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M. de Villefore ha prodotto anche due altri volumi colle vite de’ SS. Padri dei deserti dell’Oriente. In
quest’opera le tavole cono 108, compresi i due frontespizi. Le incisioni sono mediocri e non gareggiano con
quelle dei Sadeler sullo stesso soggetto.
M. de Villefore ha prodotto anche due altri volumi colle vite de’ SS. Padri dei deserti dell’Oriente. In
quest’opera le tavole cono 108, compresi i due frontespizi. Le incisioni sono mediocri e non gareggiano con
quelle dei Sadeler sullo stesso soggetto.
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Giacomo Stella come inventore sta nel basso del frontespizio e Christianus Sas (forse Sassone) è marcato come
incisore, i quali intagliarono e posero il loro nome alle tav. 17, 27, 44. D’altro bulino sono però tutte le altre assai
bene incise e benissimo composte, contrassegnate colle lettere L. C. le quali vogliono spiegare Lucas Ciamberlan
che pose così il suo nome alla distesa nella tav. 20 Lucas Urbinas I V. Doctor invenit et sculpsit Romae. Molto
raro è il trovare questo libro di cosi bella freschezza e conservazione, come sono rare le opere di questo valente
disegnatore e troppo poco conosciute.
Giacomo Stella come inventore sta nel basso del frontespizio e Christianus Sas (forse Sassone) è marcato come
incisore, i quali intagliarono e posero il loro nome alle tav. 17, 27, 44. D’altro bulino sono però tutte le altre assai
bene incise e benissimo composte, contrassegnate colle lettere L. C. le quali vogliono spiegare Lucas Ciamberlan
che pose così il suo nome alla distesa nella tav. 20 Lucas Urbinas I V. Doctor invenit et sculpsit Romae. Molto
raro è il trovare questo libro di cosi bella freschezza e conservazione, come sono rare le opere di questo valente
disegnatore e troppo poco conosciute.
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L’intaglio è di Cor. Galle e fu corretto il lavoro da Rubens prima di pubblicarlo. Le tav. sono 79 colle
dichiarazioni al fine e il frontespizio figurato e il ritratto di S. Ignazio; prove bellissime.
L’intaglio è di Cor. Galle e fu corretto il lavoro da Rubens prima di pubblicarlo. Le tav. sono 79 colle
dichiarazioni al fine e il frontespizio figurato e il ritratto di S. Ignazio; prove bellissime.
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— Aggiuntevi: De Montalvo Antonio: Breve teatro de las adones mas notables de la vida del
Bienaventurado Toribio Arcobispo de Lima, Roma 1683.
Espresso in 42 tavole d’un merito inferiore alle prime. 370 Quelle della Vita di S. Ignazio sono da tenersi in
pregio per la finezza dell’esecuzione e somigliano alle opere di Teodoro Galle.
Espresso in 42 tavole d’un merito inferiore alle prime. 370 Quelle della Vita di S. Ignazio sono da tenersi in
pregio per la finezza dell’esecuzione e somigliano alle opere di Teodoro Galle.
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, Soc. Jesu fundat., Opera copiosissima di ritratti, ma più di utili cognizioni e la migliore degli artisti di Fiandra, il frontespizio è
intagliato da le Bas.
Opera copiosissima di ritratti, ma più di utili cognizioni e la migliore degli artisti di Fiandra, il frontespizio è
intagliato da le Bas.
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, In questo è qualche varietà dal seguente esemplare, come suol osservarsi in quasi tutti i volumi di ritratti, non
marcati con numero progressivo. L’uno contiene 69 e l’altro 70 tavole di fresca e bella impressione.
In questo è qualche varietà dal seguente esemplare, come suol osservarsi in quasi tutti i volumi di ritratti, non
marcati con numero progressivo. L’uno contiene 69 e l’altro 70 tavole di fresca e bella impressione.
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, Con frontespizio figurato e i ritratti in rame riportati in mezzo a un ornamento intagliato in legno e stampato in
rosso. Edizione prima e non comune.
Con frontespizio figurato e i ritratti in rame riportati in mezzo a un ornamento intagliato in legno e stampato in
rosso. Edizione prima e non comune.
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, Edizione seconda italiana, la prima però della versione di Ottaviano Sada. Tutte le traduzioni del Sada e le
numerose edizioni che ne furono fatte sono da tenersi in poco conto, poiché le medaglie intagliate in legno fra il
testo sono di cattiva esecuzione e non rendono alcun’idea de’ monumenti. Il p. Scotti aggiunse un duodecimo
libro, che manca nell’opera dell’Agostini. Almeno sei edizioni comparvero consimili alle 3 che noi possediamo
di questa versione.
Edizione seconda italiana, la prima però della versione di Ottaviano Sada. Tutte le traduzioni del Sada e le
numerose edizioni che ne furono fatte sono da tenersi in poco conto, poiché le medaglie intagliate in legno fra il
testo sono di cattiva esecuzione e non rendono alcun’idea de’ monumenti. Il p. Scotti aggiunse un duodecimo
libro, che manca nell’opera dell’Agostini. Almeno sei edizioni comparvero consimili alle 3 che noi possediamo
di questa versione.
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, Lodevole è la scelta fatta da questo dottissimo antiquario, poiché, eliminando da questa serie gli uomini chiari
per la cecità della fortuna e del caso e quelli famosi per l’impeto della violenza militare, volle riunire soltanto nel
vero santuario dell’antica letteratura quelli che erano chiari per l’ingegno. Poco avvi di nuovo in quest’opera che
non si incontri nelle precedenti di Fulvio Ursini, o di Leonardo Agostini: ma l’ordine e l’illustrazioni tengono
luogo del merito della novità: 92 sono le tavole qui illustrate.
Lodevole è la scelta fatta da questo dottissimo antiquario, poiché, eliminando da questa serie gli uomini chiari
per la cecità della fortuna e del caso e quelli famosi per l’impeto della violenza militare, volle riunire soltanto nel
vero santuario dell’antica letteratura quelli che erano chiari per l’ingegno. Poco avvi di nuovo in quest’opera che
non si incontri nelle precedenti di Fulvio Ursini, o di Leonardo Agostini: ma l’ordine e l’illustrazioni tengono
luogo del merito della novità: 92 sono le tavole qui illustrate.
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, Quest’edizione è preferita alle più antiche per l’aumento delle illustrazioni e delle tavole. Contiensi in questa
tutto ciò che abbiamo indicato all’articolo Smids con 64 tavole di più, oltre le 24 dei Cesari Equestri coi loro
medaglioni disegnati da Gio. Stradano e intagliati da Crispino del Passo. Il frontespizio è figurato e sonovi 186
pagine di testo
Quest’edizione è preferita alle più antiche per l’aumento delle illustrazioni e delle tavole. Contiensi in questa
tutto ciò che abbiamo indicato all’articolo Smids con 64 tavole di più, oltre le 24 dei Cesari Equestri coi loro
medaglioni disegnati da Gio. Stradano e intagliati da Crispino del Passo. Il frontespizio è figurato e sonovi 186
pagine di testo
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, Giovan Angelo Canini era un pittore romano scolaro del Domenichino, più celebrato per le cognizioni
nell’antichità che per l’eccellenza nell’arte, allievo in questo studio e collega del Bellori. Le stampe della sua
opera furono eseguite e disegnate da Giuseppe Testana genovese e Stefano Picart e Guglielmo Valet francesi che
allora trovavansi a Roma. Morì avanti di poter pubblicare l’opera sua, dedicata al Re di Francia, che venne in
seguito poi pubblicata da M. Antonio Canini fratello, che aggiunse la spiegazione di 54 teste che mancava alle 60
lasciate da Gio. Angelo, la cui prima edizione comparve in Roma nel 1669 con 114 tavole e con un frontespizio
istoriato e allegorico disegnato e intagliato da M. Antonio Canini.
La seconda edizione col testo e la versione francese a fronte, fatta da M. Chevier con qualche nota illustrativa,
comparve in Amsterdam nel 1731 in gr. 4; e quantunque le stampe siano un po’ meno fresche, è da stimarsi.
Queste sono precedute dal ritratto di Stef. Picart, intagliato da Bernardo suo figlio ec.
Giovan Angelo Canini era un pittore romano scolaro del Domenichino, più celebrato per le cognizioni
nell’antichità che per l’eccellenza nell’arte, allievo in questo studio e collega del Bellori. Le stampe della sua
opera furono eseguite e disegnate da Giuseppe Testana genovese e Stefano Picart e Guglielmo Valet francesi che
allora trovavansi a Roma. Morì avanti di poter pubblicare l’opera sua, dedicata al Re di Francia, che venne in
seguito poi pubblicata da M. Antonio Canini fratello, che aggiunse la spiegazione di 54 teste che mancava alle 60
lasciate da Gio. Angelo, la cui prima edizione comparve in Roma nel 1669 con 114 tavole e con un frontespizio
istoriato e allegorico disegnato e intagliato da M. Antonio Canini.
La seconda edizione col testo e la versione francese a fronte, fatta da M. Chevier con qualche nota illustrativa,
comparve in Amsterdam nel 1731 in gr. 4; e quantunque le stampe siano un po’ meno fresche, è da stimarsi.
Queste sono precedute dal ritratto di Stef. Picart, intagliato da Bernardo suo figlio ec.
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, Questa dichiarazione estese il Doni per illustrare tutti gli ornamenti ed allegorie di cui è contornata la bella
stampa di Carlo V intagliata da Enea Vico, che era uno de’ suoi amici più intimi: a questa si aggiunge
L’esposizione sopra l’effigie et statue, motti, imprese, figure, et animali poste nell’arco fatto al vittoriosissimo
Carlo V in intaglio di rame per opera di messer Enea Vico da Parma, Ven. 1551 in 8 M. 97. Lo stesso incisore
pubblicò anche questa esposizione.
Questa dichiarazione estese il Doni per illustrare tutti gli ornamenti ed allegorie di cui è contornata la bella
stampa di Carlo V intagliata da Enea Vico, che era uno de’ suoi amici più intimi: a questa si aggiunge
L’esposizione sopra l’effigie et statue, motti, imprese, figure, et animali poste nell’arco fatto al vittoriosissimo
Carlo V in intaglio di rame per opera di messer Enea Vico da Parma, Ven. 1551 in 8 M. 97. Lo stesso incisore
pubblicò anche questa esposizione.
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, Con tavole 137 intagliate in rame
Con tavole 137 intagliate in rame
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, Con bel frontespizio intagliato da Corn. Gallé sul disegno di Rubens: sono 160 tavole di ritratti in legno
lumeggiati in due tinte assai ben eseguiti e fra le opere di Uberto Golzio da tenersi in maggior pregio d’ogni
altra
Con bel frontespizio intagliato da Corn. Gallé sul disegno di Rubens: sono 160 tavole di ritratti in legno
lumeggiati in due tinte assai ben eseguiti e fra le opere di Uberto Golzio da tenersi in maggior pregio d’ogni
altra
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, L’autore è anonimo, l’operetta è dedicata a M. Bourdelot medico del re di Francia dai fratelli Delaulne
stampatori e le medaglie sono diligentemente intagliate in una tavola
L’autore è anonimo, l’operetta è dedicata a M. Bourdelot medico del re di Francia dai fratelli Delaulne
stampatori e le medaglie sono diligentemente intagliate in una tavola
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Le 80 tavole sono tutte intagliate in rame d’incontro al testo relativo. Le medaglie sono inquadrate in mezzo a
cartelline e ornamenti di non cattivo stile. Avvi un frontispizio fìgurato
Le 80 tavole sono tutte intagliate in rame d’incontro al testo relativo. Le medaglie sono inquadrate in mezzo a
cartelline e ornamenti di non cattivo stile. Avvi un frontispizio fìgurato
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Col ritratto del principe Guglielmo di Nassau intagliato da Halma e un frontespizio istoriato. Sono 25 ritratti
illustrati e presi la più parte dalle medaglie. Opera mediocre.
Col ritratto del principe Guglielmo di Nassau intagliato da Halma e un frontespizio istoriato. Sono 25 ritratti
illustrati e presi la più parte dalle medaglie. Opera mediocre.
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, et .
Gaetano Piccino intagliò le 89 tavole, che unite al frontespizio senza alcun genere di illustrazione formano il
volume indicato, la cui rarità non proviene dalla perfezion dell’intaglio, ma verosimilmente dallo scarso numero
degli esemplari in circolazione.
Gaetano Piccino intagliò le 89 tavole, che unite al frontespizio senza alcun genere di illustrazione formano il
volume indicato, la cui rarità non proviene dalla perfezion dell’intaglio, ma verosimilmente dallo scarso numero
degli esemplari in circolazione.
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Le medaglie sono tutte intagliate in rame e stampate fra il testo e il frontespizio è preceduto da una bella tavola
allegorica disegnata da Giovanni Segala e incisa da I. Juster. Opera fra le buone di questo genere.
Le medaglie sono tutte intagliate in rame e stampate fra il testo e il frontespizio è preceduto da una bella tavola
allegorica disegnata da Giovanni Segala e incisa da I. Juster. Opera fra le buone di questo genere.
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