pitturi dipinti di propria mano che esistono nella Galleria di Firenze colle vite in compendio descritte da Fr. Moücke, Firenze 1754, vol. 4.
Tutti i bibliografi hanno scritto sul merito di questa grand’opera ed in ispecie sopra i sei primi volumi colle preziose illustrazioni del Gori. La collezione dei ritratti in numero di 220 è eseguita quanto meglio il potevasi in opera sì vasta e può ritenersi fra le migliori. Furono stampati dal Pazzi in Firenze altri due volumi di ritratti, senza testo, che servono a completamento ulteriore di quest’opera.
Tutti i bibliografi hanno scritto sul merito di questa grand’opera ed in ispecie sopra i sei primi volumi colle preziose illustrazioni del Gori. La collezione dei ritratti in numero di 220 è eseguita quanto meglio il potevasi in opera sì vasta e può ritenersi fra le migliori. Furono stampati dal Pazzi in Firenze altri due volumi di ritratti, senza testo, che servono a completamento ulteriore di quest’opera.
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3419. MUSEO della R. Accademia di Mantova, Mantova 1790, in 8, fig.
Col ritratto di Virgilio in fronte e alcune tavole di pochi monumenti sparse fra il testo, operetta di poca entità, come esser può quella d’un Museo, che dopo la caduta dei Gonzaga restò nulla.
Col ritratto di Virgilio in fronte e alcune tavole di pochi monumenti sparse fra il testo, operetta di poca entità, come esser può quella d’un Museo, che dopo la caduta dei Gonzaga restò nulla.
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3422. NOTIZIA (Breve) degli arazzi posseduti dall’eccellentissima casa Dolfino in Venezia, Verona 1776, italiano e francese, in 4, M. 11.
3434. PINACOTECA del Palazzo Reale delle Scienze e delle Arti di Milano. Pubblicata da Michele Bisi incisore col testo di Robustiano Gironi, Milano 1812, in fol. p., fig.
Qui, sono soltanto 16 quaderni, che devono essere continuati.
Qui, sono soltanto 16 quaderni, che devono essere continuati.
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3441. PITTURE del Salone Imperiale del palazzo di Firenze. Si aggiungono le pitture del Salone e Cortile delle Imperiali Ville della Petraja e del Poggio a Cajano, opere di varj celebri pittori fiorentini, in tav. 26, Firenze 1766, in fol. atl.
L’immensa grandezza delle tavole tolse la possibilità di una preziosa esecuzione, che avrebbe costato somme immense. Gli incisori che lavorarono a grandi e voluminose opere in Firenze, in Roma, in Venezia dovettero conformare i modi di stile al tempo, al luogo, alle circostanze e alla borsa degli imprenditori non ricchi e che trovarono migliore speculazione nei modi facili e nei prezzi minori.
L’immensa grandezza delle tavole tolse la possibilità di una preziosa esecuzione, che avrebbe costato somme immense. Gli incisori che lavorarono a grandi e voluminose opere in Firenze, in Roma, in Venezia dovettero conformare i modi di stile al tempo, al luogo, alle circostanze e alla borsa degli imprenditori non ricchi e che trovarono migliore speculazione nei modi facili e nei prezzi minori.
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3443. PRENNER Giorgio Gasparo, Illustri fatti Farnesiani coloriti nel R. Palazzo di Caprarola dai fratelli 146 Taddeo, Federico e Ottaviano Zuccari, disegnati ed incisi all’acqua forte, Roma 1748, in fol., figurato.
Le tavole delle pitture sono 36 non comprese altre 5 tav. delle piante ed elevazioni del palazzo e il ritratto del cardinal Acquaviva. Magnifico esemplare mar. dor.
Le tavole delle pitture sono 36 non comprese altre 5 tav. delle piante ed elevazioni del palazzo e il ritratto del cardinal Acquaviva. Magnifico esemplare mar. dor.
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3446. RACCOLTA di 80 stampe rappresentanti i quadri più scelti dei sigg. marchesi Gerini di Firenze, divisa in due parti, Firenze 1786, in fol. atlant. Opera grandiosa, eseguita da mediocri intagliatori.
3449. SALA Alessandro, Collezione de’ quadri scelti di Brescia disegnati, incisi ed illustrati, Brescia 1817, in fol., fig.
Sono 67 tavole pulitamente intagliate a contorni ed illustrate con brevi cenni e buona critica.
Sono 67 tavole pulitamente intagliate a contorni ed illustrate con brevi cenni e buona critica.
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3450. SANZIO Raffaello, La favola di Psiche secondo la descrizione d’Apulejo.
Sono queste 32 tavole in foglio oblongo intagliate da scolari o contemporanei di Marc’Antonio Raimondi: non è dubbio il segno di Agostino Veneziano alle tavole 4, 7, 13, ma nelle 3, 5, 6; quando le prove siano di prima freschezza, deve vedersi anche la marca di Beatricius: questa ultima però non può osservarsi più, allorché ricomparvero le stampe col nome di Antonio Salamanca. Sebbene il nostro esemplare abbia il nome del Salamanca, è freschissimo e meglio si riconosce comparandolo con altri e specialmente con quelli pubblicati da Carlo Losi recentemente, ove cassato il nome di Salamanca nella prima tavola, fu incisa la Licenza dei Superiori. Sotto ciascuna tavola è incisa una stanza divisa in due cartelle.
Sono queste 32 tavole in foglio oblongo intagliate da scolari o contemporanei di Marc’Antonio Raimondi: non è dubbio il segno di Agostino Veneziano alle tavole 4, 7, 13, ma nelle 3, 5, 6; quando le prove siano di prima freschezza, deve vedersi anche la marca di Beatricius: questa ultima però non può osservarsi più, allorché ricomparvero le stampe col nome di Antonio Salamanca. Sebbene il nostro esemplare abbia il nome del Salamanca, è freschissimo e meglio si riconosce comparandolo con altri e specialmente con quelli pubblicati da Carlo Losi recentemente, ove cassato il nome di Salamanca nella prima tavola, fu incisa la Licenza dei Superiori. Sotto ciascuna tavola è incisa una stanza divisa in due cartelle.
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