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84. BISAGNO D. Francesco, Trattato della pittura fondato nell’autorità di molti eccellenti in questa professione, Venezia 1642, in 8.
Meschino ed inutile libro per l’arte e per la storia. I due trattatelli del Biondo e del Bisagno non sono divenuti; rari per la loro preziosità, ma unicamente perché essendo opere di poco merito, non ottennero l’onore di una seconda edizione.
Meschino ed inutile libro per l’arte e per la storia. I due trattatelli del Biondo e del Bisagno non sono divenuti; rari per la loro preziosità, ma unicamente perché essendo opere di poco merito, non ottennero l’onore di una seconda edizione.
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90. BOSSE Abram, Sentiment sur la distinction des diverses manières de peinture, dessein et gravure et des originaux d’avec leurs copies, Paris 1649, in 12. fig.
204. SCANELLI Francesco da Forlì, Il microcosco della33 pittura. Trattato diviso in due libri, Cesena, per il Neri, 1657, in 4. Dedicato a Francesco d’Este duca di Modena. Esemplare intonso.
Libro ripieno di buone notizie. Nel principio deve trovarsi una stampa, ove in alto è lo stemma di casa d’Este sostenuto da vari geni. La pittura assisa sull’arco dell’iride e tre figure ignude coi loro attributi nel basso, rappresentanti le tre scuole: romana, veneta e lombarda. Ivi leggesi Io Franc. Centen. Inv. Mucius Centen Sculp.
Libro ripieno di buone notizie. Nel principio deve trovarsi una stampa, ove in alto è lo stemma di casa d’Este sostenuto da vari geni. La pittura assisa sull’arco dell’iride e tre figure ignude coi loro attributi nel basso, rappresentanti le tre scuole: romana, veneta e lombarda. Ivi leggesi Io Franc. Centen. Inv. Mucius Centen Sculp.
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222. TRATTATO della pittura e scultura, uso ed abuso loro, composto da un teologo e da un pittore per offerirlo ai sigg. accademici del disegno di Firenze e di altre città ec., Firenze 1652, in 4.
L’Ottonelli da Fano e il Berettini da Cortona, l’uno teologo e l’altro pittore, ascosero per cristiana modestia il loro nome transfuso in sciocchi anagrammi nel frontispizio, Odominigio Lelonotti da Fanano e Britio Prenetteri. Vi è più erudizione teologica che arte e nessuna cosa che non sia stata da altri prima di loro pubblicata.
L’Ottonelli da Fano e il Berettini da Cortona, l’uno teologo e l’altro pittore, ascosero per cristiana modestia il loro nome transfuso in sciocchi anagrammi nel frontispizio, Odominigio Lelonotti da Fanano e Britio Prenetteri. Vi è più erudizione teologica che arte e nessuna cosa che non sia stata da altri prima di loro pubblicata.
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231. De VINCI Leonard, Traité de la peinture donné au public et traduit d’italien en françois par R. F. S. D. C., Paris, chez Langlois, 1651, fol fig.
Questa è la prima versione francese che comparve nello stesso anno dell’originale con diverse infedeltà ed omissioni nella parte del testo. Le tavole sono le stesse ma tirate dopo l’edizione italiana.
Questa è la prima versione francese che comparve nello stesso anno dell’originale con diverse infedeltà ed omissioni nella parte del testo. Le tavole sono le stesse ma tirate dopo l’edizione italiana.
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232. Da VINCI Lionardo, Trattato della pittura nuovamente dato in luce colla vita dell’istesso autore scritta da Raffaello Dufresne, Parigi, presso Giacomo Langlois, 1651, fol. fig.
Prima e magnifica edizione. Per cui gl’Italiani professano riconoscenza a questo illustre francese. È dedicata alla regina di Svezia e si reputa la più ampia che fosse fatta di questo trattato, il più prezioso che abbiano le arti del disegno. Va aggiunto a questo trattato anche quello della statua e della pittura di Leon B. Alberti. I trattati sono preceduti dalle vite dei due autori, estese dal du Fresne e dai rispettivi ritratti. Le stampe numerose sono di accuratissima incisione di R. Lochon, e uno dei motivi per cui si preferisce questa edizione italiana alla versione francese di Rholand Freart pubblicata nello stesso anno, è perché le stampe servirono prima all’italiana.
Prima e magnifica edizione. Per cui gl’Italiani professano riconoscenza a questo illustre francese. È dedicata alla regina di Svezia e si reputa la più ampia che fosse fatta di questo trattato, il più prezioso che abbiano le arti del disegno. Va aggiunto a questo trattato anche quello della statua e della pittura di Leon B. Alberti. I trattati sono preceduti dalle vite dei due autori, estese dal du Fresne e dai rispettivi ritratti. Le stampe numerose sono di accuratissima incisione di R. Lochon, e uno dei motivi per cui si preferisce questa edizione italiana alla versione francese di Rholand Freart pubblicata nello stesso anno, è perché le stampe servirono prima all’italiana.
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251. BOSSE Abr., Traicté des manières de graver en taille douce sur l’airaïn par le moyen de l’eaux forte et des vernix durs et mols. Ensemble de façons d’en emprimer les planches et d’en construire la presse et autres choses concernentes les dits arts, Paris, chez le dit Bosse, 1645, in 8.
Tavole 19 comprese il frontispizio figurato: in questo esemplare la tavola 6 è impressa da entrambe le parte del foglio. Prima edizione.
Tavole 19 comprese il frontispizio figurato: in questo esemplare la tavola 6 è impressa da entrambe le parte del foglio. Prima edizione.
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332. LOMAZZO Jean Pol peintre milanois, Traicté de la poportion naturelle et artificielle des choses, trauduit d’italien en françois par Ilaire Pader tolosain peintre du prince Maurice de Savoie, à Tolouse par Arnoud, Coloniae 1649, in fol. fig.
Non riescì mai il Bossi pittore di trovare questo libro in alcuna pubblica o privata libreria. Deve porsi tra’ libri assai rari e presenta tutte le tavole intorno le proporzioni, secondo il sistema del Lomazzo, le quali disegnate disegnate ed incise dal traduttore si desiderarono inutilmente nell’opera originale: sono queste in numero di 47 e di buonissima esecuzione. Rettificò il traduttore alcuni errori corsi nell’edizione dell’originale, non solo nella distribuzione dei capitoli ma anche nei numeri delle proporzioni. Infatti nell’originale s’incontrano due capi V e due capi XXVII, il che realmente fa scendere il primo libro a 32 capitoli e non a 30 come indica l’edizione italiana. Non venne qui tradotto, o almen pubblicato altro che il primo dei sette che compongono il trattato originale. Una dedica del traduttore al P. Maurizio, un discorso sovra il soggetto della traduzione, un avvertimento sul trattato delle proporzioni e gli errori scorsi nell’edizione italiana, alcune poesie in lode degli autori e la vita di Paolo Lomazzo precedono l’opera seguita dalle tavole degli autori citati e delle materie. L’essersi in questa traduzione ridotte a pratica le proporzioni elementari mediante le tavole ci ha fatto collocare questo libro in questo luogo.
Non riescì mai il Bossi pittore di trovare questo libro in alcuna pubblica o privata libreria. Deve porsi tra’ libri assai rari e presenta tutte le tavole intorno le proporzioni, secondo il sistema del Lomazzo, le quali disegnate disegnate ed incise dal traduttore si desiderarono inutilmente nell’opera originale: sono queste in numero di 47 e di buonissima esecuzione. Rettificò il traduttore alcuni errori corsi nell’edizione dell’originale, non solo nella distribuzione dei capitoli ma anche nei numeri delle proporzioni. Infatti nell’originale s’incontrano due capi V e due capi XXVII, il che realmente fa scendere il primo libro a 32 capitoli e non a 30 come indica l’edizione italiana. Non venne qui tradotto, o almen pubblicato altro che il primo dei sette che compongono il trattato originale. Una dedica del traduttore al P. Maurizio, un discorso sovra il soggetto della traduzione, un avvertimento sul trattato delle proporzioni e gli errori scorsi nell’edizione italiana, alcune poesie in lode degli autori e la vita di Paolo Lomazzo precedono l’opera seguita dalle tavole degli autori citati e delle materie. L’essersi in questa traduzione ridotte a pratica le proporzioni elementari mediante le tavole ci ha fatto collocare questo libro in questo luogo.
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358. STELLA J., Mesure et proportion du corps humaine par J. Stella, Paris, chez Daudet, 17 Tavole in contorno, le quali esprimono con maggior particolarità le proporzioni del corpo, che quelle della figura umana.
Avvi anche un frontispizio figurato di bell’intaglio. Questo Stella ha più dipinto fuori d’Italia che in patria ed ha lavorato sullo stile di Niccolò Pussino.
Avvi anche un frontispizio figurato di bell’intaglio. Questo Stella ha più dipinto fuori d’Italia che in patria ed ha lavorato sullo stile di Niccolò Pussino.
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385. ALBERTI Leon Battista, Dialogo di Messer Leon Battista Alberti fiorentino, De Repubblica, de Vita Civile, de Vita Rusticana, de Fortuna. Nel frontespizio appresso Paulo Ghirardo: in fine Vinegia per Venturino Rufinello, 1643, in 8.
Sono 32 foglietti di stampa in caratteri corsivi.
Sono 32 foglietti di stampa in caratteri corsivi.
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