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202. ROSSIGNOLI Carlo, La pittura in giudizio, ovvero il bene delle oneste pitture; e il male delle oscene, Bologna 1697, in 12.
La gravità dell’argomento per sé stessa prestava all’autore un soggetto sì facile a sostenersi colla ragione e con la solidità della filosofia e della morale, che poteva mescolarvi meno idee teologiche senza diminuire la forza dei ragionamenti.
La gravità dell’argomento per sé stessa prestava all’autore un soggetto sì facile a sostenersi colla ragione e con la solidità della filosofia e della morale, che poteva mescolarvi meno idee teologiche senza diminuire la forza dei ragionamenti.
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204. SCANELLI Francesco da Forlì, Il microcosco della33 pittura. Trattato diviso in due libri, Cesena, per il Neri, 1657, in 4. Dedicato a Francesco d’Este duca di Modena. Esemplare intonso.
Libro ripieno di buone notizie. Nel principio deve trovarsi una stampa, ove in alto è lo stemma di casa d’Este sostenuto da vari geni. La pittura assisa sull’arco dell’iride e tre figure ignude coi loro attributi nel basso, rappresentanti le tre scuole: romana, veneta e lombarda. Ivi leggesi Io Franc. Centen. Inv. Mucius Centen Sculp.
Libro ripieno di buone notizie. Nel principio deve trovarsi una stampa, ove in alto è lo stemma di casa d’Este sostenuto da vari geni. La pittura assisa sull’arco dell’iride e tre figure ignude coi loro attributi nel basso, rappresentanti le tre scuole: romana, veneta e lombarda. Ivi leggesi Io Franc. Centen. Inv. Mucius Centen Sculp.
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205. SCARAMUCCIA Luigi perugino, Le finezze dei pennelli italiani ammirate e studiate da Giuripeno sotto la scorta di Raffaello d’Urbino, Pavia 1674, in 4. Col ritratto dell’autore dis. dal cavaliere del Cairo, scolpito da I. B. Bonacina.
222. TRATTATO della pittura e scultura, uso ed abuso loro, composto da un teologo e da un pittore per offerirlo ai sigg. accademici del disegno di Firenze e di altre città ec., Firenze 1652, in 4.
L’Ottonelli da Fano e il Berettini da Cortona, l’uno teologo e l’altro pittore, ascosero per cristiana modestia il loro nome transfuso in sciocchi anagrammi nel frontispizio, Odominigio Lelonotti da Fanano e Britio Prenetteri. Vi è più erudizione teologica che arte e nessuna cosa che non sia stata da altri prima di loro pubblicata.
L’Ottonelli da Fano e il Berettini da Cortona, l’uno teologo e l’altro pittore, ascosero per cristiana modestia il loro nome transfuso in sciocchi anagrammi nel frontispizio, Odominigio Lelonotti da Fanano e Britio Prenetteri. Vi è più erudizione teologica che arte e nessuna cosa che non sia stata da altri prima di loro pubblicata.
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232. Da VINCI Lionardo, Trattato della pittura nuovamente dato in luce colla vita dell’istesso autore scritta da Raffaello Dufresne, Parigi, presso Giacomo Langlois, 1651, fol. fig.
Prima e magnifica edizione. Per cui gl’Italiani professano riconoscenza a questo illustre francese. È dedicata alla regina di Svezia e si reputa la più ampia che fosse fatta di questo trattato, il più prezioso che abbiano le arti del disegno. Va aggiunto a questo trattato anche quello della statua e della pittura di Leon B. Alberti. I trattati sono preceduti dalle vite dei due autori, estese dal du Fresne e dai rispettivi ritratti. Le stampe numerose sono di accuratissima incisione di R. Lochon, e uno dei motivi per cui si preferisce questa edizione italiana alla versione francese di Rholand Freart pubblicata nello stesso anno, è perché le stampe servirono prima all’italiana.
Prima e magnifica edizione. Per cui gl’Italiani professano riconoscenza a questo illustre francese. È dedicata alla regina di Svezia e si reputa la più ampia che fosse fatta di questo trattato, il più prezioso che abbiano le arti del disegno. Va aggiunto a questo trattato anche quello della statua e della pittura di Leon B. Alberti. I trattati sono preceduti dalle vite dei due autori, estese dal du Fresne e dai rispettivi ritratti. Le stampe numerose sono di accuratissima incisione di R. Lochon, e uno dei motivi per cui si preferisce questa edizione italiana alla versione francese di Rholand Freart pubblicata nello stesso anno, è perché le stampe servirono prima all’italiana.
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248. BALDINUCCI Filippo, Cominciamento e progressi dell’arte dell’intagliare in rame, colle vite de’ più eccellenti maestri della stessa professione, Firenze 1686, per Pietro Marini, in 4.
Opera sempre pregevole, poiché la prima che ci ha parlato delle teorie e delle memorie di questa classe d’artisti e di opere, oltre al servire per i vocaboli tecnici di testo di lingua. L’autore la intitolò all’insigne Francesco Marucelli, fondatore e datore del suo nome alla biblioteca.
Opera sempre pregevole, poiché la prima che ci ha parlato delle teorie e delle memorie di questa classe d’artisti e di opere, oltre al servire per i vocaboli tecnici di testo di lingua. L’autore la intitolò all’insigne Francesco Marucelli, fondatore e datore del suo nome alla biblioteca.
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271. BORRONI Giovanni Andrea, Delle statue, Roma 1661, in 4, fig.
Sono in questo volume 12 statue disegnate da Lazaro Baldi, editore della famosa vita di San Lazaro monaco e pittore (Vedi fra le vite degli artisti) e intagliate da Francesco Spiere e altri buoni artisti, e una 13 tavola che rappresenta le due colonne Antonina e Traiana, e il frontispizio figurato di accurata e nitida esecuzione. Il testo dell’opera è senza critica, esteso secondo le viste di un dottor teologo, com’era questo frate e nulla più.
Sono in questo volume 12 statue disegnate da Lazaro Baldi, editore della famosa vita di San Lazaro monaco e pittore (Vedi fra le vite degli artisti) e intagliate da Francesco Spiere e altri buoni artisti, e una 13 tavola che rappresenta le due colonne Antonina e Traiana, e il frontispizio figurato di accurata e nitida esecuzione. Il testo dell’opera è senza critica, esteso secondo le viste di un dottor teologo, com’era questo frate e nulla più.
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325. GENGA Bernardino, Anatomia per uso e intelligenza del disegno colle spiegazioni ed indice del Lancisi. Pubblicata per uso dell’Accademia di Francia in Roma, per Dom. De’ Rossi, 1691, opera splendidamente eseguita: aggiuntovi 8 tavole di antiche statue intagliate da S. Thomassin ed altre quattro da Carlo Gregori. In fine: Livre de diverses figures accademiques dessinées d’après naturel par Edme Bouchardon sculpteur du roi, Paris 1738.
Sono questi 12 disegni del nudo intagliati in grande all’acqua forte da diversi incisori con molto bel garbo
Sono questi 12 disegni del nudo intagliati in grande all’acqua forte da diversi incisori con molto bel garbo
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343. DEL PASSO Crispino, La prima parte della luce del dipingere e disegnare nella quale si vede esser messa in luce diligentemente da Crispino Del Passo con molte belle stampe in lingua italiana, olandese, francese e tedesca, Amsterdam 1663 >m f. fig.

La seconda parte della luce dell’arte dove si trova la proporzione del corpo d’uomini e donne, insieme il vero uso dell’Accademia de’ pittori in Roma, col fondamento della prospettiva, 1664.

La terza parte dell’arte del disegnare continenda diverse posture de femine nude, tanto grasse che mediocre ec. ec., Amsterdam 1664.

La quarta parte della lumiera dell’arte di disegnare nella quale è trattato le figure con ogni sorte di panni vestite e con l’uso del modello di legno.

La quinta parte dell’arte di disegnare contenenti le representationi dei quadrupedi, in fogl. figur. La prima di queste parti contiene 30 tavole con numeri progressivi, poi altri sei putti; la seconda 25 figure accademiche e 11 tav. prospettiche; la terza due tavole di proporzioni e 18 donne ignude; la quarta 45 figure vestite; la quinta 47 di quadrupedi, 6 pesci e insetti e 12 di uccelli. In tutto tavole 202 con un registro al fine, il quale è sbagliato poiché si dimenticano le 11 tavole prospettiche e le due di proporzione.

La seconda parte della luce dell’arte dove si trova la proporzione del corpo d’uomini e donne, insieme il vero uso dell’Accademia de’ pittori in Roma, col fondamento della prospettiva, 1664.

La terza parte dell’arte del disegnare continenda diverse posture de femine nude, tanto grasse che mediocre ec. ec., Amsterdam 1664.

La quarta parte della lumiera dell’arte di disegnare nella quale è trattato le figure con ogni sorte di panni vestite e con l’uso del modello di legno.

La quinta parte dell’arte di disegnare contenenti le representationi dei quadrupedi, in fogl. figur. La prima di queste parti contiene 30 tavole con numeri progressivi, poi altri sei putti; la seconda 25 figure accademiche e 11 tav. prospettiche; la terza due tavole di proporzioni e 18 donne ignude; la quarta 45 figure vestite; la quinta 47 di quadrupedi, 6 pesci e insetti e 12 di uccelli. In tutto tavole 202 con un registro al fine, il quale è sbagliato poiché si dimenticano le 11 tavole prospettiche e le due di proporzione.

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452. BRUNO Spinelli Giovan Battista, Economia delle fabbriche e regola di tutti i materiali per costruire ogni fabbrica tanto urbana che rurale, Bologna 1698, in 4. Aggiuntovi la Risposta al Capitolo IV del libretto intitolato: Economia delle fabbriche fatta da un accademico clementino, Bologna 1721, in 12.