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Sono 30 fogli che compongono il libro; e le tavole assai ben disegnate e intagliate in legno sono frapposte al
testo. L’opera fu scritta nel 1564 e pubblicata in quel tempo. Questa seconda edizione non è però comune, né
senza pregio e l’autore si mostra inteso delle dottrine vitruviane profondamente.
Sono 30 fogli che compongono il libro; e le tavole assai ben disegnate e intagliate in legno sono frapposte al
testo. L’opera fu scritta nel 1564 e pubblicata in quel tempo. Questa seconda edizione non è però comune, né
senza pregio e l’autore si mostra inteso delle dottrine vitruviane profondamente.
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La prima tavola che precede le 50 figure contiene il ritratto di Mauclerc dipinto e intagliato di sua mano: fu
levato (ma non abbastanza) dal rame il millesimo e sul nostro esemplare, che è di prima bellezza, si legge 1535,
del qual autore non troviamo citazioni. Ma è da tenersi in gran pregio per le tavole di bella e nitida incisione.
Pietro Daret aggiunse a quest’opera le misure e proporzioni d’altri maestri, siccome egli avvisa nel frontespizio.
E infatti Mauclerc non poteva parlare di Palladio, di Vignola, di Scamozzi, le cui opere non erano vivente lui
conosciute; e perciò vedesi che le cinque tavole dalla 45 alla 48 inclusive, nelle quali si presentano questi
paralelli, sono d’altro bulino ed aggiunte da Pietro Daret all’opera di Mauclerc, le altre tavole avendo tutte la
marca del primo autore. Quanto al testo si riconosce derivar le nozioni da Vitruvio, ma succintamente, e
confusamente ed eludendo passi difficili, come quelli sulla voluta ionica, sugli scamilli ec.
La prima tavola che precede le 50 figure contiene il ritratto di Mauclerc dipinto e intagliato di sua mano: fu
levato (ma non abbastanza) dal rame il millesimo e sul nostro esemplare, che è di prima bellezza, si legge 1535,
del qual autore non troviamo citazioni. Ma è da tenersi in gran pregio per le tavole di bella e nitida incisione.
Pietro Daret aggiunse a quest’opera le misure e proporzioni d’altri maestri, siccome egli avvisa nel frontespizio.
E infatti Mauclerc non poteva parlare di Palladio, di Vignola, di Scamozzi, le cui opere non erano vivente lui
conosciute; e perciò vedesi che le cinque tavole dalla 45 alla 48 inclusive, nelle quali si presentano questi
paralelli, sono d’altro bulino ed aggiunte da Pietro Daret all’opera di Mauclerc, le altre tavole avendo tutte la
marca del primo autore. Quanto al testo si riconosce derivar le nozioni da Vitruvio, ma succintamente, e
confusamente ed eludendo passi difficili, come quelli sulla voluta ionica, sugli scamilli ec.
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Questa è la seconda edizione contenente maggior numero di tavole della prima, che è del 1623; ne comparvero
posteriormente altre tre, delle quali una senza data. Libro meritevole di stima, poiché esteso da un valente
architetto che può ritenersi fra primi che si dessero cura della interna comodità nella distribuzione. Compreso il
frontispizio figurato, le tavole sono 85, intagliate in rame con diligenza.
Questa è la seconda edizione contenente maggior numero di tavole della prima, che è del 1623; ne comparvero
posteriormente altre tre, delle quali una senza data. Libro meritevole di stima, poiché esteso da un valente
architetto che può ritenersi fra primi che si dessero cura della interna comodità nella distribuzione. Compreso il
frontispizio figurato, le tavole sono 85, intagliate in rame con diligenza.
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Questa è fra le edizioni di questo classico la più ricca di opuscoli vitruviani riprodotti con nitidezza
d’impressione, e correzione nei testi. Gli elementi d’architettura di Enrico Woton precedono i X libri di Vitruvio,
poi vengono il vocabolario e gli scamilli del Baldo, il libro della pittura di L. B. Alberti, la Voluta Ionica di
Nicolo Goldmano, gli opuscoli sulla scultura del Gaurico, del Demonziosio, con molte note del Philandro, del
Meibomio, del Salmasio e copiosi indici ec. Esemplare in marrocchino dorato.
Questa è fra le edizioni di questo classico la più ricca di opuscoli vitruviani riprodotti con nitidezza
d’impressione, e correzione nei testi. Gli elementi d’architettura di Enrico Woton precedono i X libri di Vitruvio,
poi vengono il vocabolario e gli scamilli del Baldo, il libro della pittura di L. B. Alberti, la Voluta Ionica di
Nicolo Goldmano, gli opuscoli sulla scultura del Gaurico, del Demonziosio, con molte note del Philandro, del
Meibomio, del Salmasio e copiosi indici ec. Esemplare in marrocchino dorato.
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, Opera assai distinta divisa in due partì, col bel ritratto di M. Larcher presidente della Camera dei Conti, cui è
dedicata l’edizione, e con 155 tavole in rame. Esemplare del Tuano.
Opera assai distinta divisa in due partì, col bel ritratto di M. Larcher presidente della Camera dei Conti, cui è
dedicata l’edizione, e con 155 tavole in rame. Esemplare del Tuano.
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, Vi sono 56 figure prospettiche assai nitidamente intagliate in rame. La nomenclatura e molti metodi sono tolti dal
Nicerone. In fine è l’insegnamento per dipingere a buon fresco, che si praticava in Francia, ed è caduto in
dissuetudine.
Vi sono 56 figure prospettiche assai nitidamente intagliate in rame. La nomenclatura e molti metodi sono tolti dal
Nicerone. In fine è l’insegnamento per dipingere a buon fresco, che si praticava in Francia, ed è caduto in
dissuetudine.
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, Le tavole vennero imitate, ma non sono le stesse della prima edizione di Ferrara.
Le tavole vennero imitate, ma non sono le stesse della prima edizione di Ferrara.
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, La stessa traduzione dell’Aleotti, - « Previous
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