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Al frontispizio precede il ritratto del Vasari e questa ristampa è dedicata al sig. Angelo Bassi. L’editore ritenne,
come avvi tutta l’apparenza, malgrado le variazioni indicate che le due edizioni del Giunti fossero una sola, e
perciò disse questa seconda e non terza edizione. Questi ragionamenti, a guisa di dialogo, hanno per interlocutori
il principe di Firenze e il pittore.
Al frontispizio precede il ritratto del Vasari e questa ristampa è dedicata al sig. Angelo Bassi. L’editore ritenne,
come avvi tutta l’apparenza, malgrado le variazioni indicate che le due edizioni del Giunti fossero una sola, e
perciò disse questa seconda e non terza edizione. Questi ragionamenti, a guisa di dialogo, hanno per interlocutori
il principe di Firenze e il pittore.
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Bellissima edizione resa oggi rara.
Bellissima edizione resa oggi rara.
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Questo esemplare di dedica è tutto in fondo d’oro lucente nelle prime tre pagine miniate e figurate. 8 foglietti
sono im51 pressi coi tipi e dodici sono le tavole di caratteri intagliate in rame.
Questo esemplare di dedica è tutto in fondo d’oro lucente nelle prime tre pagine miniate e figurate. 8 foglietti
sono im51 pressi coi tipi e dodici sono le tavole di caratteri intagliate in rame.
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,
Questa è la prima parte dell’opera che usci separatamente molti anni prima delle altre e non lauto per il disegno,
rame per l’intaglio tutte le opere di questi autori possono ritenersi per ciò che siasi finora operato di meglio in
questo genere. Le tavole di questa prima parte (dedicata all’architetto Piermarini) sono 24 e di prima
impressione.
Questa è la prima parte dell’opera che usci separatamente molti anni prima delle altre e non lauto per il disegno,
rame per l’intaglio tutte le opere di questi autori possono ritenersi per ciò che siasi finora operato di meglio in
questo genere. Le tavole di questa prima parte (dedicata all’architetto Piermarini) sono 24 e di prima
impressione.
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Questa è la seconda parte dell’opera dedicata al C. di Wilzeck. Dopo la dedica sta una prefazione al lettore; e
seguono 23 bellissime tavole, a cui va unita.
Questa è la seconda parte dell’opera dedicata al C. di Wilzeck. Dopo la dedica sta una prefazione al lettore; e
seguono 23 bellissime tavole, a cui va unita.
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Unitovi il Corso Elementare, il quale contiene le 23 tavole della seconda parte dell’opera. Trovasi legata anche la
prima parte contenente altre 24 tavole di diversi ornamenti, pubblicati nel 1781. Ma è da notarsi l’immensa
diversità delle stampe di questa prima parte, quando trovansi riunite alla seconda, o alla terza, essendo
logoratissime pel gran successo e smercio che ebbero, cosicché per chiarirsi dell’antichità della prima parte, è
d’uopo osservare la carta in cui sono tirate; 71mentre per la prima impressione si adoperò carta meno
candida e più piccola.
Unitovi il Corso Elementare, il quale contiene le 23 tavole della seconda parte dell’opera. Trovasi legata anche la
prima parte contenente altre 24 tavole di diversi ornamenti, pubblicati nel 1781. Ma è da notarsi l’immensa
diversità delle stampe di questa prima parte, quando trovansi riunite alla seconda, o alla terza, essendo
logoratissime pel gran successo e smercio che ebbero, cosicché per chiarirsi dell’antichità della prima parte, è
d’uopo osservare la carta in cui sono tirate; 71mentre per la prima impressione si adoperò carta meno
candida e più piccola.
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Tav. 30 disegnate con molta diligenza ed intagliate alla maniera di disegni acquarellati.
Tav. 30 disegnate con molta diligenza ed intagliate alla maniera di disegni acquarellati.
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Uno scolaro del Bibiena, par nome Giovanni Lodovico Quadri, lasciò per morte incompleto il lavoro, che fu fatto
terminare da Pio Panfili a spese di Lelio dalla Volpe editore. L’opera è scarsa, eseguita con poco gusto. Dopo il
frontespizio è un avviso che istruisce di quanto sopra; indi il ritratto del Buonarroti e sette tavole.
Uno scolaro del Bibiena, par nome Giovanni Lodovico Quadri, lasciò per morte incompleto il lavoro, che fu fatto
terminare da Pio Panfili a spese di Lelio dalla Volpe editore. L’opera è scarsa, eseguita con poco gusto. Dopo il
frontespizio è un avviso che istruisce di quanto sopra; indi il ritratto del Buonarroti e sette tavole.
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Le opere del Borromino sono concepite con profondità di sapere ed ornate con bizzarria stravagante che
annuncia la maggior corruzione del gusto e i deliri dell’immaginazione. Pareva ella rivaleggiasse col suo
antagonista il Bernini nell’inimicizia colla semplicità, gareggiando nella ricerca del falso. Le targhe che sono qui
unite, in gran parte di quell’architetto, sembrano attestarlo evidentemente.
Le opere del Borromino sono concepite con profondità di sapere ed ornate con bizzarria stravagante che
annuncia la maggior corruzione del gusto e i deliri dell’immaginazione. Pareva ella rivaleggiasse col suo
antagonista il Bernini nell’inimicizia colla semplicità, gareggiando nella ricerca del falso. Le targhe che sono qui
unite, in gran parte di quell’architetto, sembrano attestarlo evidentemente.
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