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3720. FICORONI Francesco, Osservazioni sopra l’antichità di Roma descritte nel Diario Italico di Montfaucon, Roma 1709, in 4, fig.
Questo è un opuscolo assai dotto e interessante, ma trattiensi sovra un numero troppo scarso di oggetti, mentre il Diario citato gli offriva una messe molto ampia.
Questo è un opuscolo assai dotto e interessante, ma trattiensi sovra un numero troppo scarso di oggetti, mentre il Diario citato gli offriva una messe molto ampia.
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3728. FONTANA Carlo cav. architetto, Discorso sopra l’antico monte Citatorio situato in Campo Marzio, Roma 1708, in fol., fig., seconda edizione. — Aggiuntovi: Anzio, e sue antichità dalla Porta di S. Giovanni ai Volsci in vicinanza del nuovo porto dello stesso, Roma 1710.
3798. MONTELATICI Domenico, Villa Borghese fuori di porta Pinciana cogli ornamenti che si osservano nel di lei palazzo, e le figure delle statue più singolari, Roma 1700, in 8.
Il libro è ben fatto, ma le molte tavole di cui è ripieno sono indegne degli occhi del pubblico.
Il libro è ben fatto, ma le molte tavole di cui è ripieno sono indegne degli occhi del pubblico.
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3843. POSTERLA Francesco, Istorico racconto, ossia perfetta relazione del quanto si è operato nel trasporto dell’antica colonna Antonina, e sua elevazione, Roma 1705, in 4, M. 40.
3848. RACCOLTA di varie antichità, e lucerne antiche intagliate la maggior parte da Pietro Santi Bartoli, Roma, in 4, senz’anno.
Sono tavole 31, dodici delle quali presentano diversi monumenti, diciassette sono di lucerne antiche di vario, e bizzarro genere: segue un medaglione di Flavia Elena Augusta, e termina con una tavola di doppia grandezza rappresentante le nozze Aldobrandine. È da osservarsi però che le belle lucerne pubblicate in quest’opera, le cui prove sono di prima freschezza, non sono punto comprese in quelle pubblicate dal Bellori.
Sono tavole 31, dodici delle quali presentano diversi monumenti, diciassette sono di lucerne antiche di vario, e bizzarro genere: segue un medaglione di Flavia Elena Augusta, e termina con una tavola di doppia grandezza rappresentante le nozze Aldobrandine. È da osservarsi però che le belle lucerne pubblicate in quest’opera, le cui prove sono di prima freschezza, non sono punto comprese in quelle pubblicate dal Bellori.
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3856. ROMA sacra antica, e moderna. Figurata, e divisa in tre parti, Roma, per Antonio de Rossi, 1700, in 8.
Questa è una buona antica guida tratta e composta dagli scrittori di antichità più accreditati.
Questa è una buona antica guida tratta e composta dagli scrittori di antichità più accreditati.
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3896. VACCA Flaminio, Memorie di varie antichità trovate in diversi luoghi dell’alma città di Roma nell’anno 1594, Roma 1704, in 4, M. 40.
Questo è uno de’ più preziosi opuscoli sulle antichità di Roma.
Questo è uno de’ più preziosi opuscoli sulle antichità di Roma.
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3921. ZOEGA Giorgio, I bassi rilievi antichi di Roma incisi da Tommaso Piroli, Roma 1708, in 4 grande.
Questi due volumi contengono i bassi rilievi della Villa Albani pubblicati nello stabilimento calcografico di Pietro Piranesi. Sono 115 tavole che presentano altrettanti monumenti con profonda dottrina illustrati, opera di già divenuta rara a trovarsi.
Questi due volumi contengono i bassi rilievi della Villa Albani pubblicati nello stabilimento calcografico di Pietro Piranesi. Sono 115 tavole che presentano altrettanti monumenti con profonda dottrina illustrati, opera di già divenuta rara a trovarsi.
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3993. CORONELLI, Singolarità di Venezia, e del suo dominio divise in più parti, vol. 3, in fol., contenenti i palazzi, le chiese, e la Brenta.
Quest’opera informemente, e infedelmente disegnata, e peggio intagliata con sempre vario, ed immenso numero di tavole, non può rendere la menoma idea della magnificenza di Venezia, servibile soltanto come repertorio pel nome dei luoghi, e delle cose.
Quest’opera informemente, e infedelmente disegnata, e peggio intagliata con sempre vario, ed immenso numero di tavole, non può rendere la menoma idea della magnificenza di Venezia, servibile soltanto come repertorio pel nome dei luoghi, e delle cose.
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4184. AVEROLDO Giulio Antonio, Le scelte pitture di Brescia, 1700, in 4, fig.
La singolarità di questo libro di oltre 300 pagine, veramente bizzarro, è di essere interamente stato scritto dal prin 268 cipio alla fine senza mai far uso della parola che. Ciò notato è però anche eccellente per le notizie
La singolarità di questo libro di oltre 300 pagine, veramente bizzarro, è di essere interamente stato scritto dal prin 268 cipio alla fine senza mai far uso della parola che. Ciò notato è però anche eccellente per le notizie
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