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3746. GHEZZI Pier Leone, Camere sepolcrali de’ liberti, e liberte di Livia Augusta e di altri cesari, date in luce da Lorenzo Filippi de’Rossi calcografo vaticano, Roma 1731, in fol., volume senza alcun testo fuori della dedicatoria, una prefazione, e un indice.
Comprende 40 grandi tavole a tutto foglio, ma è da avvertirsi non essere una ristampa dell’edizione che nel 1727 venne illustrata dal Gori con osservazioni in latino, e dal Bianchini con illustrazioni italiane nello stesso anno prodotte. Questa per le tavole può ritenersi la più copiosa, ed esatta.
Comprende 40 grandi tavole a tutto foglio, ma è da avvertirsi non essere una ristampa dell’edizione che nel 1727 venne illustrata dal Gori con osservazioni in latino, e dal Bianchini con illustrazioni italiane nello stesso anno prodotte. Questa per le tavole può ritenersi la più copiosa, ed esatta.
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3929. ALLEGRANZA P. Giuseppe, De sepulcris christianis in aedibus sacris, et in 227 scriptiones sepulcrales christianae in Insubria Austriaca repertae, Mediolani 1773, in 4.
4019. GONNELLI Giuseppe, Monumenti sepolcrali della Toscana disegnati da Vincenzo Gozzini, ed incisi da Giovan Paolo Lasinio, sotto la direzione dei signori cav. Benvenuti e L. de Cambray Digny, Firenze 1819, in foglio.
Sono questi con estrema diligenza, e correttamente inta 242 gliati in 48 tavole in foglio. Esemplare distinto in carta grande velina d’Inghilterra.
Sono questi con estrema diligenza, e correttamente inta 242 gliati in 48 tavole in foglio. Esemplare distinto in carta grande velina d’Inghilterra.
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4021. GOUGH Richard, Sepulchral monuments in Great Britain applied to illustrate the history of families, manners, habits, and arts at the different periods from the Norman conquest to the seventeenth century, London 1786 1796, 3 vol., in f. mas., figurato.
Questa è l’opera più solidamente concepita ed eseguita intorno le antichità inglesi, le quali sono assai più rispettabili che non si crede comunemente. Le tavole numerose oltre a 235 sono intagliate con bello stile senza superfluità di lusso meccanico, come conviensi ad opera gravissima: le erudizioni storiche tratte dalle fonti migliori e cribrate da molta critica. I volumi sono troppo pesanti da maneggiare, ed è opportuno il suddividerla. Quest’opera è divenuta assai rara per il poco numero degli esemplari rimasti, e per un avvenimento sgraziato arrivato nel magazzino ove custodivasi il deposito dell’edizione. L’autore aveva divisato di farne una seconda edizione con emende, ed aggiunte, ma premorto all’esecuzione del progetto, lasciò i materiali all’Università di Oxford. Abbiamo veduto in questi ultimi tempi vendersi alcuni di questi esemplari sino a 300 scudi, e in Italia sono estremamente rari, e assai poco conosciuti.
Questa è l’opera più solidamente concepita ed eseguita intorno le antichità inglesi, le quali sono assai più rispettabili che non si crede comunemente. Le tavole numerose oltre a 235 sono intagliate con bello stile senza superfluità di lusso meccanico, come conviensi ad opera gravissima: le erudizioni storiche tratte dalle fonti migliori e cribrate da molta critica. I volumi sono troppo pesanti da maneggiare, ed è opportuno il suddividerla. Quest’opera è divenuta assai rara per il poco numero degli esemplari rimasti, e per un avvenimento sgraziato arrivato nel magazzino ove custodivasi il deposito dell’edizione. L’autore aveva divisato di farne una seconda edizione con emende, ed aggiunte, ma premorto all’esecuzione del progetto, lasciò i materiali all’Università di Oxford. Abbiamo veduto in questi ultimi tempi vendersi alcuni di questi esemplari sino a 300 scudi, e in Italia sono estremamente rari, e assai poco conosciuti.
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