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188. POSSEVINI Antonii, Tractatio de poesi et pictura ethica, humana et fabulosa collocata cum vera, honesta et sacra, Lugduni 1595, in 12.
Fino al 23 capitolo non parlasi della pittura e molto superficialmente, tutto il restante del volume essendo consecrato alla poesia. Nel capitolo 24 enumeransi gli autori che presso gli antichi e i moderni hanno trattato di materie pittoriche.
Fino al 23 capitolo non parlasi della pittura e molto superficialmente, tutto il restante del volume essendo consecrato alla poesia. Nel capitolo 24 enumeransi gli autori che presso gli antichi e i moderni hanno trattato di materie pittoriche.
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200. RINALDI (de) Giovanni, Il mostruosissimo mostro diviso in due trattati, nel primo de’ quali si ragiona del significato de’ colori; nel secondo si tratta dell’erbe e fiori; di nuovo ristampato e corretto, Venezia, per Francesco Zuliani e Giovanni Ceruto, 1592, in 8.
Trattatello curioso per l’intelligenza delle allegorie e degli emblemi.
Trattatello curioso per l’intelligenza delle allegorie e degli emblemi.
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212. SORTE M. Cristoforo, Osservazioni nella pittura al mag. et eccel. Dottore e cavaliere il sig. Bartolomeo Vitali, in Venezia, appresso Girolamo Zenaro, 1580, in 4.
Rarissimo opuscoletto che non si direbbe completo in questa prima edizione, poiché dalla lettera del Vitali a Cristoforo Sorte, che leggesi dopo l’avviso ai lettori, pare che dovesse andarvi annessa una memoria sulle antichità di Verona, la quale però non fu pubblicata in questa edizione. L’opuscolo non eccede le 18 carte; ed a retro delle pagine segnate 15 e 16 dovevano essere stampate due figure esplicative del testo, che non vi sono benché sia lasciato in bianco lo spazio. Questo Cristoforo Sorte veronese fu molto consultato dalla signoria di Venezia per le sue estese cognizioni in materia d’arti e della statica degli edifizi e sopra tutto delle cose idrauliche.
Rarissimo opuscoletto che non si direbbe completo in questa prima edizione, poiché dalla lettera del Vitali a Cristoforo Sorte, che leggesi dopo l’avviso ai lettori, pare che dovesse andarvi annessa una memoria sulle antichità di Verona, la quale però non fu pubblicata in questa edizione. L’opuscolo non eccede le 18 carte; ed a retro delle pagine segnate 15 e 16 dovevano essere stampate due figure esplicative del testo, che non vi sono benché sia lasciato in bianco lo spazio. Questo Cristoforo Sorte veronese fu molto consultato dalla signoria di Venezia per le sue estese cognizioni in materia d’arti e della statica degli edifizi e sopra tutto delle cose idrauliche.
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213. SORTE M. Cristoforo, Osservazioni della pittura ad istantia del mag. et eccell. dott. e cav. il sig. Bart. Vitali. Seconda edizione, con l’aggiunta di una cronichetta dell’origine della magnifica città di Verona al molto illustre sig. C. Agostin di Giusti, Venezia 1594, presso il Rampazetto, in 4 p.
In questa seconda edizione, più rara ancor della rima, è ristampato l’avviso ai lettori ove partecipa il ritrovamento della Cronichetta, scritta nel 1388 che intitola particolarmente con lettera al Giusti, riportando anche l’altra dedica delle Osservazioni al Vitali: ed ai luoghi ove dovrebbero essere due figure esplicative del testo, la prima no si trova, lasciando vuoto lo spazio e la seconda è intagliata e stampata tutta pagina. L’opuscolo in tutto esser deve di 17 foglietti, cioè 34 carte.
In questa seconda edizione, più rara ancor della rima, è ristampato l’avviso ai lettori ove partecipa il ritrovamento della Cronichetta, scritta nel 1388 che intitola particolarmente con lettera al Giusti, riportando anche l’altra dedica delle Osservazioni al Vitali: ed ai luoghi ove dovrebbero essere due figure esplicative del testo, la prima no si trova, lasciando vuoto lo spazio e la seconda è intagliata e stampata tutta pagina. L’opuscolo in tutto esser deve di 17 foglietti, cioè 34 carte.
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224. VARCHI Benedetto, Lezioni da lui pubblicate lette nell’accademia fiorentina sopra diverse materia pratiche e filosofiche (nelle quali sono anche inserte le due sopraindicate), Firenze, per i Giunti, 1590, in 4.
225. VASARI Giorgio sig. cavaliere, pittore e architetto aretino, Ragionamenti sopra le invenzioni da lui dipinte in Firenze nel palazzo di LL. AA. SS. con lo illust. ed eccel. Sig. D. Francesco Medici allora principe di Firenze: insieme con la invenzione della pittura da lui cominciata della cupola, con due tavole, una delle cose più notabili, e l’altra degli37 uomini illustri che sono ritratti e nominati in quest’opera, in Firenze, ap. Filippo Giunti, 1588, in 4.
Al frontispizio segue la dedica al card. Ferdinando de’ Medici fatta dal nipote Giorgio Vasari, che per la prima volta pubblicò l’opera postuma dello zio. Vengono due epigrammi in onore del Vasari e il suo ritratto in legno; segue il testo, indi le tavole. E questa è la vera prima edizione di tale opera.
Al frontispizio segue la dedica al card. Ferdinando de’ Medici fatta dal nipote Giorgio Vasari, che per la prima volta pubblicò l’opera postuma dello zio. Vengono due epigrammi in onore del Vasari e il suo ritratto in legno; segue il testo, indi le tavole. E questa è la vera prima edizione di tale opera.
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273. CELLINI Benvenuto scultore fiorentino, Due trattati, uno intorno alle otto principali arti dell’orificieria; l’altro in materia dell’arte della scultura, dove si veggono infiniti segreti nel lavorare le figure di marmo et nel gettarle di bronzo, in Fiorenza, per Valente Panizii e Marco Peri, 1568, 4, prima edizione.
287. VIVIO Dottor Jacomo dell’Aquila, Discorso sopra la mirabil opera di basso rilievodi cera stuccata con colori scolpita in pietra negra con storie del vecchio e del Nuovo Testamento, Roma 1590, in 4 fig.
Colla tavola della pianta e ripartimento dell’opera in principio, e l’altra coll’obelisco e gl’emblemi nel fine, esemplare in carta grande. Opera stampata con eleganza e che contiene notizie erudite intorno alle 146 imagini che erano rappresentate in questo lavoro.
Colla tavola della pianta e ripartimento dell’opera in principio, e l’altra coll’obelisco e gl’emblemi nel fine, esemplare in carta grande. Opera stampata con eleganza e che contiene notizie erudite intorno alle 146 imagini che erano rappresentate in questo lavoro.
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317. DANTI Vincenzo, Il primo libro del trattato delle perfette proporzioni di tute le cose che imiare e ritrarre si possano con l’arte del disegno, Firenze 1567, in 4. Senza nome di stampatore ma dei Giunti, esemplare magnifico in carta distinta in marocchino dorato.
Questo trattato doveva essere composto di quindici libri ed il primo soltanto vide la luce. Libretto prezioso e meritamente raro e degno che sia ristampato; poiché non hanno forse le arti un’opera più chiaramente e meglio scritta di questa. Ma chi sa ove siano sepolti gli altri quattordici libri, che probabilmente saranno stati estesi dall’autore?
Questo trattato doveva essere composto di quindici libri ed il primo soltanto vide la luce. Libretto prezioso e meritamente raro e degno che sia ristampato; poiché non hanno forse le arti un’opera più chiaramente e meglio scritta di questa. Ma chi sa ove siano sepolti gli altri quattordici libri, che probabilmente saranno stati estesi dall’autore?
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320. DURERI ALBERTI peintre et geometre très excellent, Les quatre livres de le proportion des parties et pourtraicts des corps humaines traduicts par Lonis Maigret 56lionnois, de langue latine en françoise, Paris chez Charles Perrier 1557, in fol. fig.
I disegni delle tavole sono esattamente ricopiati dall’edizione di Norimberga.
I disegni delle tavole sono esattamente ricopiati dall’edizione di Norimberga.
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