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3815. PANCIROLI Ottavio, Tesori nascosti dell’alma città di Roma con nuovo ordine ristampati, ed arricchiti, Roma 1625, in 8, fig.
La prima edizione di quest’opera apparve nel 1600, ma con diverso ordine, e non è così pregievole come la seconda: vastissima è l’erudizione, specialmente sacra, di cui è pienissima quest’opera.
La prima edizione di quest’opera apparve nel 1600, ma con diverso ordine, e non è così pregievole come la seconda: vastissima è l’erudizione, specialmente sacra, di cui è pienissima quest’opera.
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3849. RACCOLTA di scrittori sulla cupola di S. Pietro, in 4. — Parere dei tre matematici le Sneur, Jacquier, e Boscovich, 1742 Roma. Serie di lettere, e viglietti, tra la Segreteria di Stato, e alcuni matematici, lettere di monsignor Bottari, e di Gabriello Manfredi, e di Giovanni Poleni, manoscritte. — Riflessioni dei tre primi suddetti matematici sopra alcune difficoltà spettanti i danni della Cupola, 1743. — Risoluzione del dubbio proposto dal p. Ravaglia, e parere del p. Santini, Roma 1743. — Riflessioni di Lelio Cosatti sopra il sistema dei tre matematici, e suo parere, Roma 1743. — Elementi di architettura per erigerla in scienza con un discorso sopra la cupola di S. Pietro, Venezia, 1744, dal cavalier Giovanni Rizzetti. — Relazioni e osservazioni sopra i difetti visti nella cupola di S. M. del Fiore nel 1695 dal signor Giovan Battista Nelli, Firenze, manoscritto. — Relazione di alcuni difetti osservati nel ponte a S. Trinita. — Discorso sopra la stabilità della cupola di S. M. del Fiore, di Bartolommeo Vanni, manoscritto, con alcuni tratti anonimi sul ristauro delle fabbriche. — In fine, scritture concernenti i danni della cupo 214 la di S. Pietro e loro rimedii, Venezia, presso Simone Occhi, senz’anno.
Queste collezione d’opuscoli edita, e inedita deve ritenersi come preziosa e rara per le opinioni poste in conflitto d’uomini rinomatissimi: a’ suoi luoghi stanno le opportune tavole, e disegni.
Queste collezione d’opuscoli edita, e inedita deve ritenersi come preziosa e rara per le opinioni poste in conflitto d’uomini rinomatissimi: a’ suoi luoghi stanno le opportune tavole, e disegni.
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3914. VISCONTI Ennio Quirino, Pitture di un antico vaso fittile della Magna Grecia appartenente al principe Poniatowski, Roma 1794, M. 84.
Edizione nitidamente eseguita con quattro gran tavole in rame.
Edizione nitidamente eseguita con quattro gran tavole in rame.
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3928. ALLEGRANZA P. Giuseppe, Spiegazione, e riflessioni sopra alcuni sacri monumenti antichi di Milano, Milano 1757, in 4, fig. Con 8 tavole in rame.
3957. BETUSSI M. Giuseppe, Ragionamento sopra il Catajo, luogo dello illust. signor Pio Enea degli Obizzi, Padova, per Lor. Pasquati, 1573, in 4, l’edizione è bella in gran caratteri corsivi.
3977. CAMPO Antonio, Cremona fedelissima città illustrata etc. coi ritratti dei duchi, e duchesse di Milano, in fol., fig., Cremona, in casa dell’autore, 1585.
Libro che riesce prezioso per le tavole intagliate da Agostino Caracci. Brunet dà molte notizie intorno le Etichette di questa edizione. Il nostro esemplare a tergo del frontespizio figurato ha il ritratto di Filippo II senza il Berretto. Nel secondo foglietto è la dedica, a tergo della quale la stampa istoriata della Cremona trionfante: segue il terzo con un avviso a’ lettori. Il bellissimo ritratto dell’autore è nel quarto foglio. Comincia il testo dei quattro libri, e finisce colla p. 129; ma è da notarsi che dopo la 88 nel terzo libro incomin 235 cia una serie di pagine con numeri romani dall’I al LXXVIII e ripigliano li numeri arabi col 4 libro che incomincia colla p. 89. Nel libro primo a p. 13 è la tavola del Barroccio; 9 ritratti sono collocati fra il testo del 3 libro; e 25 ne sono nel 4 libro ove Filippo II è col berretto, segue un foglietto dell’errata colla dichiarazione che Agostino Caracci intagliò i ritratti. Al fine sono 4 tavole degli edifici di Cremona, e una gran pianta di tutta la città; segue la tavola de’ castelli, ville, e terre del Cremonese in un foglio, e finisce con 12 foglietti delle cose più notabili contenute nell’opera.
Libro che riesce prezioso per le tavole intagliate da Agostino Caracci. Brunet dà molte notizie intorno le Etichette di questa edizione. Il nostro esemplare a tergo del frontespizio figurato ha il ritratto di Filippo II senza il Berretto. Nel secondo foglietto è la dedica, a tergo della quale la stampa istoriata della Cremona trionfante: segue il terzo con un avviso a’ lettori. Il bellissimo ritratto dell’autore è nel quarto foglio. Comincia il testo dei quattro libri, e finisce colla p. 129; ma è da notarsi che dopo la 88 nel terzo libro incomin 235 cia una serie di pagine con numeri romani dall’I al LXXVIII e ripigliano li numeri arabi col 4 libro che incomincia colla p. 89. Nel libro primo a p. 13 è la tavola del Barroccio; 9 ritratti sono collocati fra il testo del 3 libro; e 25 ne sono nel 4 libro ove Filippo II è col berretto, segue un foglietto dell’errata colla dichiarazione che Agostino Caracci intagliò i ritratti. Al fine sono 4 tavole degli edifici di Cremona, e una gran pianta di tutta la città; segue la tavola de’ castelli, ville, e terre del Cremonese in un foglio, e finisce con 12 foglietti delle cose più notabili contenute nell’opera.
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3989. CLUVERII Philippi, Italia antiqua, vol. 2, Lugduni Batavorum, ex officina Elzeviriana, 1624, in 4 grande, fig.
Sono 10 carte topografiche nel primo volume e 5 nel secondo.
Sono 10 carte topografiche nel primo volume e 5 nel secondo.
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3993. CORONELLI, Singolarità di Venezia, e del suo dominio divise in più parti, vol. 3, in fol., contenenti i palazzi, le chiese, e la Brenta.
Quest’opera informemente, e infedelmente disegnata, e peggio intagliata con sempre vario, ed immenso numero di tavole, non può rendere la menoma idea della magnificenza di Venezia, servibile soltanto come repertorio pel nome dei luoghi, e delle cose.
Quest’opera informemente, e infedelmente disegnata, e peggio intagliata con sempre vario, ed immenso numero di tavole, non può rendere la menoma idea della magnificenza di Venezia, servibile soltanto come repertorio pel nome dei luoghi, e delle cose.
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4041. MARTINI Josephi, Theatrum basilicae pisanae, Romae 1703, in fol., fig. — Accedit appendix ad theatrum basilicae pisanae 1723.
Le copiose e grandi tavole di quest’opera ottima sono inserite fra il testo, e accuratamente intagliate in rame: sono queste in numero di 36, compresa una Vergine avanti il frontespizio, cui è dedicato il libro.
Le copiose e grandi tavole di quest’opera ottima sono inserite fra il testo, e accuratamente intagliate in rame: sono queste in numero di 36, compresa una Vergine avanti il frontespizio, cui è dedicato il libro.
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4072. POLCASTRO Giandomenico, Notizia della scoperta fatta in Padova d’un ponte antico con una romana iscrizione, Padova, Comino, 1773, in 4, fig., M. 8.
Con tre grandissime tavole intagliate in rame.
Con tre grandissime tavole intagliate in rame.
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