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288. ALBERTOLLI Giocondo, Corso elementare d’ornamenti architettonici, ideato e disegnato ad uso de’ principianti, Milano 1805, in fol. gr.
Queste sono 28 tavole progressive per i giovani che incominciano a disegnare, cominciando dalla foglia più semplice all’ornamento più complicato, intagliate con diligenza dal Mercoli e da altri ec.
Queste sono 28 tavole progressive per i giovani che incominciano a disegnare, cominciando dalla foglia più semplice all’ornamento più complicato, intagliate con diligenza dal Mercoli e da altri ec.
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390. ALBERTOLI Giocondo, Ornamenti diversi, inventati, disegnati ed eseguiti; incisi da Giacomo Mercoli, Milano 1782, in fol. grand.
Questa è la prima parte dell’opera che usci separatamente molti anni prima delle altre e non lauto per il disegno, rame per l’intaglio tutte le opere di questi autori possono ritenersi per ciò che siasi finora operato di meglio in questo genere. Le tavole di questa prima parte (dedicata all’architetto Piermarini) sono 24 e di prima impressione.
Questa è la prima parte dell’opera che usci separatamente molti anni prima delle altre e non lauto per il disegno, rame per l’intaglio tutte le opere di questi autori possono ritenersi per ciò che siasi finora operato di meglio in questo genere. Le tavole di questa prima parte (dedicata all’architetto Piermarini) sono 24 e di prima impressione.
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391. ALBERTOLI Giocondo, Alcune decorazioni di nobili sale ed altri ornamenti incisi da Giacomo Mercoli e da Andrea de Bernardis, Milano 1787.
Questa è la seconda parte dell’opera dedicata al C. di Wilzeck. Dopo la dedica sta una prefazione al lettore; e seguono 23 bellissime tavole, a cui va unita.
Questa è la seconda parte dell’opera dedicata al C. di Wilzeck. Dopo la dedica sta una prefazione al lettore; e seguono 23 bellissime tavole, a cui va unita.
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393. ALBERTOLI Giocondo, Alcune decorazioni di nobili sale ed altri ornamenti incisi da Giacomo Mercoli e da Andrea de Bernardis, Milano 1787, in fol. mass.
Unitovi il Corso Elementare, il quale contiene le 23 tavole della seconda parte dell’opera. Trovasi legata anche la prima parte contenente altre 24 tavole di diversi ornamenti, pubblicati nel 1781. Ma è da notarsi l’immensa diversità delle stampe di questa prima parte, quando trovansi riunite alla seconda, o alla terza, essendo logoratissime pel gran successo e smercio che ebbero, cosicché per chiarirsi dell’antichità della prima parte, è d’uopo osservare la carta in cui sono tirate; 71mentre per la prima impressione si adoperò carta meno candida e più piccola.
Unitovi il Corso Elementare, il quale contiene le 23 tavole della seconda parte dell’opera. Trovasi legata anche la prima parte contenente altre 24 tavole di diversi ornamenti, pubblicati nel 1781. Ma è da notarsi l’immensa diversità delle stampe di questa prima parte, quando trovansi riunite alla seconda, o alla terza, essendo logoratissime pel gran successo e smercio che ebbero, cosicché per chiarirsi dell’antichità della prima parte, è d’uopo osservare la carta in cui sono tirate; 71mentre per la prima impressione si adoperò carta meno candida e più piccola.
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442. BORROMINO Francesco, Opera cavata da’ suoi originali, cioè la chiesa e fabbrica della Sapienza di Roma colle vedute prospettiche, piante, alzato ec., Roma 1760, tav. 47. Aggiuntovi: Una raccolta di vasi diversi formati da illustri artefici antichi e di varie targhe di celebri architetti moderni, data in luce da Domenico de Rossi erede di Giovan Giacomo, disegnata e intagliata da Francesco Aquila, Roma 1713. Sono tav. 51 in fol. grande ec.
Le opere del Borromino sono concepite con profondità di sapere ed ornate con bizzarria stravagante che annuncia la maggior corruzione del gusto e i deliri dell’immaginazione. Pareva ella rivaleggiasse col suo antagonista il Bernini nell’inimicizia colla semplicità, gareggiando nella ricerca del falso. Le targhe che sono qui unite, in gran parte di quell’architetto, sembrano attestarlo evidentemente.
Le opere del Borromino sono concepite con profondità di sapere ed ornate con bizzarria stravagante che annuncia la maggior corruzione del gusto e i deliri dell’immaginazione. Pareva ella rivaleggiasse col suo antagonista il Bernini nell’inimicizia colla semplicità, gareggiando nella ricerca del falso. Le targhe che sono qui unite, in gran parte di quell’architetto, sembrano attestarlo evidentemente.
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569. MITELLI Agostino, Fregi dell’architettura presso Giangiacomo de’ Bossi, in Roma, in fol. contenente 25 carte di grotteschi in 49 colonne. – Aggiuntevi: otto tavole di antiche fabbriche e fontane e fragmenti di monumenti in diversi paesi d’Italia, come la fabbrica dell’orologio in Piazza San Marco di Venezia, avanti che vi fossero poste le colonne, la fontana di Bologna colla data 1563, due capitelli singolari colla data 1537 e la marca P. S. (Petri Nobilitas Formis) alcuni grotteschi intagliati da Enea Vico, colla data 1541. – Libro di catafalchi e tabernacoli con vari altri disegni tratti da diverse opere; colle porte di Michel Angelo; tav. 21 riunite e pubblicate da Giovanni Giacomo de’ Bossi. – Il funerale fatto nel 1661 al cardinal Mazarini, tav. 8, ove è la bellissima stampa emblematica del Gallestruzzi. 102 – La festa fatta in Roma ai 28 febb. 1634, data in luce da Vitale Mascardi con molte altre feste, trionfi, scenari, prospettive, di Remigio Cantagallina e di Giulio Parigi, per le nozze dei Principi di Toscana nel 1608, tav. 7 e altri spettacoli teatrali disegnati da Francesco Grimaldi bolognese con in fine 22 vedute prospettiche antiche ripubblicate nel 1647 da Giovan Giacomo de’ Rossi.
571. MONTANO Giovan Battista milanese, Architettura con diversi ornamenti cavati dall’antico, Roma 1684, in fol. fig., presso Giovan Giacomo de’ Rossi.
Questa è una ristampa dell’edizione originale precedente cui il de’ Rossi aggiunse due figure nel fine: esemplare in carta distinta. Quest’opera con frontespizio figurato e col ritratto dell’autore è composta da 42 tavole con una quantità di preziosi e scelti fragmenti della buona architettura.
Questa è una ristampa dell’edizione originale precedente cui il de’ Rossi aggiunse due figure nel fine: esemplare in carta distinta. Quest’opera con frontespizio figurato e col ritratto dell’autore è composta da 42 tavole con una quantità di preziosi e scelti fragmenti della buona architettura.
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1669. GUASCO Francesco Eugenio, Dissertazione Tusculana sopra un’iscrizione appartenente ad un’ornatrice, 1771, in 8.
Opuscoletto che precedette altra opera più estesa dell’autore sulle ornatrici, adorna di molte medaglie intagliate in rame e poste a’ diversi luoghi fra il testo.
Opuscoletto che precedette altra opera più estesa dell’autore sulle ornatrici, adorna di molte medaglie intagliate in rame e poste a’ diversi luoghi fra il testo.
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3833. PIRANESI, Della magnificenza, ed architettura dei romani, Roma 1761, italiano e latino, in fol. m.
Volume veramente insigne. Opera delle capitali dell’autore col testo italiano, e latino, e 39 gran tavole in rame. In principio è il ritratto di Clemente XIII intagliato da Cunego.
Volume veramente insigne. Opera delle capitali dell’autore col testo italiano, e latino, e 39 gran tavole in rame. In principio è il ritratto di Clemente XIII intagliato da Cunego.
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3862. ROSSI (De) Domenico, Raccolta di vasi diversi formati da illustri artefici antichi, e di varie targhe sovrapposte alle fabbriche più insigni di Roma, Roma 1713, in fol.
Aggiunte alle 51 tavole, che compongono l’esemplare, sei tavole intagliate da Giovan Battista Gallestruzzi sui disegni di Polidoro.
Aggiunte alle 51 tavole, che compongono l’esemplare, sei tavole intagliate da Giovan Battista Gallestruzzi sui disegni di Polidoro.
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