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Latin
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Genre
Portraits
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Questa non è che una versione della edizione italiana pubblicata nell’anno precedente. Il frontespizio è figurato e
le tavole sono le stesse che nella prima edizione. L’opera è intitolata Felicissimo Othonis Cardin. Gelio. D.
Questa non è che una versione della edizione italiana pubblicata nell’anno precedente. Il frontespizio è figurato e
le tavole sono le stesse che nella prima edizione. L’opera è intitolata Felicissimo Othonis Cardin. Gelio. D.
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, Il primo foglio contiene il frontespizio figurato. Il secondo un avviso del tipografo al lettore. Il terzo, quarto e
quinto contengono i fasti Romanorum Imperatorum a Julio C. ad Carolum V. Indi seguono in 118 fogli tutte le
imagini colle vite di contro. Gli intagli di maniera grandiosa sono eseguiti in legno colle marche R. W. H. R.
Il primo foglio contiene il frontespizio figurato. Il secondo un avviso del tipografo al lettore. Il terzo, quarto e
quinto contengono i fasti Romanorum Imperatorum a Julio C. ad Carolum V. Indi seguono in 118 fogli tutte le
imagini colle vite di contro. Gli intagli di maniera grandiosa sono eseguiti in legno colle marche R. W. H. R.
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, Sono 25 ritratti intagliati in rame in altrettanti foglietti col frontespizio indicato. Freschissime esemplare.
Sono 25 ritratti intagliati in rame in altrettanti foglietti col frontespizio indicato. Freschissime esemplare.
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— Accedunt imagines et elogia virorum illustrium ex Bibliotheca Fulvii Ursini, 1570. V.
Ursini.
Non possiamo con certezza attribuire queste 25 tavole, compresovi il frontespizio, né a Fulvio Ursino, né ad
Agostino Veneziano per quello che sia dell’intaglio, sebbene la cartella del frontespizio sia di quel tempo e di
quel carattere non meno che le incisioni. A questo va unito.
Illustrium virornm ut extant in Urbe expressi vultus, Roma 1569 cum privil. sum. Pont. formis Ant. Laffreri.
Questa è la vera e bellissima prima edizione delle 52 teste intagliate da Agostino Veneziano, precedute da un
frontespizio figurato, e dalla lettera di Achille Stazio al Card. Perenotto, e da un avviso dello stesso al lettore.
Comincia la collezione da un busto incognito e termina con quello di Giano, numerata progressivamente.
Nitidissimo e magnifico esemplare di prima freschezza. Trovasi a questo unito.
Imagines et elogia virorum illustrium et eruditorum ex antiq. lapidib. et numismatib. espressa cum annotatione
ex Bibliotheca Fulvii Ursini 1750, Romae Ant. Laffreri formis. Se 366 gue un carme di Lorenzo Gambara al
Vescoro di Pola, poi la prefazione, indi l’elenco delle divisioni. Le tavole sono 74 parte di erme in legno, parte di
busti, erme, medaglie e iscrizioni in rame: sono precedute dalla pag. I che comprende il frontespizio, sino alla III,
in cui incominciano le imagini essendo le due ultime bianche, intorno alla seconda delle quali si legge: Venetiis
1570 in aedibus Pietri Dehuchino Galli.
Non possiamo con certezza attribuire queste 25 tavole, compresovi il frontespizio, né a Fulvio Ursino, né ad
Agostino Veneziano per quello che sia dell’intaglio, sebbene la cartella del frontespizio sia di quel tempo e di
quel carattere non meno che le incisioni. A questo va unito.
Illustrium virornm ut extant in Urbe expressi vultus, Roma 1569 cum privil. sum. Pont. formis Ant. Laffreri.
Questa è la vera e bellissima prima edizione delle 52 teste intagliate da Agostino Veneziano, precedute da un
frontespizio figurato, e dalla lettera di Achille Stazio al Card. Perenotto, e da un avviso dello stesso al lettore.
Comincia la collezione da un busto incognito e termina con quello di Giano, numerata progressivamente.
Nitidissimo e magnifico esemplare di prima freschezza. Trovasi a questo unito.
Imagines et elogia virorum illustrium et eruditorum ex antiq. lapidib. et numismatib. espressa cum annotatione
ex Bibliotheca Fulvii Ursini 1750, Romae Ant. Laffreri formis. Se 366 gue un carme di Lorenzo Gambara al
Vescoro di Pola, poi la prefazione, indi l’elenco delle divisioni. Le tavole sono 74 parte di erme in legno, parte di
busti, erme, medaglie e iscrizioni in rame: sono precedute dalla pag. I che comprende il frontespizio, sino alla III,
in cui incominciano le imagini essendo le due ultime bianche, intorno alla seconda delle quali si legge: Venetiis
1570 in aedibus Pietri Dehuchino Galli.
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, Le aggiunte trovansi in un seguito di imagini ed illustrazioni dopo Antonio di Borbone e in un’appendice al fine.
Le aggiunte trovansi in un seguito di imagini ed illustrazioni dopo Antonio di Borbone e in un’appendice al fine.
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, Le 80 tavole sono tutte intagliate in rame d’incontro al testo relativo. Le medaglie sono inquadrate in mezzo a
cartelline e ornamenti di non cattivo stile. Avvi un frontispizio fìgurato
Le 80 tavole sono tutte intagliate in rame d’incontro al testo relativo. Le medaglie sono inquadrate in mezzo a
cartelline e ornamenti di non cattivo stile. Avvi un frontispizio fìgurato
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Bellissimo esemplare ove i ritratti di prima freschezza rendono una ragione precisa del merito di
quest’intagliatore e de’ suoi figli ed allievi, che lavorarono in questa bella ed ampia raccolta.
Bellissimo esemplare ove i ritratti di prima freschezza rendono una ragione precisa del merito di
quest’intagliatore e de’ suoi figli ed allievi, che lavorarono in questa bella ed ampia raccolta.
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337
, calcografo et editore Dom.
Custode, Aug. Vindel. In questo è qualche varietà dal seguente esemplare, come suol osservarsi in quasi tutti i volumi di ritratti, non
marcati con numero progressivo. L’uno contiene 69 e l’altro 70 tavole di fresca e bella impressione.
In questo è qualche varietà dal seguente esemplare, come suol osservarsi in quasi tutti i volumi di ritratti, non
marcati con numero progressivo. L’uno contiene 69 e l’altro 70 tavole di fresca e bella impressione.
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, Sono 126 ritratti la più parte intagliati da Luca e da Volfango Kilian con molta nitidezza di bulino: oltre i quali è
il frontespizio e lo stemma intagliato, senza testo.
Sono 126 ritratti la più parte intagliati da Luca e da Volfango Kilian con molta nitidezza di bulino: oltre i quali è
il frontespizio e lo stemma intagliato, senza testo.
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, Con tavole 137 intagliate in rame
Con tavole 137 intagliate in rame
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, Con bel frontespizio intagliato da Corn. Gallé sul disegno di Rubens: sono 160 tavole di ritratti in legno
lumeggiati in due tinte assai ben eseguiti e fra le opere di Uberto Golzio da tenersi in maggior pregio d’ogni
altra
Con bel frontespizio intagliato da Corn. Gallé sul disegno di Rubens: sono 160 tavole di ritratti in legno
lumeggiati in due tinte assai ben eseguiti e fra le opere di Uberto Golzio da tenersi in maggior pregio d’ogni
altra
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, Edizione seconda italiana, la prima però della versione di Ottaviano Sada. Tutte le traduzioni del Sada e le
numerose edizioni che ne furono fatte sono da tenersi in poco conto, poiché le medaglie intagliate in legno fra il
testo sono di cattiva esecuzione e non rendono alcun’idea de’ monumenti. Il p. Scotti aggiunse un duodecimo
libro, che manca nell’opera dell’Agostini. Almeno sei edizioni comparvero consimili alle 3 che noi possediamo
di questa versione.
Edizione seconda italiana, la prima però della versione di Ottaviano Sada. Tutte le traduzioni del Sada e le
numerose edizioni che ne furono fatte sono da tenersi in poco conto, poiché le medaglie intagliate in legno fra il
testo sono di cattiva esecuzione e non rendono alcun’idea de’ monumenti. Il p. Scotti aggiunse un duodecimo
libro, che manca nell’opera dell’Agostini. Almeno sei edizioni comparvero consimili alle 3 che noi possediamo
di questa versione.
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, Questa collezione di ritratti ne racchiude molti che non 347 sono senza merito e in specie quelli di Giuseppe
Testano intagliatore genovese, di Stefano Picart, e di Alberto Cloavet.
Questa collezione di ritratti ne racchiude molti che non 347 sono senza merito e in specie quelli di Giuseppe
Testano intagliatore genovese, di Stefano Picart, e di Alberto Cloavet.
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Questo Gaspare Padov. è quello che altrimenti si denomina anche Gaspar ab avibus o Gasparo delle Oselle. Poco
si sa di lui, se non che era nativo di Cittadella nel Padovano, trovandosi in una sua stampa delta flagellazione
Gaspar ab avibus Cittadellensis fecit. Cinquantadue tavole compongono questa opera di bello intaglio, ove i
ritratti in piedi dei personaggi hanno contorni figurati.
Questo Gaspare Padov. è quello che altrimenti si denomina anche Gaspar ab avibus o Gasparo delle Oselle. Poco
si sa di lui, se non che era nativo di Cittadella nel Padovano, trovandosi in una sua stampa delta flagellazione
Gaspar ab avibus Cittadellensis fecit. Cinquantadue tavole compongono questa opera di bello intaglio, ove i
ritratti in piedi dei personaggi hanno contorni figurati.
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, Contiene settantacinque carte delle quali una serve al frontespizio, un’altra a un singolare avviso ai lettori: e
settantatré ritratti che sembrano disegnati in caricatura con pochi cenni intagliati sotto i medesimi, relativi
all’indole dei personaggi: senza anno, luogo e fiore di stampatore. Presumesi nel 1680, Venezia.
Contiene settantacinque carte delle quali una serve al frontespizio, un’altra a un singolare avviso ai lettori: e
settantatré ritratti che sembrano disegnati in caricatura con pochi cenni intagliati sotto i medesimi, relativi
all’indole dei personaggi: senza anno, luogo e fiore di stampatore. Presumesi nel 1680, Venezia.
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Lodevole è la scelta fatta da questo dottissimo antiquario, poiché, eliminando da questa serie gli uomini chiari
per la cecità della fortuna e del caso e quelli famosi per l’impeto della violenza militare, volle riunire soltanto nel
vero santuario dell’antica letteratura quelli che erano chiari per l’ingegno. Poco avvi di nuovo in quest’opera che
non si incontri nelle precedenti di Fulvio Ursini, o di Leonardo Agostini: ma l’ordine e l’illustrazioni tengono
luogo del merito della novità: 92 sono le tavole qui illustrate.
Lodevole è la scelta fatta da questo dottissimo antiquario, poiché, eliminando da questa serie gli uomini chiari
per la cecità della fortuna e del caso e quelli famosi per l’impeto della violenza militare, volle riunire soltanto nel
vero santuario dell’antica letteratura quelli che erano chiari per l’ingegno. Poco avvi di nuovo in quest’opera che
non si incontri nelle precedenti di Fulvio Ursini, o di Leonardo Agostini: ma l’ordine e l’illustrazioni tengono
luogo del merito della novità: 92 sono le tavole qui illustrate.
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, Le tavole sono incise fra il testo.
Le tavole sono incise fra il testo.
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, Il frontespizio figurato fu intagliato da Adriano Schoonebeek. Le tavole dei dodici Cesari a cavallo sono quelle
inventate da Giovanni Stradano e intagliate da Crispino dal Passo, ma logore, alle quali è stato raschiato il nome
dell’incisore: an 84 nesse a queste sono altre 12 tavole delle medaglie imperiali e al fine una singolare tavola
della Roma resurgens dello stesso.
Il frontespizio figurato fu intagliato da Adriano Schoonebeek. Le tavole dei dodici Cesari a cavallo sono quelle
inventate da Giovanni Stradano e intagliate da Crispino dal Passo, ma logore, alle quali è stato raschiato il nome
dell’incisore: an 84 nesse a queste sono altre 12 tavole delle medaglie imperiali e al fine una singolare tavola
della Roma resurgens dello stesso.
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, Oltre le figure intagliate e stampate fra il testo, avvi al fine un’appendice di 11 fogli di tavole addizionali.
Oltre le figure intagliate e stampate fra il testo, avvi al fine un’appendice di 11 fogli di tavole addizionali.
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