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3377. CIGNANI Caroli bononiensis, Monochromata aere expressa ab Jo. Mich. Liotard genevensi, Venetiis, ap. Jo. B. Pasquali, 1743, in fol. max.
Sono sette grandi tavole, alle quali va aggiunto il ritratto dell’autore.
Sono sette grandi tavole, alle quali va aggiunto il ritratto dell’autore.
Show More CROZAT, Gabinetto. Vedi Recueil.
3408. MASSI Pasquale, Indicazione antiquaria del Museo Pontificio Pio-Clementino, Roma 1792, italiano e francese, in 8.
3417. MUSEUM Florentinum exhibens insigniora vetustatis monumenta quae Florentiae sunt Jo. Gastoni Etruriae Magno Duci dedicatum, Florentiae 1731, fig., vol. 10. Il nostro esemplare è distribuito come segue: — Gemmae antiquae ex thesauro mediceo et privatorum Dactyliothecis Florentiae exhibens tab. 200 etc. cum observationibus Fr. Gori, vol. 2, 1732.Statuae antiquae Deorum, et virorum illustrium centum aeneis tab. incisae cum observationibus Fr. Gori, 1734 vol. l.Antiqua numismata praestantiora maximi moduli cum observationibus Fr. Gori, vol. 3 f., 1740.
Il volume delle tavole ne contiene 115
Il volume delle tavole ne contiene 115
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Serie di ritratti degli eccellenti pitturi dipinti di propria mano che esistono nella Galleria di Firenze colle vite in compendio descritte da Fr. Moücke, Firenze 1754, vol. 4.
Tutti i bibliografi hanno scritto sul merito di questa grand’opera ed in ispecie sopra i sei primi volumi colle preziose illustrazioni del Gori. La collezione dei ritratti in numero di 220 è eseguita quanto meglio il potevasi in opera sì vasta e può ritenersi fra le migliori. Furono stampati dal Pazzi in Firenze altri due volumi di ritratti, senza testo, che servono a completamento ulteriore di quest’opera.
Tutti i bibliografi hanno scritto sul merito di questa grand’opera ed in ispecie sopra i sei primi volumi colle preziose illustrazioni del Gori. La collezione dei ritratti in numero di 220 è eseguita quanto meglio il potevasi in opera sì vasta e può ritenersi fra le migliori. Furono stampati dal Pazzi in Firenze altri due volumi di ritratti, senza testo, che servono a completamento ulteriore di quest’opera.
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3494. CICOGNARA, Schleghel, Mustoxidi, Dandolo, Ciampi , Collezione d’opuscoli intorno ai cavalli di S. Marco: sono otto dissertazioni, In Venezia e in Firenze, in Padova e in Varsavia, M. 79.
Nel 1815, mentre furono rimessi all’antica loro sede i quattro cavalli reduci da Parigi, noi pubblicammo una breve memoria che dai due dotti Schlegel e Mustoxidi fu attaccata con forza, volendosi da loro impugnare che potessero essere opera romana e volendo divinizzarli come esimio lavoro della Grecia. Un giovinetto, discendente da quell’Enrico Dandolo che conquistò Costantinopoli e mandò i cavalli a Venezia, credette di esporre le sue opinioni in opposizione dei due letterati suddetti e dal secondo fu non solo confutato, ma crudel 156 mente deriso; non tacque il giovine patrizio e si stamparono varj scritti. Noi crediamo di avere a tutto risposto in una nota del 3 tomo della Storia della Scultura, la quale in ottavo riprodotta di trova qui unita. E il sig. Ciampi da Varsavia aggiunse anche la sua alle nostre opinioni.
Nel 1815, mentre furono rimessi all’antica loro sede i quattro cavalli reduci da Parigi, noi pubblicammo una breve memoria che dai due dotti Schlegel e Mustoxidi fu attaccata con forza, volendosi da loro impugnare che potessero essere opera romana e volendo divinizzarli come esimio lavoro della Grecia. Un giovinetto, discendente da quell’Enrico Dandolo che conquistò Costantinopoli e mandò i cavalli a Venezia, credette di esporre le sue opinioni in opposizione dei due letterati suddetti e dal secondo fu non solo confutato, ma crudel 156 mente deriso; non tacque il giovine patrizio e si stamparono varj scritti. Noi crediamo di avere a tutto risposto in una nota del 3 tomo della Storia della Scultura, la quale in ottavo riprodotta di trova qui unita. E il sig. Ciampi da Varsavia aggiunse anche la sua alle nostre opinioni.
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3559. TOMASSIN Simon graveur du roi, Recueil des figures, groupes, thermes, fontains, vases, statues, et autres ornaments, qui se voient au présent gravées d’aprés les originaux, vol. 4, en 4 p., 1695 Amsterdam, tab. 218.
Legati in un solo tomo. Libro che ha un’apparenza di accuratezza; ma che è di cattiva ed infedele esecuzione.
Legati in un solo tomo. Libro che ha un’apparenza di accuratezza; ma che è di cattiva ed infedele esecuzione.
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3579. De ANGELIS Pauli, Basilicae Sanctae Mariae Majoris descriptio, et delineatio, libri XII, Romae, ex tipographia Bartholomaei Zanetti, 1621, in fol., fig.
Il frontespizio è figurato, e 39 tavole grandi servono ad il 168 lustrazioni della basilica accompagnate da interpretazioni, iscrizioni, osservazioni storiche, e critiche. Opera di pregio. Edizione diligentemente, e nobilmente eseguita.
Il frontespizio è figurato, e 39 tavole grandi servono ad il 168 lustrazioni della basilica accompagnate da interpretazioni, iscrizioni, osservazioni storiche, e critiche. Opera di pregio. Edizione diligentemente, e nobilmente eseguita.
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3603. BELLORII Giovan Pietro, Colonna Trajana eretta dal senato e popolo romano all’imperatore Trajano Augusto nel suo foro di Roma, scolpita con l’istorie della guerra dacica, la prima, e la seconda spedizione e vittoria contro il re Decebalo nuovamente disegnata, ed intagliata da Pietro Santi Bartoli, colla esposizione latina di Alfonso Ciaccone, compendiata nella volgare lingua sotto ciascuna immagine, accresciuta di medaglie, iscrizioni, e trofei da Giovan Pietro Bellori, prima edizione, Roma, in fol.
Comincia il volume col frontespizio senz’anno, e col solo nome di Giovan Giacomo de’Rossi che lo diede in luce; segue la dedica al re di Francia Luigi XIV, cui fu offerta l’opera dall’editore; succede la gran tavola della colonna intera con suo spaccato, longitudine, e quattro tavole colle fronti della base, e le piante del piedistallo, ingresso, sommità, e piede della colonna. Dopo ciò vengono le 119 tavole di bellissimo intaglio. L’istoria del Ciacconio, estratta dalle sculture della colonna segue in quattordici pagine di testo stampato, e finisce coll’indice delle materie. Esemplare di antiche e freschissime prove.
Comincia il volume col frontespizio senz’anno, e col solo nome di Giovan Giacomo de’Rossi che lo diede in luce; segue la dedica al re di Francia Luigi XIV, cui fu offerta l’opera dall’editore; succede la gran tavola della colonna intera con suo spaccato, longitudine, e quattro tavole colle fronti della base, e le piante del piedistallo, ingresso, sommità, e piede della colonna. Dopo ciò vengono le 119 tavole di bellissimo intaglio. L’istoria del Ciacconio, estratta dalle sculture della colonna segue in quattordici pagine di testo stampato, e finisce coll’indice delle materie. Esemplare di antiche e freschissime prove.
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3618. BIANCHINI monsignor Francesco, Del palazzo de’ Cesari, opera postuma, Verona 1738, in fol., fig.
Sonovi 20 ampie tavole intagliate in rame. che illustrano questa grandiosa opera, ma tutta la parte congetturale è di tal natura da non conciliarsi facilmente con quello che ci rimane d’antichi edifici, e non agevole a giustificarsi con buona critica.
Sonovi 20 ampie tavole intagliate in rame. che illustrano questa grandiosa opera, ma tutta la parte congetturale è di tal natura da non conciliarsi facilmente con quello che ci rimane d’antichi edifici, e non agevole a giustificarsi con buona critica.
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3642. CANCELLIERI, Storia de’ solenni possessi de’ sommi Pontefici detti antichi processi, o processioni, dopo la loro incoronazione della basilica Vaticana alla Lateranense, Roma 1802, in 4.
Grande opera ripiena di memorie, ed annotazioni eruditissime, come lo sono tutti i libri di quell’infaticabile letterato.
Grande opera ripiena di memorie, ed annotazioni eruditissime, come lo sono tutti i libri di quell’infaticabile letterato.
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3681. CONTINI Francesco, Pianta della villa Tiburtina di Adriano Cesare, già da Pirro Ligorio disegnata, e descritta, riveduta, e pubblicata, Roma 1761, in fol., fig.
3709. FABRETTI Raphaelis, Jasithei ad Grunnovium apologema in ejusque Titilivitia, sive somnia de Tito Livio, animadversiones, Neapoli 1686, in 4, M. 94.
Due foglietti di minuta stampa precedono questo libro, ed istruiscono il lettore che si tratta d’una controversia vivace, e scherzosa, anzi pungente in cui il Fabretti autore di quest’apologema attacca il Gronovio per avere egli con censura plebea ed incivile (stampata in Leida nel 1684) attaccato l’opera de aquis et acquaeductibus intitolandola Responsio ad cavillationes Raph. Fabretti. Per ciò l’autore si crede in diritto di clamorosa vendetta e cominciò dall’ingiurioso scherzo mutando il nome Gronovio in Grunnovio per alludere al grugnire del porco. Questi due foglietti aggiunti sono estesi da fra Biagio Magno filosofo e matematico della R. di Svezia, Napoli per Novello de Bonis 1686. L’apologema si estende a 150 pagine compresavi la tavola delle materie, ed è interessantissimo libro.
Due foglietti di minuta stampa precedono questo libro, ed istruiscono il lettore che si tratta d’una controversia vivace, e scherzosa, anzi pungente in cui il Fabretti autore di quest’apologema attacca il Gronovio per avere egli con censura plebea ed incivile (stampata in Leida nel 1684) attaccato l’opera de aquis et acquaeductibus intitolandola Responsio ad cavillationes Raph. Fabretti. Per ciò l’autore si crede in diritto di clamorosa vendetta e cominciò dall’ingiurioso scherzo mutando il nome Gronovio in Grunnovio per alludere al grugnire del porco. Questi due foglietti aggiunti sono estesi da fra Biagio Magno filosofo e matematico della R. di Svezia, Napoli per Novello de Bonis 1686. L’apologema si estende a 150 pagine compresavi la tavola delle materie, ed è interessantissimo libro.
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3731. FONTANA Carlo cav. architetto, Il tempio Vaticano, e sua origine, descritto. Opera divisa in sette libri, colla versione latina a fronte del testo, di Giovan Giuseppe Bonnerüe de S. Romain, Roma 1694, in fol., fig.
Questa grande, e magnifica opera divisa con bella ordinanza, e ricca di numerose, e grandi tavole di bel disegno, e nitido intaglio, per opera di Alessandro Specchi che incideva assai bene le cose di questo genere, è la più completa che abbiasi intorno la storia, e la costruzione di questo sommo 193 edificio. L’edizione non poteva essere più nobile, ed accurata.
Questa grande, e magnifica opera divisa con bella ordinanza, e ricca di numerose, e grandi tavole di bel disegno, e nitido intaglio, per opera di Alessandro Specchi che incideva assai bene le cose di questo genere, è la più completa che abbiasi intorno la storia, e la costruzione di questo sommo 193 edificio. L’edizione non poteva essere più nobile, ed accurata.
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3749. GIOVANARDI Buferli Giuseppe, La regalia dei tesori ne’ dominj pontificj, Roma 1778, in 4, M. 4.
3763. LIGORIO M. Pyrro, Pianta della villa Tiburtina di Adriano Cesare, italiano e latino, Roma 1751, fig., M. 82.
Con due tavole in rame.
Con due tavole in rame.
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3779. MARLIANI B., Le antiquità di Roma, tradotte in lingua volgare per Hercole Barbarasa, Roma, per Antonio Blado, 1548, in 8.
Elegantissima edizione di quest’opera preziosa.
Elegantissima edizione di quest’opera preziosa.
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3792. MEYER Cornelio ingegnere olandese, L’arte di restituire a Roma la tralasciata navigazione del Tevere, divisa in tre parti, Roma 1685.
Con nuovi ritrovamenti di varie meccaniche divise in due parti. Roma 1696, in fol., fig., seconda edizione.
Con nuovi ritrovamenti di varie meccaniche divise in due parti. Roma 1696, in fol., fig., seconda edizione.
Show More 202
3799. MURATORI Lodovico Antonio, Dell’insigne tavola di bronzo spettante ai fanciulli e fanciulle alimentari di Trajano Augusto nell’Italia, dissotterrata nel territorio di Piacenza l’anno 1747, intera edizione, Firenze 1748, in 8.
Coll’iscrizione riportata in dieci gran tavole.
Coll’iscrizione riportata in dieci gran tavole.
Show More MUSEO. Tutti i Musei, Gallerie, e Collezioni di statue, stanno nella classe loro particolare.
3809. PALLADIO Andrea, Le antichità di Roma raccolte brevemente dagli autori antichi, e moderni, Venezia 1554, in 8. Aggiuntovi il sommario di tutte le leggi, e parti ottenute nel Senato Veneto in materia di beni inculti, Venezia, per Giovanni Grifio, 1558, in 8. La livella diottrica del dottor Geminiano Montanari, Venezia 1680, in 8. In fine il Trattato della sfera di Pietro Catena, in 8, Patavii, 1561, apud Gratiosum Perchacinum. 208
3825. PICCIONI Matteo, Bassi rilievi tolti dall’arco di Costantino, e dalle scale del Campidoglio. Tavole 20 originali all’acqua forte in fol. pubblicate in Roma da Giovan Giacomo de Rossi senz’anno.
3832. PIRANESI Giovan Battista, Il Campo Marzio dell’antica Roma, Roma 1761.
Opera insigne in 48 tavole, dove l’iconografia del Campo 211 Marzio composta da quattro gran fogli è pregievolissima. Il testo è latino, ed italiano. Opera dedicata al celebre Roberto Adams.
Opera insigne in 48 tavole, dove l’iconografia del Campo 211 Marzio composta da quattro gran fogli è pregievolissima. Il testo è latino, ed italiano. Opera dedicata al celebre Roberto Adams.
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