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94. BULENGERI Caes., De pictura, plastice, statuaria, lib. duo, Lugduni 1627, in 12; aggiunto: De Ludis privatis ac domesticis veterum lib. unicus De Conviviis, lib. IV, eodem loco et anno.
Della pittura è trattato secondo gli antichi e nulla si dice intorno gli artisti moderni. Relativi all’encausto sonovi alcuni capitoli interessanti scritti in un’epoca molto anteriore a quelle de’ moderni scrittori.
Della pittura è trattato secondo gli antichi e nulla si dice intorno gli artisti moderni. Relativi all’encausto sonovi alcuni capitoli interessanti scritti in un’epoca molto anteriore a quelle de’ moderni scrittori.
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97. CANEPARII Petri Marire, De atramentis cuiuscumque generis, Roterdami 1718, in 4.
In quest’opera di 500 pagine la materia è pienamente e dottamente esaurita.
In quest’opera di 500 pagine la materia è pienamente e dottamente esaurita.
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147. JUNII Francisci, De pictura veterum lib. 3, Amstelodami 1637, in 8.
In questa prima edizione non sono gli elenchi ragionati degli artefici antichi, come trovansi nell’edizione in foglio.
In questa prima edizione non sono gli elenchi ragionati degli artefici antichi, come trovansi nell’edizione in foglio.
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203. SANDRART Joachimi etc., Academia nobilissimae artis pictoriae, Norimbergae 1683, in fogl. fig.
Questa è una versione latina dell’opera originale tedesca che in due volumi comparve nel 1675-79, abbracciando altresì l’architettura e la scultura. È maggiormente utile per le arti che si coltivarono fuori d’Italia ed è seguita con gran lusso di tavole e di ritratti intagliati in rame. La vita e le memorie intorno all’autore sono in un’aggiunta di 16 pagine dopo gli indici in fine al volume. Compreso il ritratto, il frontispizio e le piccole e grandi tavole, sono queste 64.
Questa è una versione latina dell’opera originale tedesca che in due volumi comparve nel 1675-79, abbracciando altresì l’architettura e la scultura. È maggiormente utile per le arti che si coltivarono fuori d’Italia ed è seguita con gran lusso di tavole e di ritratti intagliati in rame. La vita e le memorie intorno all’autore sono in un’aggiunta di 16 pagine dopo gli indici in fine al volume. Compreso il ritratto, il frontispizio e le piccole e grandi tavole, sono queste 64.
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208. SCHEFFERI Joannis, Graphice, idest de arte pingendi. Liber singularis, Norimbergae 1699, in 12.
Non tratta l’autore questa materia secondo le pratiche dell’arte moderna, ma riferisce e commenta gli autori che hanno trattato della pittura presso gli antichi.
Non tratta l’autore questa materia secondo le pratiche dell’arte moderna, ma riferisce e commenta gli autori che hanno trattato della pittura presso gli antichi.
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277. GAURICI POMPONII napoletani, De sculptura ad divum Herculem Ferrariae principem, Flor. VIII cal. Jan. 1504, in 8. La lettera di M. Antonio Placido a Lorenzo Strozza che leggesi a principio ci avvisa che questa è òa prima edizione del prezioso libretto. Esemplare intonso.
278. GAURICI POMPONII napoletani, De sculptura, Norimbergae ec., apud Jo. Petreium, 1542, in 4. Magnifica edizione, esemplare del Thuano.
279. GAURICI POMPONII napoletani, De sculptura liber. Demontiosii Lud. De veterum sculptura, Gorlaei Abr. Dactyliotheca, Antuerpiae 1609, in 4, con frontispizio figurato.
Non bisogna cercare in questo autore le teorie dell’arte di cui promette il titolo, ma bisogna soffrire che si parli di fisionomia e di tutt’altro, contentandosi di poche e rare notizie sfigurate di qualche artefice in un tempo che di 50 anni precedeva il Vasari.
Non bisogna cercare in questo autore le teorie dell’arte di cui promette il titolo, ma bisogna soffrire che si parli di fisionomia e di tutt’altro, contentandosi di poche e rare notizie sfigurate di qualche artefice in un tempo che di 50 anni precedeva il Vasari.
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286. SANDRART Joachim, Sculpturae veteris admiranda, sive delineatio vera perfectissimarum eminentissimarumque statuarum una cum artis huius nobilissimae theoria, Norimbergae 1680, in fol. fig.
Splendida edizione d’una delle più insigni opere di Sandrart in settanta e una tavola ricca e infedelissima esecuzione, le quali non hanno il menomo carattere de’ monumenti in esse prodotti, intagliate da vari autori e più di tutti da Ricard Collin, C. G. Amling e dall’autore dell’opera.
Splendida edizione d’una delle più insigni opere di Sandrart in settanta e una tavola ricca e infedelissima esecuzione, le quali non hanno il menomo carattere de’ monumenti in esse prodotti, intagliate da vari autori e più di tutti da Ricard Collin, C. G. Amling e dall’autore dell’opera.
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295. BIDLOO Godefridi, Anatomia humani corporis, centum quinque tabulis G. de Lairesse ad vivum delineatis demonstrata, Amstelodamii 1685, in fol.
La bellezza delle tavole tanto commendate di quest’opera consiste non già nel disegno, ma nel solo meccanismo
La bellezza delle tavole tanto commendate di quest’opera consiste non già nel disegno, ma nel solo meccanismo
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