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1551. AGRIPPA Cammillo, Trattato di scienze d’arme con un dialogo di filosofia, Roma, per Antonio Blado, 1553, in 4, fig.
Questo è un bellissimo libro, le cui tavole sono assai ben intagliate e disegnate nello stile della scuola di M. Antonio: sonovi due gran tavole istoriate l’una al principio del trattato, l’altra aranti il dialogo: e 55 tavole di schermitori. In fronte al libro su un ritratto dell’autore assai bello.
Questo è un bellissimo libro, le cui tavole sono assai ben intagliate e disegnate nello stile della scuola di M. Antonio: sonovi due gran tavole istoriate l’una al principio del trattato, l’altra aranti il dialogo: e 55 tavole di schermitori. In fronte al libro su un ritratto dell’autore assai bello.
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1552. AGRIPPA Cammillo, Nuove invenzioni sopra il modo di navigare, Roma 1595, in 4, fig.
Nel principio è una tav. grande intagliata da Cornelio Cort col fatto di S. Pietro e di Cristo, colla navicella. Segue la dedica al Card. Borromeo, poi viene un’altra tavola grande, allegorica a tutte le scienze: dopo la quale è un altro foglio più grande con Astrolabio e quadrante: indi il ritratto dell’autore e il testo che contiene 55 pagine, in fine è la tavola delle cose più notabili.
Nel principio è una tav. grande intagliata da Cornelio Cort col fatto di S. Pietro e di Cristo, colla navicella. Segue la dedica al Card. Borromeo, poi viene un’altra tavola grande, allegorica a tutte le scienze: dopo la quale è un altro foglio più grande con Astrolabio e quadrante: indi il ritratto dell’autore e il testo che contiene 55 pagine, in fine è la tavola delle cose più notabili.
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1558. AMATO Domenico, Della vita privata de’ Romani, traduzione dal francese con varie aggiunte e una dissertazione di Filippo Venuti sopra il gabinetto di Cicerone, tomi 2, Napoli 1783, in 8.
1559. D’ANCORA Gaetano, Saggio sull’uso de’ pozzi presso gli antichi specialmente per preservativo dei tremuoti, Napoli 1787, in 8, M. 59.
1560. ANTONINO Filippo, Introduzione a’ discorsi dell’antichità di Sarsina, 1606, in 4. Queste sono 20 pagine precedute dall’indicato frontispizio e sono seguite dall’altro: Delle antichità di Sarsina et 270 de’ costumi di Romani nel trionfo e nel Trichlinio antico, Sarsina 1607, in 4, p. M. 56.
Segue la dedica al Cav. Aldobrandino e 18 foglietti di tavole delle materie. Indi si incomincia la numerazione del testo fino alla pagina 256. Ordinariamente questo libro si trova imperfetto a cagione della duplicità dei frontespizi: sono fra il testo molte lapidi e iscrizioni.
Segue la dedica al Cav. Aldobrandino e 18 foglietti di tavole delle materie. Indi si incomincia la numerazione del testo fino alla pagina 256. Ordinariamente questo libro si trova imperfetto a cagione della duplicità dei frontespizi: sono fra il testo molte lapidi e iscrizioni.
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1564. AURIA D. Vincenzo palermitano, La Sicilia Inventrice, ovvero le invenzioni lodevoli nate in Sicilia, Palermo 1704, in 4.
Quasi tutto il volume è formato dalle aggiunte, poiché il testo dell’Auria non comprende che 70 pagine: con i divertimenti geniali, le osservazioni, le aggiunte di Antonio Mongitore e l’indice delle materie arriva oltre alle 300 pagine: opera poco accreditata.
Quasi tutto il volume è formato dalle aggiunte, poiché il testo dell’Auria non comprende che 70 pagine: con i divertimenti geniali, le osservazioni, le aggiunte di Antonio Mongitore e l’indice delle materie arriva oltre alle 300 pagine: opera poco accreditata.
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1565. BACII Andreae, De thermis libri septem, Venetiis 1571, in fol. pic. fig.
Prima e rara edizione, esemplare bellissimo, secondo la descrizione del de Bure.
Prima e rara edizione, esemplare bellissimo, secondo la descrizione del de Bure.
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1566. BACII Andreae, De naturali vinorum historia, de vinis Italiae et de conviviis antiquarii in libri septem etc. apud Nicolaum Mutium, 1596, Roma; al fine 1597.
Prima e rara edizione. Esemplare bellissimo secondo la 271 descrizione di de Bure. Il frontespizio è intagliato col ritratto dell’autore e si noti che le due diverse date nello stesso volume hanno condotto in errore alcuni bibliografi credendole due edizioni dal vederle enunziate diversamente, ma e una sola.
Prima e rara edizione. Esemplare bellissimo secondo la 271 descrizione di de Bure. Il frontespizio è intagliato col ritratto dell’autore e si noti che le due diverse date nello stesso volume hanno condotto in errore alcuni bibliografi credendole due edizioni dal vederle enunziate diversamente, ma e una sola.
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1568. De BALNEIS omnia quae extant apud Graecos, Latinos et Arabos, Venetiis, apud Juntas, 1553, in fol. pic.
Raro e magnifico esemplare colle armi del Tuano. Esat tamente secondo la descrizione del de Bure.
Raro e magnifico esemplare colle armi del Tuano. Esat tamente secondo la descrizione del de Bure.
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1576. BARUFFALDI Hyeronimi ferrariensis, De Preficis dissertatio ad illustrationem urnae sepulcralis Fl. Quartillae Preficae. Accedunt Jos. Lanzoni adversaria de luctu mortuali veterum, Ferrariae 1713, in 8, fig.
1577. BATTAGLINI Can. Angelo, Dissertazione sul commercio degli antichi e moderni librai, Roma 1787, in 4, M. 44.
1582. BECCHETTI Filippo Angelico, Lettera sopra i giuochi circensi celebrati da Nerva e sopra il commercio degli antichi Romani, Roma 1784, 8, M. 60. Con un medaglione intagliato in rame.
1587. BERNARDI Eduardi, De mensuris et ponderibus antiquis, libri tres. Oxoniae e theatro Seldonio 1688, in 8, fig.
Aggiuntavi una lettera N. F. D. del Mare di Bronzo di Salomone, colla tavola che lo rappresenta e in fine una tavola colle spiegazioni intorno le misure e i pesi della China.
Aggiuntavi una lettera N. F. D. del Mare di Bronzo di Salomone, colla tavola che lo rappresenta e in fine una tavola colle spiegazioni intorno le misure e i pesi della China.
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1591. BIRINGUCCIO Vannuccio nob. senese, Pirotechnia. Li diece libri della Pirotechnia ove si tratta non solo delle miniere ma anche quanto si ricerca nella pratica di esse e di quanto si appartiene all’arte della funzione ovver getto de’ metalli ec., in Venezia, per Gio. Padovano, 1550, in 4, ad istanza di Curzio di Navo.
Le numerose tavole necessarie a tante dimostrazioni sono stampate in legno fra il testo; e quest’opera non comune, specialmente in questa prima edizione, è interessante per la fusione dei metalli e per ogni altra cosa che d quella dipende. Dopo il frontespizio figurato, a tergo di cui è la dedica, vengono due foglietti di tavola delle materie e cinque foglietti di proemio. Indi seguono 167 foglietti del testo e nell’ultimo è lo stemma di Curzio, la tutto 176 foglietti.
Le numerose tavole necessarie a tante dimostrazioni sono stampate in legno fra il testo; e quest’opera non comune, specialmente in questa prima edizione, è interessante per la fusione dei metalli e per ogni altra cosa che d quella dipende. Dopo il frontespizio figurato, a tergo di cui è la dedica, vengono due foglietti di tavola delle materie e cinque foglietti di proemio. Indi seguono 167 foglietti del testo e nell’ultimo è lo stemma di Curzio, la tutto 176 foglietti.
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1596. BONANNI Filippo, Gabinetto armonico pieno d’istrumenti sonori imitati, spiegati ed intagliati, Roma 1728, in 4, fig.
Con 148 tavole in rame, non compreso il frontespizio di mediocre intaglio.
Con 148 tavole in rame, non compreso il frontespizio di mediocre intaglio.
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1597. BONANNI Filippo, Descrizione degli strumenti armonici d’ogni genere, seconda ediz. corretta, ed accresciuta da Giacinto Cerati con 140 rami, incisi da Arnoldo Wan Westerowd, Roma 1756, in 4. Francese e italiano.
Sono però le stesse tavole dell’edizione precedente.
Sono però le stesse tavole dell’edizione precedente.
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1599. BORASATTI Giustiniano, Il gimnasta in pratica ed in teorica. Dialogo tra’ professori dell’Accademia Gimnastica de’ gran saltatori di Parigi e di Londra con la spiegazione di tutti i salti tanto antichi che moderni ec., Venezia 1753, in 8.
Libretto singolare e pieno di notizie utilissime per rompersi il collo. In principio è il ritratto del principe dell’accademia de’ saltatori Diego Secondo de’ Rossi chiamato Didacus 277 secundus de Rubeis ab Asti Gyrmnasticae Academicae Principes Parisiorum et Londini ex magna cubistis.
Libretto singolare e pieno di notizie utilissime per rompersi il collo. In principio è il ritratto del principe dell’accademia de’ saltatori Diego Secondo de’ Rossi chiamato Didacus 277 secundus de Rubeis ab Asti Gyrmnasticae Academicae Principes Parisiorum et Londini ex magna cubistis.
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1602. BOVICELLI Giuliano, Istoria delle perrucche in cui si fa vedere la loro usanza, forma, abuso, irregolarità, Milano 1724, in 12, 2 vol. in uno.
Quest’opera è piuttosto diretta contro l’abuso delle perrucche degli ecclesiastici che ad oggetto di illustrare la materia colla buona critica.
Quest’opera è piuttosto diretta contro l’abuso delle perrucche degli ecclesiastici che ad oggetto di illustrare la materia colla buona critica.
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1605. BRUNO di Melfi Vincenzo, Teatro degli inventori di tutte le cose, Napoli, per Tarquinio Longo, 1603, in fol.
Opera in questo genere rara, e curiosa, ove per ordine alfabetico passando in rivista sei mille vocaboli all’incirca riferibili ad ogni umano genere di cose, attribuisce a ciascuna origini ed invenzioni, con un indice in fine dei vocaboli. L’opera e dedicata al Vice Re di Napoli. Dopo il frontespizio sono tre foglietti di poesie varie in lode dell’autore: indi segue un indice degli autori citati in altri due foglietti e a tergo dell’ultimo si trova un avviso ai lettori: comincia il testo e prosegue fino alla pagina 391. L’indice in fine dei vocaboli contiene 20 foglietti.
Opera in questo genere rara, e curiosa, ove per ordine alfabetico passando in rivista sei mille vocaboli all’incirca riferibili ad ogni umano genere di cose, attribuisce a ciascuna origini ed invenzioni, con un indice in fine dei vocaboli. L’opera e dedicata al Vice Re di Napoli. Dopo il frontespizio sono tre foglietti di poesie varie in lode dell’autore: indi segue un indice degli autori citati in altri due foglietti e a tergo dell’ultimo si trova un avviso ai lettori: comincia il testo e prosegue fino alla pagina 391. L’indice in fine dei vocaboli contiene 20 foglietti.
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1611. CAMPI Michele, Spicilegio bottanico: Dialogo ove si manifesta lo sconosciuto Cinamomo degli antichi, Lucca 1654, in 4, M. 64.
Memoria piena d’interessante erudizione.
Memoria piena d’interessante erudizione.
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1612. CANCELLIERI Francesco, Biblioteca ragionata degli scrittori sul giuoco degli scacchi colla dissertazione di D. Benedetto Rocco napoletano sul giuoco degli scacchi da lui ristampata, Roma 1817, in 12.
1613. CAPPONI Giovan Battista dottore, Il marmo Augustale, Discorso, ove si parla delle terme, bagni, esercizi e giuochi degli antichi Romani, in 8.
Opuscoletto estratto da un volume di prose e discorsi degli Accademici Gelati di Bologna.
Opuscoletto estratto da un volume di prose e discorsi degli Accademici Gelati di Bologna.
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1614. CARACCIO Annibale, Le Arti di Bologna, 78 tavole intagliate in rame in fol., Roma 1646.
Quest’opera apparve con diversi frontespizi e vario numero di tavole. Questo esemplare è di prima impressione e le lamine furono intagliate sui disegni d’Annibale da Gius. Mitelli.
Quest’opera apparve con diversi frontespizi e vario numero di tavole. Questo esemplare è di prima impressione e le lamine furono intagliate sui disegni d’Annibale da Gius. Mitelli.
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1616. CAROSO M. Fabritio da Sermoneta, Il Ballerino: diviso in due trattati, ornato di molte figure: Venezia, pel Ziletti, 1581, in 4, fig.
Quest’opera fu intitolata a Bianca Capello de’ Medici Gran Duchessa di Toscana, col ritratto dell’autore in fronte e la musica di tutti i balli che allora usavansi intitolata n ciascuna delle più famose dame d’Italia e con 22 tavole degli atteggiamenti del ballo, intagliate da Giovan Battista Franco.
Quest’opera fu intitolata a Bianca Capello de’ Medici Gran Duchessa di Toscana, col ritratto dell’autore in fronte e la musica di tutti i balli che allora usavansi intitolata n ciascuna delle più famose dame d’Italia e con 22 tavole degli atteggiamenti del ballo, intagliate da Giovan Battista Franco.
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1619. CAVALLUCCI Vincenzo, Del modo di tinger la porpora degli antichi, Perugia 1786, in ottavo, M. 63.
1622. CERVIO Vincenzo. Il trinciante ampliato e ridotto in perfezione dal Cav. Reale fuoruscito di Narni, Venezia, presso gli eredi di Gio. Varisco, 1593, in 4, pic.
Con due tavole. Libretto elegantemente stampato e singolare per le notizie de’ costumi e dei tempi.
Con due tavole. Libretto elegantemente stampato e singolare per le notizie de’ costumi e dei tempi.
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1627. CICOGNARA Leopoldo, Prose in occasione di varie acclamatissime nozze, seguite in Padova, ove si tratta della Grazia, dell’Acconciatura del capo femminile, e della Persuasione, Venezia 1818, in 4.
Edizione di 100 esemplari.
Edizione di 100 esemplari.
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1628. COLLESCHI Francesco, Dissertazione sulle poste degli antichi, Firenze 1746, in 8.
1631. DECLAMAZIONE delle gentil donne di Cesena intorno alle pompe, al molto Illustre e Rev. Monsignor Lattanzio Presidente di Romagna , Cesena 1575, in 8, M. 54.
Vedesi da questo ingegnoso discorso che questo Monsignor Lattanzio Presidente Romagna nell’anno del Giubileo aveva preso ad inveire contro la pompe feminili, intorno le quali le gentildonne di Cesena sagacemente vengono giustificate. Opuscolo raro.
Vedesi da questo ingegnoso discorso che questo Monsignor Lattanzio Presidente Romagna nell’anno del Giubileo aveva preso ad inveire contro la pompe feminili, intorno le quali le gentildonne di Cesena sagacemente vengono giustificate. Opuscolo raro.
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1632. DIALOGO dei giuochi, che nelle Vegghie Sanesi si usano di fare, del Materiale Intronato all’Illustriss. ed Eecellentiss. Sig. D. Isabella de’ Medici Orsina Duchessa di Braccian , Siena 1572, in 4.
Questa è la prima edizione di questo libro composto da Girolamo Bargagli sanese sotto il nome del Materiale Intronato.
Questa è la prima edizione di questo libro composto da Girolamo Bargagli sanese sotto il nome del Materiale Intronato.
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1638. DURANDI Jacopo, Del collegio degli antichi cacciatori Pollentini in Piemonte e della condizione de’ cacciatori sotto i Romani contro le opinioni del Sig. Goebel, Torino 1778, in 8, M. 53.
1639. DUTENS Lodovico, Origine delle scoperte attribuite ai moderni: traduzione dal francese vol. 2 leg. in uno, in 8. Accresciuta di un terzo tomo di Ottaviano Clarizia Frate Domenicano, Napoli 1787.
1645. FANTI Sigismondo ferrarese, Triompho di fortuna, Vinegia, per Agostin da Portese,1527, ad istanza di Jacomo Giunta mercatante fiorentino.
Quest’opera è composta di tavole di giuochi e di figure in singolare e strano modo delineate, ed incise in legno. Rarissimo è trovarne esemplari conservati. Contiensi in questo libro la risposta a 71 domande, la cui tavola in 10 foglietti precede le stampe e le cui risposte sono dettate dai principi dell’astrologia giudiziaria. I tre primi fogli di tavole contengono le 12 fortune col rinvio alle case primarie d’ Italia espresse in 12 palazzi. Cominciano poi le figure delle domande e risposte dal foglio 1 al 128. L’ultimo contiene la marca del Giunti e il registro. Il frontespizio è figurato, dietro a quello è il privilegio e cinque foglietti di proemio e di regole. Il volume in tutto deve essere di fogli 148. Nel frontespizio pieno di gusto e bizzarra fantasia è in una tavola la marca I. M. Forse Giovanni Bonconsigli, detto anche Marescalco, potrebbe aver segnato il suo nome cosi. Questo pittore e disegnatore valente pervenne circa a quell’età, benché le memorie biografiche non ci soccorrano; ma se per ciò che riguarda la spiegazioni delle marche anderebbe bene ci sembra però che lo stile delle incisioni di quest’opera sia più libero di quello che si riconosce nelle opere di pennello di questo maestro.
Quest’opera è composta di tavole di giuochi e di figure in singolare e strano modo delineate, ed incise in legno. Rarissimo è trovarne esemplari conservati. Contiensi in questo libro la risposta a 71 domande, la cui tavola in 10 foglietti precede le stampe e le cui risposte sono dettate dai principi dell’astrologia giudiziaria. I tre primi fogli di tavole contengono le 12 fortune col rinvio alle case primarie d’ Italia espresse in 12 palazzi. Cominciano poi le figure delle domande e risposte dal foglio 1 al 128. L’ultimo contiene la marca del Giunti e il registro. Il frontespizio è figurato, dietro a quello è il privilegio e cinque foglietti di proemio e di regole. Il volume in tutto deve essere di fogli 148. Nel frontespizio pieno di gusto e bizzarra fantasia è in una tavola la marca I. M. Forse Giovanni Bonconsigli, detto anche Marescalco, potrebbe aver segnato il suo nome cosi. Questo pittore e disegnatore valente pervenne circa a quell’età, benché le memorie biografiche non ci soccorrano; ma se per ciò che riguarda la spiegazioni delle marche anderebbe bene ci sembra però che lo stile delle incisioni di quest’opera sia più libero di quello che si riconosce nelle opere di pennello di questo maestro.
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1649. FIALETTI Odoardo, Degli abiti delle religioni con le armi e breve descrittion loro, opera divisa in più volumi dedicata a M. Giovanna Luillier Ambasciatrice di Franza, Venezia 1626, ad istanza di M. Sadeler, in 4.
Di tre libri, o volumetti legati in uno è composto il nostro esemplare, il quale contiene 72 tavole in rame intagliate con gusto assai pittoresco all’acqua forte. È parimente intagliata a retro di ciascuna figura la dichiarazione collo stemma delle respettive religioni superiormente. La retropagina del primo frontespizio contiene un avvisi al letture e due pagine consecutive, parimenti a caratteri d’intaglio, contengono un discorso sulla religione relativo alla prima figura.
Di tre libri, o volumetti legati in uno è composto il nostro esemplare, il quale contiene 72 tavole in rame intagliate con gusto assai pittoresco all’acqua forte. È parimente intagliata a retro di ciascuna figura la dichiarazione collo stemma delle respettive religioni superiormente. La retropagina del primo frontespizio contiene un avvisi al letture e due pagine consecutive, parimenti a caratteri d’intaglio, contengono un discorso sulla religione relativo alla prima figura.
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1650. FIALETTI Odoardo, Briefve (sic) histoire de l’institution de toutes les religions avec leurs habits, à Paris 1658, in 4.
Questa è una versione o illustrazione del testo fatta da Du Fresne ove sono riprodotte le tavole originali nelle quali uno è stato tolto il testo italiano
Questa è una versione o illustrazione del testo fatta da Du Fresne ove sono riprodotte le tavole originali nelle quali uno è stato tolto il testo italiano
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1651. FICORONI Francesco, I Tali, ed altri istromenti lusori degli antichi Romani descritti, Roma 1734, in 4.
Esemplare di dedica in carta grande leg. mar. con due tav. incise in rame, l’una dei Tali, l’altra d’un fanciullo che giuoca con essi.
Esemplare di dedica in carta grande leg. mar. con due tav. incise in rame, l’una dei Tali, l’altra d’un fanciullo che giuoca con essi.
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1652. FICORONI Francesco, Le maschere sceniche e le figure comiche, di’ antichi Romani brevemente descritte, Roma 1736, in 4, fig.
Con 84 tavole in rame. Opera che in questa materia può ritenersi per la più classica e copiosa di quante l’hanno preceduta e seguitata. Ma fatalmente il povero autore cadde in mano di cattivi disegnatori e peggiori intagliatori per le tavole che deturpano un’opera cosi distinta.
Con 84 tavole in rame. Opera che in questa materia può ritenersi per la più classica e copiosa di quante l’hanno preceduta e seguitata. Ma fatalmente il povero autore cadde in mano di cattivi disegnatori e peggiori intagliatori per le tavole che deturpano un’opera cosi distinta.
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1653. FICORONI Francisci, Dissertatio de larvis scenicis et figuris comicis antiquorum Romanorum ex italica in linguam latinam versa. Editio secunda auctior et emendatior, Romae 1754, in 4, fig.
Le tavole sono le stesse colla differenza d’un capitolo e una tavola di più in fine dell’opera.
Le tavole sono le stesse colla differenza d’un capitolo e una tavola di più in fine dell’opera.
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1655. FRANCO Giacomo, Habiti delle donne veneziane intagliati in rame nuovamente, tav. 20 in fol. senz’anno.
In amendue i libri il frontespizio presenta la pianta di Venezia e il Ponte di Rialto. Il primo è senza testo colla dedica e il ritratto di D. Vincenzo Gonzaga e il secondo col testo latino e italiano dedicato al fisico Eccellentissimo sig. Fabio Glissenti: sono due opere tra loro diverse, ore nessuna tavola è ripetuta, meno quella del frontezpizio.
In amendue i libri il frontespizio presenta la pianta di Venezia e il Ponte di Rialto. Il primo è senza testo colla dedica e il ritratto di D. Vincenzo Gonzaga e il secondo col testo latino e italiano dedicato al fisico Eccellentissimo sig. Fabio Glissenti: sono due opere tra loro diverse, ore nessuna tavola è ripetuta, meno quella del frontezpizio.
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1658. GESSARI Benedetto, Costumi e riti degli antichi Romani esposti per note alle vite di 100 uomini illustri da Remolo sino a Carlo VI d’Austria, Napoli 1760, in 8.
Opera ove è qualche nozione, ma scritta indegnamente e senza critici.
Opera ove è qualche nozione, ma scritta indegnamente e senza critici.
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1660. GIANI Giuseppe domenicano, Delle chiome delle vestali romane, Pavia 1788, in 4.
Povero di erudizione e di critica è questa opuscolo che termina con un idilio, pel quale l’autore potrebbe meritare il supplicio delle vestali se si castigassero i cattivi poeti.
Povero di erudizione e di critica è questa opuscolo che termina con un idilio, pel quale l’autore potrebbe meritare il supplicio delle vestali se si castigassero i cattivi poeti.
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1662. GIRONI Robustiano, Le nozze dei Greci descritte e pubblicate in occasione del faustissimo matrimonio Vassalli e Ricci, Milano 1819, in 4, fig.
Con tre belle tavole di monumenti ec. Edizione di soli 40 esemplari. Questo porta il N. 23. Un carme intitola questa dissertazione alla sposa, nella quale si illustrano due monumenti di nozze e si rende ragione della prima tavola figurata.
Con tre belle tavole di monumenti ec. Edizione di soli 40 esemplari. Questo porta il N. 23. Un carme intitola questa dissertazione alla sposa, nella quale si illustrano due monumenti di nozze e si rende ragione della prima tavola figurata.
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1665. GRIMALDI Domenico, Memoria sull’economia olearia antica e moderna e sull’ antico frantoio da olio trovato negli scavamenti di Scafala, Napoli 1783, in 4, fig. M. 27.
Con tre tavole intagliate in rame. Opuscolo interessantissimo.
Con tre tavole intagliate in rame. Opuscolo interessantissimo.
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1667. GUASCO Francesco Eugenio, Delle ornatrici e dei loro uffici, ed insieme della superstizione de’ gentili per la chioma e della cultura della medesima, presso le antiche Dame Romane, Napoli 1776, in 4, fig.
Opera erudita con molte tavole di medaglie, busti e attrezzi femminili inserite nelle pagine fra il testo dell’opera.
Opera erudita con molte tavole di medaglie, busti e attrezzi femminili inserite nelle pagine fra il testo dell’opera.
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1668. GUASCO Francesco Eugenio, I riti funebri di Roma pagana descritti, Lucca 1758, in 4, fig.
Le poche tavole intagliate in rame sono inserte fra il testo dell’opera eruditissima.
Le poche tavole intagliate in rame sono inserte fra il testo dell’opera eruditissima.
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1669. GUASCO Francesco Eugenio, Dissertazione Tusculana sopra un’iscrizione appartenente ad un’ornatrice, 1771, in 8.
Opuscoletto che precedette altra opera più estesa dell’autore sulle ornatrici, adorna di molte medaglie intagliate in rame e poste a’ diversi luoghi fra il testo.
Opuscoletto che precedette altra opera più estesa dell’autore sulle ornatrici, adorna di molte medaglie intagliate in rame e poste a’ diversi luoghi fra il testo.
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1679. KIRCHERII Athanasii, Musurgia universalis sire ars magna consoni et dissoni in X lib. digesta, Romae 1650, in fol. fig., 2 vol. Legati in un solo tomo.
1699. MANNI Dom. Maria, Delle tessere cavalieresche di bronzo tenute al collo, Firenze 1760, in 4, fig.