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Early works to 1800
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Prima e magnifica edizione. Per cui gl’Italiani professano riconoscenza a questo illustre francese. È dedicata alla
regina di Svezia e si reputa la più ampia che fosse fatta di questo trattato, il più prezioso che abbiano le arti del
disegno. Va aggiunto a questo trattato anche quello della statua e della pittura di Leon B. Alberti. I trattati sono
preceduti dalle vite dei due autori, estese dal du Fresne e dai rispettivi ritratti. Le stampe numerose sono di
accuratissima incisione di R. Lochon, e uno dei motivi per cui si preferisce questa edizione italiana alla versione
francese di Rholand Freart pubblicata nello stesso anno, è perché le stampe servirono prima all’italiana.
Prima e magnifica edizione. Per cui gl’Italiani professano riconoscenza a questo illustre francese. È dedicata alla
regina di Svezia e si reputa la più ampia che fosse fatta di questo trattato, il più prezioso che abbiano le arti del
disegno. Va aggiunto a questo trattato anche quello della statua e della pittura di Leon B. Alberti. I trattati sono
preceduti dalle vite dei due autori, estese dal du Fresne e dai rispettivi ritratti. Le stampe numerose sono di
accuratissima incisione di R. Lochon, e uno dei motivi per cui si preferisce questa edizione italiana alla versione
francese di Rholand Freart pubblicata nello stesso anno, è perché le stampe servirono prima all’italiana.
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Questa è una ristampa dell’edizione precedente; ma uno de’ pochissimi esemplari in carta grande.
Questa è una ristampa dell’edizione precedente; ma uno de’ pochissimi esemplari in carta grande.
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Il chiaro sig. ab. Francesco Fontani trovò nella Riccardiana il manoscritto di Leonardo e lo credette di mano di
Stefano della Bella con figure marginali illustrate e segnate da questo valente intagliatore e conoscendo che
l’edizione italiana di Parigi era tradotta da un manoscritto scorretto, e le figure erano alterate per voler
ombreggiarle, verificando che Freart portò troppe alterazioni al trattato nella sua versione francese, senza be
intendere in tutti i luoghi del testo di 39 Leonardo; verificando che l’edizione italiana di Napoli del 1733 e
l’altra di Bologna del 1786 non erano che materiali ristampe di quella di Parigi, diverse soltanto nell’infelicità
delle tavole, senza correggere alcuno degli errori nell’antica trascorsi, pubblicò il codice di Stefano della Bella. A
questo aggiunse le memorie intorno a Leonardo e intorno lo stesso Stefano coi rispettivi ritratti e molte note e
una bella lezione accademica del Lami intorno agli artisti che fiorirono dal 1000 al 1300.
Il chiaro sig. ab. Francesco Fontani trovò nella Riccardiana il manoscritto di Leonardo e lo credette di mano di
Stefano della Bella con figure marginali illustrate e segnate da questo valente intagliatore e conoscendo che
l’edizione italiana di Parigi era tradotta da un manoscritto scorretto, e le figure erano alterate per voler
ombreggiarle, verificando che Freart portò troppe alterazioni al trattato nella sua versione francese, senza be
intendere in tutti i luoghi del testo di 39 Leonardo; verificando che l’edizione italiana di Napoli del 1733 e
l’altra di Bologna del 1786 non erano che materiali ristampe di quella di Parigi, diverse soltanto nell’infelicità
delle tavole, senza correggere alcuno degli errori nell’antica trascorsi, pubblicò il codice di Stefano della Bella. A
questo aggiunse le memorie intorno a Leonardo e intorno lo stesso Stefano coi rispettivi ritratti e molte note e
una bella lezione accademica del Lami intorno agli artisti che fiorirono dal 1000 al 1300.
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La modestia, che non permise a questa dama assai colta e distinta se non di porre le iniziali del suo nome nella
dedica della versione alla sig. Elisabetta Foscarini, non toglierà che da noi si sveli il nome della nob. D. sig.
Maria Querint Stampalia, nata Lippamano, versatissima nelle arti del disegno e nelle amene lettere, oltre le solide
qualilità di cuore e di spirito che la costituiscono uno de’ principali ornamenti della sua patria.
La modestia, che non permise a questa dama assai colta e distinta se non di porre le iniziali del suo nome nella
dedica della versione alla sig. Elisabetta Foscarini, non toglierà che da noi si sveli il nome della nob. D. sig.
Maria Querint Stampalia, nata Lippamano, versatissima nelle arti del disegno e nelle amene lettere, oltre le solide
qualilità di cuore e di spirito che la costituiscono uno de’ principali ornamenti della sua patria.
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Il primo volume è consecrato alla versione del testo, il secondo contiene le riflessioni del traduttore. La filosofia
delle arti si svolge assai bene in quest’opera.
Il primo volume è consecrato alla versione del testo, il secondo contiene le riflessioni del traduttore. La filosofia
delle arti si svolge assai bene in quest’opera.
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Tavole 19 comprese il frontispizio figurato: in questo esemplare la tavola 6 è impressa da entrambe le parte del
foglio. Prima edizione.
Tavole 19 comprese il frontispizio figurato: in questo esemplare la tavola 6 è impressa da entrambe le parte del
foglio. Prima edizione.
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La più antica di queste edizioni di Ab. Bosse del 1645 è molto rara, e anche la seconda del 1701non è comune,
essendo libri che furono meritamente apprezzati ed operati dagli artisti.
La più antica di queste edizioni di Ab. Bosse del 1645 è molto rara, e anche la seconda del 1701non è comune,
essendo libri che furono meritamente apprezzati ed operati dagli artisti.
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Sono in questo volume 12 statue disegnate da Lazaro Baldi, editore della famosa vita di San Lazaro monaco e
pittore (Vedi fra le vite degli artisti) e intagliate da Francesco Spiere e altri buoni artisti, e una 13 tavola che
rappresenta le due colonne Antonina e Traiana, e il frontispizio figurato di accurata e nitida esecuzione. Il testo
dell’opera è senza critica, esteso secondo le viste di un dottor teologo, com’era questo frate e nulla più.
Sono in questo volume 12 statue disegnate da Lazaro Baldi, editore della famosa vita di San Lazaro monaco e
pittore (Vedi fra le vite degli artisti) e intagliate da Francesco Spiere e altri buoni artisti, e una 13 tavola che
rappresenta le due colonne Antonina e Traiana, e il frontispizio figurato di accurata e nitida esecuzione. Il testo
dell’opera è senza critica, esteso secondo le viste di un dottor teologo, com’era questo frate e nulla più.
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