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Latin
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Genre
Early works to 1800
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– De emendatione telescopiorum dioptricorum per vitrum objectivum compositum,
Viennae
1762, in 4, fig.
– De iride, disser. Physica,
Viennae
1761, fig. M. 25.
– De emendatione telescopiorum dioptricorum per vitrum objectivum compositum,
Viennae
1762, in 4, fig.
– De iride, disser. Physica,
Viennae
1761, fig. M. 25.
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Queste dissertazioni sono presso che unicamente risguardanti la fisica.
Queste dissertazioni sono presso che unicamente risguardanti la fisica.
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Questo raro e singolare opuscolo indica sul suo principio l’oggetto con cui fu scritto ed è forse l’opera più
erudita che abbiasi, presa sotto l’aspetto seguente.
Questo raro e singolare opuscolo indica sul suo principio l’oggetto con cui fu scritto ed è forse l’opera più
erudita che abbiasi, presa sotto l’aspetto seguente.
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Dicam aliquid de coloribus in hoc libello, non quidem unde conficiantur, aut quae sit eorum natura, neque enim
pictoribus haec traduntur, aut philosophis sed tantum philologis, qui latini sermonis elegantiam studiose
inquirunt. Scribam omnia breviter et accuratae ac rerum ipsarum nomina, quo statim colores intelliguntur,
singulis apponam. L’opuscolo è diviso in 13 capitoli, l’ultimo de’ quali è consecrato all’epilogo della materia. I
primi due foglietti contengono l’indice: il restante in testo: in tutto sono quattordici foglietti, dei quali l’ultimo è
bianco.
Dicam aliquid de coloribus in hoc libello, non quidem unde conficiantur, aut quae sit eorum natura, neque enim
pictoribus haec traduntur, aut philosophis sed tantum philologis, qui latini sermonis elegantiam studiose
inquirunt. Scribam omnia breviter et accuratae ac rerum ipsarum nomina, quo statim colores intelliguntur,
singulis apponam. L’opuscolo è diviso in 13 capitoli, l’ultimo de’ quali è consecrato all’epilogo della materia. I
primi due foglietti contengono l’indice: il restante in testo: in tutto sono quattordici foglietti, dei quali l’ultimo è
bianco.
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Questa è una dissertazione letta nell’ubiversità da alcuno dei giovani studenti assistito dal citato professore.
Questa è una dissertazione letta nell’ubiversità da alcuno dei giovani studenti assistito dal citato professore.
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Splendida edizione d’una delle più insigni opere di Sandrart in settanta e una tavola ricca e infedelissima
esecuzione, le quali non hanno il menomo carattere de’ monumenti in esse prodotti, intagliate da vari autori e più
di tutti da Ricard Collin, C. G. Amling e dall’autore dell’opera.
Splendida edizione d’una delle più insigni opere di Sandrart in settanta e una tavola ricca e infedelissima
esecuzione, le quali non hanno il menomo carattere de’ monumenti in esse prodotti, intagliate da vari autori e più
di tutti da Ricard Collin, C. G. Amling e dall’autore dell’opera.
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,
Sono questi 12 disegni del nudo intagliati in grande all’acqua forte da diversi incisori con molto bel garbo
Sono questi 12 disegni del nudo intagliati in grande all’acqua forte da diversi incisori con molto bel garbo
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Si direbbe che il de Bure e il Brunet non conobbero la prima edizione di quest’opera,
citandosi da loro soltanto la 64ristampa del 1555 mentre se le tavole copiosissime di cui e
ripiena, hanno un merito distinto, certamente debbe tenersi in molto maggior pregio la prima
edizione. Le incisioni sono fatte in legno da Giovanni Calcar scolare di Tiziano e
verosimilmente intagliate sui disegni del medesimo.
Si direbbe che il de Bure e il Brunet non conobbero la prima edizione di quest’opera,
citandosi da loro soltanto la 64ristampa del 1555 mentre se le tavole copiosissime di cui e
ripiena, hanno un merito distinto, certamente debbe tenersi in molto maggior pregio la prima
edizione. Le incisioni sono fatte in legno da Giovanni Calcar scolare di Tiziano e
verosimilmente intagliate sui disegni del medesimo.
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L’edizione è elegante: il frontespizio ornato degli stemmi dell’editore ben intagliati in legno. A tergo 32 versi di
Battista Siculo in lode dell’autore: nel secondo foglietto una dedica dell’edizione a due letterati alemanni, dietro
cui le lodi dell’autore dal Poliziano dirette a Lorenzo de Medici. Seguono 5 foglietti colla tavola dei capitoli e
sette con la tavola delle dizioni e materie, in tutto 14 foglietti avanti il testo, che dal foglietto i procede sino al 147 bello esemplare in mar. dor.
L’edizione è elegante: il frontespizio ornato degli stemmi dell’editore ben intagliati in legno. A tergo 32 versi di
Battista Siculo in lode dell’autore: nel secondo foglietto una dedica dell’edizione a due letterati alemanni, dietro
cui le lodi dell’autore dal Poliziano dirette a Lorenzo de Medici. Seguono 5 foglietti colla tavola dei capitoli e
sette con la tavola delle dizioni e materie, in tutto 14 foglietti avanti il testo, che dal foglietto i procede sino al 147 bello esemplare in mar. dor.
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Quest’edizione venne distinta in capitoli e ricorretta da Eberardo Tappio Lunense. Giacomo Caumerlauder
Magontino ne fu l’editore.
Quest’edizione venne distinta in capitoli e ricorretta da Eberardo Tappio Lunense. Giacomo Caumerlauder
Magontino ne fu l’editore.
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