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Biblioteca Apostolica Vaticana
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Genre
Early works to 1800
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Topic
France
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Con tredici tavole intagliate in rame da Rochtfort.
Con tredici tavole intagliate in rame da Rochtfort.
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, Opera classica e preziosa per l’immensa quantità dei monumenti in essa prodotti da questo celebre antiquario. Il
settimo volume comparve in qualità di supplemento, essendo già morto l’autore e fu estratto da’ suoi manoscritti
da M. de Bombarde, in fronte al quale fu messo il ritratto dell’autore e l’elogio storico del medesimo. Questa
grand’opera contiene 800 tavole incise, senza contare l’immenso numero delle vignette. Leggesi sul magnifico
nostro esemplare questa notizia singolare, la quale convince di una verità assai trita, cioè che l’invidia morde col
suo veleno sempre gli uomini i più grandi. M. B. C. de Caylus avoit fait placer a st. Germain le Auxerrois pour
lui servir de mausolie une belle urne antique de porphire, sur la quelle est une lampe. Une plaque de bronze, qui
est au dessus, porte un epitaphe fort modeste. M. Diderot qui n’ aimait pas cet autheur a fait contre lui cette
satire:
Cy git sous cette cruche etrusque
Un antiquaire rude et brusque
Opera classica e preziosa per l’immensa quantità dei monumenti in essa prodotti da questo celebre antiquario. Il
settimo volume comparve in qualità di supplemento, essendo già morto l’autore e fu estratto da’ suoi manoscritti
da M. de Bombarde, in fronte al quale fu messo il ritratto dell’autore e l’elogio storico del medesimo. Questa
grand’opera contiene 800 tavole incise, senza contare l’immenso numero delle vignette. Leggesi sul magnifico
nostro esemplare questa notizia singolare, la quale convince di una verità assai trita, cioè che l’invidia morde col
suo veleno sempre gli uomini i più grandi. M. B. C. de Caylus avoit fait placer a st. Germain le Auxerrois pour
lui servir de mausolie une belle urne antique de porphire, sur la quelle est une lampe. Une plaque de bronze, qui
est au dessus, porte un epitaphe fort modeste. M. Diderot qui n’ aimait pas cet autheur a fait contre lui cette
satire:
Cy git sous cette cruche etrusque
Un antiquaire rude et brusque
Show More.
, Può questo libro piuttosto ritenersi fra gli emblemi, che fra le opere di numismatica. In quell’epoca tutto veniva
contrassegnato colle dévises e il genio e lo studio sopratutto di de Bie, vi contribuì, o seppe meglio d’ogni altro
adattarsi al gusto dell’età sua. 132 tavole sono nel primo volume; ma nel volume delle Famiglie Francesi
illustrate le figure sono inserite fra il testo.
Può questo libro piuttosto ritenersi fra gli emblemi, che fra le opere di numismatica. In quell’epoca tutto veniva
contrassegnato colle dévises e il genio e lo studio sopratutto di de Bie, vi contribuì, o seppe meglio d’ogni altro
adattarsi al gusto dell’età sua. 132 tavole sono nel primo volume; ma nel volume delle Famiglie Francesi
illustrate le figure sono inserite fra il testo.
Show More 47
p. 47
, Quest’opera fu riunita e pubblicata da Basan, essendo rimasta imperfetta presso l’autore, che aveva fatto tirare
qualche esemplare soltanto delle tavole senza numeri e senza illustrazioni. Il pregio massimo è di possederla in
quello stato di prima imperfezione. Ma siccome ne furono tirati pochissimi esemplari, le tavole sono
freschissime, anche in questa di Basan, alle quali vennero aggiunti i numeri e un cenno relativo a ciascun
soggetto sulle stesse tavole intagliato.
Quest’opera fu riunita e pubblicata da Basan, essendo rimasta imperfetta presso l’autore, che aveva fatto tirare
qualche esemplare soltanto delle tavole senza numeri e senza illustrazioni. Il pregio massimo è di possederla in
quello stato di prima imperfezione. Ma siccome ne furono tirati pochissimi esemplari, le tavole sono
freschissime, anche in questa di Basan, alle quali vennero aggiunti i numeri e un cenno relativo a ciascun
soggetto sulle stesse tavole intagliato.
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, Con molti medaglioni e carte militari, collocate fra il testo. M. 51.
Con molti medaglioni e carte militari, collocate fra il testo. M. 51.
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, Non dobbiam dubitare in assegnare a quest’opera un primato sulle altre di questo genere non tanto per
l’esecuzione, quanto per la dottrina, poiché concorse a determinarlo il consenso universale. Le tavole sono
intagliate con gusto infinito, quantunque alcuno riconosca troppo evidente lo stile di Bouchardon che le disegnò,
piuttosto che lo stile dell’an 70tichità. Ma rendere le piccole gemme in disegni, senza privarle di quella
originalità che le rende sì pregievoli, è tanto difficile, che a convincersene basta il percorrere una biblioteca
d’autori di litografia e si arriva quasi a giudicarlo impossibile. Comincia l’opera col trattato delle pietre incise,
indi viensi alla parte più importante e più nuova, cioè alla storia degli incisori in pietre dure di cui eravamo
digiuni e che pur anche ci lascia molto desiderio di veder ampliata. Proseguesi con un trattato sulle meccaniche
di quest’arte e sulla natura dei materiali, delle contraffazioni, degl’impronti etc. Passa l’autore a darci una
preziosa Biblioteca Dattiliografica ove sono esaminate le opere che fino a quel giorno avevano veduta la luce e
finisce il volume primo con la tavola degli autori.
Il secondo volume comincia con una prefazione storica sulle pietre incise del Gabinetto Reale, poi vengono 132
gemme istoriate colla rispettiva illustrazione ad ogni pagina e in fine 125 teste, le quali non hanno il corredo
d’alcuna illustrazione, fuorché un semplice elenco. Esemplare intonso di prima freschezza.
Non dobbiam dubitare in assegnare a quest’opera un primato sulle altre di questo genere non tanto per
l’esecuzione, quanto per la dottrina, poiché concorse a determinarlo il consenso universale. Le tavole sono
intagliate con gusto infinito, quantunque alcuno riconosca troppo evidente lo stile di Bouchardon che le disegnò,
piuttosto che lo stile dell’an 70tichità. Ma rendere le piccole gemme in disegni, senza privarle di quella
originalità che le rende sì pregievoli, è tanto difficile, che a convincersene basta il percorrere una biblioteca
d’autori di litografia e si arriva quasi a giudicarlo impossibile. Comincia l’opera col trattato delle pietre incise,
indi viensi alla parte più importante e più nuova, cioè alla storia degli incisori in pietre dure di cui eravamo
digiuni e che pur anche ci lascia molto desiderio di veder ampliata. Proseguesi con un trattato sulle meccaniche
di quest’arte e sulla natura dei materiali, delle contraffazioni, degl’impronti etc. Passa l’autore a darci una
preziosa Biblioteca Dattiliografica ove sono esaminate le opere che fino a quel giorno avevano veduta la luce e
finisce il volume primo con la tavola degli autori.
Il secondo volume comincia con una prefazione storica sulle pietre incise del Gabinetto Reale, poi vengono 132
gemme istoriate colla rispettiva illustrazione ad ogni pagina e in fine 125 teste, le quali non hanno il corredo
d’alcuna illustrazione, fuorché un semplice elenco. Esemplare intonso di prima freschezza.
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,Quest’edizione in quarto comparve contemporanea nello 71 stesso anno che quella in foglio ed è eseguita
con grandissima accuratezza dagl’incisori. Le Clerc vi contribuì per gran parte e gli autori delle spiegazioni
furono Charpentier, Tallemant, Racine, Boileau, Despreaux ec.
Fu soppressa la prefazione che si trovava già stampata e in qualche esemplare difficilmente può riscontrarsi
ancora, il che rende il libro più ricercato dai curiosi di rarità.
Quest’edizione in quarto comparve contemporanea nello 71 stesso anno che quella in foglio ed è eseguita
con grandissima accuratezza dagl’incisori. Le Clerc vi contribuì per gran parte e gli autori delle spiegazioni
furono Charpentier, Tallemant, Racine, Boileau, Despreaux ec.
Fu soppressa la prefazione che si trovava già stampata e in qualche esemplare difficilmente può riscontrarsi
ancora, il che rende il libro più ricercato dai curiosi di rarità.
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Vi sono 45 tavole oltre i due frontespizj e il ritratto dell’autore. L’importanza maggiore di questo libro deriva
dall’essere il testimonio più autentico dell’insigne abilità del Cavino contraffattore di conj antichi (detto il
Padovanino) essendo riportate e descritte le medaglie più celebri da lui imitate. Le qui citate e le altre preziosità
di quel Gabinetto di S. Genuefa, ora trovansi al Gabinetto Reale di Francia.
Vi sono 45 tavole oltre i due frontespizj e il ritratto dell’autore. L’importanza maggiore di questo libro deriva
dall’essere il testimonio più autentico dell’insigne abilità del Cavino contraffattore di conj antichi (detto il
Padovanino) essendo riportate e descritte le medaglie più celebri da lui imitate. Le qui citate e le altre preziosità
di quel Gabinetto di S. Genuefa, ora trovansi al Gabinetto Reale di Francia.
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, Sono queste 31 dissertazioni intorno a varj soggetti d’antichità e numismatica, corredate di gran numero di tavole
collocate ai rispettivi luoghi voluti dal testo e nelle esposizioni vi si incontra molta critica e dottrina.
Sono queste 31 dissertazioni intorno a varj soggetti d’antichità e numismatica, corredate di gran numero di tavole
collocate ai rispettivi luoghi voluti dal testo e nelle esposizioni vi si incontra molta critica e dottrina.
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