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Questo volume contiene le due piante di Roma antica, e moderna di Pirro Ligorjo: quella di Onofrio Panvinio; le
carte dell’Ippodromo di Costantinopoli; i circhi di Caracalla, e gli altri tutti di Onofrio Panvinio in numero di 8
tavole. La valle di Tempe di Abramo Ortelio, l’Isola Tiberina colle vestigia del Ponte Senatorio; gli archi di
trionfo; le pompe circensi, in numero di 6 tavole unite dall’opera di Onofrio Panvinio. In tutto 20 tavole, formanti
questa collezione.
Questo volume contiene le due piante di Roma antica, e moderna di Pirro Ligorjo: quella di Onofrio Panvinio; le
carte dell’Ippodromo di Costantinopoli; i circhi di Caracalla, e gli altri tutti di Onofrio Panvinio in numero di 8
tavole. La valle di Tempe di Abramo Ortelio, l’Isola Tiberina colle vestigia del Ponte Senatorio; gli archi di
trionfo; le pompe circensi, in numero di 6 tavole unite dall’opera di Onofrio Panvinio. In tutto 20 tavole, formanti
questa collezione.
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Legate in un solo volume, e intagliate con molto gusto a due per pagina.
Legate in un solo volume, e intagliate con molto gusto a due per pagina.
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, Nel 1760 il conte Carli fece stampare dallo Storti in Venezia questo primo volume che non fu poi mai pubblicato,
essendo rimasto come inedito assieme ad altre dissertazioni parimenti stampate, e non pubblicate. Quando poi
pubblicò la sua Storia delle antichità italiche fuse questo primo volume, se non tutto in parte almeno, in
quell’opera dottissima; e queste ed altre nozioni su tal proposito abbiamo del coltissimo di lui figlio il C.
Agostino vivente.
Nel 1760 il conte Carli fece stampare dallo Storti in Venezia questo primo volume che non fu poi mai pubblicato,
essendo rimasto come inedito assieme ad altre dissertazioni parimenti stampate, e non pubblicate. Quando poi
pubblicò la sua Storia delle antichità italiche fuse questo primo volume, se non tutto in parte almeno, in
quell’opera dottissima; e queste ed altre nozioni su tal proposito abbiamo del coltissimo di lui figlio il C.
Agostino vivente.
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Queste 24 tavole non sono degne della bellezza di Firenze, e del sommo gusto dei toscani nelle arti. Furono
eseguite da mediocrissimi intagliatori.
Queste 24 tavole non sono degne della bellezza di Firenze, e del sommo gusto dei toscani nelle arti. Furono
eseguite da mediocrissimi intagliatori.
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Cosa miserabile e inservibile
Cosa miserabile e inservibile
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In questa ristampa l’opera è intitolata dopo il frontespizio figurato con una dedica in una bella cartella istoriata al
C. Francesco Crescenzio. Filippo Gallé originariamente fu l’intagliatore delle 43 tavole, oltre le quali in
quest’esemplare sono due tavole dimostrative delle infermità del cavallo, segnata Domenego venetiano f.
intagliata con molto bel garbo.
In questa ristampa l’opera è intitolata dopo il frontespizio figurato con una dedica in una bella cartella istoriata al
C. Francesco Crescenzio. Filippo Gallé originariamente fu l’intagliatore delle 43 tavole, oltre le quali in
quest’esemplare sono due tavole dimostrative delle infermità del cavallo, segnata Domenego venetiano f.
intagliata con molto bel garbo.
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— Aggiuntevi: Trentadue tavole di vedute prospettiche, e teatrali intagliate da Domenico Custode, da Uriese, ed
altri.
— Più: Le sette scene d’una festa teatrale data in Firenze, disegnate da Alfonso Parigino, intagliate da Stefano
della Bella, ed altre 7 per le feste date in Toscana nel 1608 per le nozze del Principe, disegnate da Giul. Parigino
intagliate da Remigio Cantagallina.
, Questo mediocre artista non poteva imitare la maestria degli originali.
Questo mediocre artista non poteva imitare la maestria degli originali.
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