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90. BOSSE Abram, Sentiment sur la distinction des diverses manières de peinture, dessein et gravure et des originaux d’avec leurs copies, Paris 1649, in 12. fig.
455. BULLANT Maître Jean, Reigle generale d’architecture de cinq manières de colonnes, livre enrichi de plusieurs autres, à l’example de l’antique, à Rouen 1647, in fol. fig.
Sono 30 fogli che compongono il libro; e le tavole assai ben disegnate e intagliate in legno sono frapposte al testo. L’opera fu scritta nel 1564 e pubblicata in quel tempo. Questa seconda edizione non è però comune, né senza pregio e l’autore si mostra inteso delle dottrine vitruviane profondamente.
Sono 30 fogli che compongono il libro; e le tavole assai ben disegnate e intagliate in legno sono frapposte al testo. L’opera fu scritta nel 1564 e pubblicata in quel tempo. Questa seconda edizione non è però comune, né senza pregio e l’autore si mostra inteso delle dottrine vitruviane profondamente.
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563. MAUCLERC Julien, Traité d’architecture suivant Vitruve où il est traité des cinq ordres des colonnes, designez et mis en lumière par Pierre Daret graveur duroy, Paris 1648, in fol. fig.
La prima tavola che precede le 50 figure contiene il ritratto di Mauclerc dipinto e intagliato di sua mano: fu levato (ma non abbastanza) dal rame il millesimo e sul nostro esemplare, che è di prima bellezza, si legge 1535, del qual autore non troviamo citazioni. Ma è da tenersi in gran pregio per le tavole di bella e nitida incisione. Pietro Daret aggiunse a quest’opera le misure e proporzioni d’altri maestri, siccome egli avvisa nel frontespizio. E infatti Mauclerc non poteva parlare di Palladio, di Vignola, di Scamozzi, le cui opere non erano vivente lui conosciute; e perciò vedesi che le cinque tavole dalla 45 alla 48 inclusive, nelle quali si presentano questi paralelli, sono d’altro bulino ed aggiunte da Pietro Daret all’opera di Mauclerc, le altre tavole avendo tutte la marca del primo autore. Quanto al testo si riconosce derivar le nozioni da Vitruvio, ma succintamente, e confusamente ed eludendo passi difficili, come quelli sulla voluta ionica, sugli scamilli ec.
La prima tavola che precede le 50 figure contiene il ritratto di Mauclerc dipinto e intagliato di sua mano: fu levato (ma non abbastanza) dal rame il millesimo e sul nostro esemplare, che è di prima bellezza, si legge 1535, del qual autore non troviamo citazioni. Ma è da tenersi in gran pregio per le tavole di bella e nitida incisione. Pietro Daret aggiunse a quest’opera le misure e proporzioni d’altri maestri, siccome egli avvisa nel frontespizio. E infatti Mauclerc non poteva parlare di Palladio, di Vignola, di Scamozzi, le cui opere non erano vivente lui conosciute; e perciò vedesi che le cinque tavole dalla 45 alla 48 inclusive, nelle quali si presentano questi paralelli, sono d’altro bulino ed aggiunte da Pietro Daret all’opera di Mauclerc, le altre tavole avendo tutte la marca del primo autore. Quanto al testo si riconosce derivar le nozioni da Vitruvio, ma succintamente, e confusamente ed eludendo passi difficili, come quelli sulla voluta ionica, sugli scamilli ec.
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569. MITELLI Agostino, Fregi dell’architettura presso Giangiacomo de’ Bossi, in Roma, in fol. contenente 25 carte di grotteschi in 49 colonne. – Aggiuntevi: otto tavole di antiche fabbriche e fontane e fragmenti di monumenti in diversi paesi d’Italia, come la fabbrica dell’orologio in Piazza San Marco di Venezia, avanti che vi fossero poste le colonne, la fontana di Bologna colla data 1563, due capitelli singolari colla data 1537 e la marca P. S. (Petri Nobilitas Formis) alcuni grotteschi intagliati da Enea Vico, colla data 1541. – Libro di catafalchi e tabernacoli con vari altri disegni tratti da diverse opere; colle porte di Michel Angelo; tav. 21 riunite e pubblicate da Giovanni Giacomo de’ Bossi. – Il funerale fatto nel 1661 al cardinal Mazarini, tav. 8, ove è la bellissima stampa emblematica del Gallestruzzi. 102 – La festa fatta in Roma ai 28 febb. 1634, data in luce da Vitale Mascardi con molte altre feste, trionfi, scenari, prospettive, di Remigio Cantagallina e di Giulio Parigi, per le nozze dei Principi di Toscana nel 1608, tav. 7 e altri spettacoli teatrali disegnati da Francesco Grimaldi bolognese con in fine 22 vedute prospettiche antiche ripubblicate nel 1647 da Giovan Giacomo de’ Rossi.
574. Le MUET, Maniere de bien bâtir pour toute sorte de personnes, Paris, chez l’Anglois, 1647. On y a reuni les augmentàtions des nouveaux bâtimens faits en France par le même, Paris 1647, in fol. fig.
Questa è la seconda edizione contenente maggior numero di tavole della prima, che è del 1623; ne comparvero posteriormente altre tre, delle quali una senza data. Libro meritevole di stima, poiché esteso da un valente architetto che può ritenersi fra primi che si dessero cura della interna comodità nella distribuzione. Compreso il frontispizio figurato, le tavole sono 85, intagliate in rame con diligenza.
Questa è la seconda edizione contenente maggior numero di tavole della prima, che è del 1623; ne comparvero posteriormente altre tre, delle quali una senza data. Libro meritevole di stima, poiché esteso da un valente architetto che può ritenersi fra primi che si dessero cura della interna comodità nella distribuzione. Compreso il frontispizio figurato, le tavole sono 85, intagliate in rame con diligenza.
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726. VITRUVII Marci Pollionis, De architectura libri decemn cum notis variorum et alia commentaria a Jo 136 anne de Laet collecta et illustrata: Amstelodami, Elzevir, 1649 in fot. parv. fig.
Questa è fra le edizioni di questo classico la più ricca di opuscoli vitruviani riprodotti con nitidezza d’impressione, e correzione nei testi. Gli elementi d’architettura di Enrico Woton precedono i X libri di Vitruvio, poi vengono il vocabolario e gli scamilli del Baldo, il libro della pittura di L. B. Alberti, la Voluta Ionica di Nicolo Goldmano, gli opuscoli sulla scultura del Gaurico, del Demonziosio, con molte note del Philandro, del Meibomio, del Salmasio e copiosi indici ec. Esemplare in marrocchino dorato.
Questa è fra le edizioni di questo classico la più ricca di opuscoli vitruviani riprodotti con nitidezza d’impressione, e correzione nei testi. Gli elementi d’architettura di Enrico Woton precedono i X libri di Vitruvio, poi vengono il vocabolario e gli scamilli del Baldo, il libro della pittura di L. B. Alberti, la Voluta Ionica di Nicolo Goldmano, gli opuscoli sulla scultura del Gaurico, del Demonziosio, con molte note del Philandro, del Meibomio, del Salmasio e copiosi indici ec. Esemplare in marrocchino dorato.
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817. BOSSE Abram, Manière universelle de M. Desargues pour pratiquer la prospettive par pétitpied, comme le géometral, Paris 1648, en 8, fig.
Opera assai distinta divisa in due partì, col bel ritratto di M. Larcher presidente della Camera dei Conti, cui è dedicata l’edizione, e con 155 tavole in rame. Esemplare del Tuano.
Opera assai distinta divisa in due partì, col bel ritratto di M. Larcher presidente della Camera dei Conti, cui è dedicata l’edizione, e con 155 tavole in rame. Esemplare del Tuano.
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836. GAULTIER Réné, Invention nouvelle et briefe pour 155 reduire en perspective par le moyen du quarré toute sorte des plans et corps ete. A la Flèche, 1648, en 4, grand fig.
Vi sono 56 figure prospettiche assai nitidamente intagliate in rame. La nomenclatura e molti metodi sono tolti dal Nicerone. In fine è l’insegnamento per dipingere a buon fresco, che si praticava in Francia, ed è caduto in dissuetudine.
Vi sono 56 figure prospettiche assai nitidamente intagliate in rame. La nomenclatura e molti metodi sono tolti dal Nicerone. In fine è l’insegnamento per dipingere a buon fresco, che si praticava in Francia, ed è caduto in dissuetudine.
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846. MAIGNAN Emanuele, Perspectiva horaria, sive de orographia gnomonica tum theoretica tum practica, libri quatuor, Romae 1648, in fol. fig.
930. HERRONE, La stessa traduzione dell’Aleotti, Bologna 1647, in 4, pic. fig.
Le tavole vennero imitate, ma non sono le stesse della prima edizione di Ferrara.
Le tavole vennero imitate, ma non sono le stesse della prima edizione di Ferrara.
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