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Con molte tavole in rame ed in legno, parte frapposte e parte inserte nel testo. Opera in cui si riprodussero molte
figure d’obelischi e monumenti egiziani in altri libri dallo stesso autore pubblicati.
Con molte tavole in rame ed in legno, parte frapposte e parte inserte nel testo. Opera in cui si riprodussero molte
figure d’obelischi e monumenti egiziani in altri libri dallo stesso autore pubblicati.
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, Questa piccola descrizione può riguardarsi piuttosto come una guida, o un catalogo dell’opera seguente.
Questa piccola descrizione può riguardarsi piuttosto come una guida, o un catalogo dell’opera seguente.
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Contiene le imagini degli uomini illustri in tavole 90.
Contiene le imagini degli uomini illustri in tavole 90.
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MUSEO Capitolino. Il tomo secondo, Roma 1748.
Contiene i busti imperiali. Tavole 83.
Contiene i busti imperiali. Tavole 83.
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MUSEO Capitolino. Il tomo terzo, Roma 1755.
Contiene le statue. Tavole 91.
Contiene le statue. Tavole 91.
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MUSEO Capitolino. Il tomo quarto, Roma 1782.
È diviso in due parti, la prima contiene 35 bassi rilievi: la seconda ne contiene 34.
È diviso in due parti, la prima contiene 35 bassi rilievi: la seconda ne contiene 34.
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Il tutto legato in cinque volumi in foglio fig. colle illustrazioni di mons. Bottari e molte altre vignette e tavole
illustrative oltre le indicate. Opera raccomandabile, ma che potrebbe essere rifusa.
Il tutto legato in cinque volumi in foglio fig. colle illustrazioni di mons. Bottari e molte altre vignette e tavole
illustrative oltre le indicate. Opera raccomandabile, ma che potrebbe essere rifusa.
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Sono queste 32 tavole in foglio oblongo intagliate da scolari o contemporanei di Marc’Antonio Raimondi: non è
dubbio il segno di Agostino Veneziano alle tavole 4, 7, 13, ma nelle 3, 5, 6; quando le prove siano di prima
freschezza, deve vedersi anche la marca di Beatricius: questa ultima però non può osservarsi più, allorché
ricomparvero le stampe col nome di Antonio Salamanca. Sebbene il nostro esemplare abbia il nome del
Salamanca, è freschissimo e meglio si riconosce comparandolo con altri e specialmente con quelli pubblicati da
Carlo Losi recentemente, ove cassato il nome di Salamanca nella prima tavola, fu incisa la Licenza dei Superiori.
Sotto ciascuna tavola è incisa una stanza divisa in due cartelle.
Sono queste 32 tavole in foglio oblongo intagliate da scolari o contemporanei di Marc’Antonio Raimondi: non è
dubbio il segno di Agostino Veneziano alle tavole 4, 7, 13, ma nelle 3, 5, 6; quando le prove siano di prima
freschezza, deve vedersi anche la marca di Beatricius: questa ultima però non può osservarsi più, allorché
ricomparvero le stampe col nome di Antonio Salamanca. Sebbene il nostro esemplare abbia il nome del
Salamanca, è freschissimo e meglio si riconosce comparandolo con altri e specialmente con quelli pubblicati da
Carlo Losi recentemente, ove cassato il nome di Salamanca nella prima tavola, fu incisa la Licenza dei Superiori.
Sotto ciascuna tavola è incisa una stanza divisa in due cartelle.
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, Sono 21 tavole compresovi il frontespizio istoriato colla dedica al principe di Brunswich. Il maneggio dell’acqua
forte con cui sono eseguiti è libero, ma il carattere dell’autore è sfigurato.
Sono 21 tavole compresovi il frontespizio istoriato colla dedica al principe di Brunswich. Il maneggio dell’acqua
forte con cui sono eseguiti è libero, ma il carattere dell’autore è sfigurato.
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— Sono in questo volume aggiunte: Imagines Farnesiani Cubiculi cum ipsarum monocromatibus et ornamentis.
Romae in aedibus serenis. ducis Parmensis ab Annibale Caraccio aeternitati pictae a Petro Aquila delineatae et
incisae.
Sono queste tredici tavole di bella e freschissima impressione. Vedi Caracci 1’Enea Vagante al quale sono unite
le stesse intagliate da Mignard, nelle Collezioni Figurate.
Sono queste tredici tavole di bella e freschissima impressione. Vedi Caracci 1’Enea Vagante al quale sono unite
le stesse intagliate da Mignard, nelle Collezioni Figurate.
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Questo scultore comprò dagli eredi del cardinale di Polignac questa collezione di marmi, che poi è passata a
Berlino: ma per esitarla imaginò di far intagliare da buoni artefici tutti i disegni, che di sua mano aveva eseguiti
con molta intelligenza in numero di 59 pezzi d’antichità cui aggiunse anche cinque busti di sua invenzione.
Disegnò poi e di propria mano anche incise un secondo frontespizio, ove il Tempo sostiene un cartello con
scrittovi Recueil de sculpture antiques grecques et romaines 1754 e al basso della tav. istoriata: le Temps
decouvre les ruines du palais de Marius en 1729 L. S. Adam l’ainè de Nancy inv. et fecit 1754. Libro alquanto
raro.
Questo scultore comprò dagli eredi del cardinale di Polignac questa collezione di marmi, che poi è passata a
Berlino: ma per esitarla imaginò di far intagliare da buoni artefici tutti i disegni, che di sua mano aveva eseguiti
con molta intelligenza in numero di 59 pezzi d’antichità cui aggiunse anche cinque busti di sua invenzione.
Disegnò poi e di propria mano anche incise un secondo frontespizio, ove il Tempo sostiene un cartello con
scrittovi Recueil de sculpture antiques grecques et romaines 1754 e al basso della tav. istoriata: le Temps
decouvre les ruines du palais de Marius en 1729 L. S. Adam l’ainè de Nancy inv. et fecit 1754. Libro alquanto
raro.
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