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968. ZABAGLIA. Niccola, Castelli e ponti, con alcune ingegnose pratiche e con la descrizione del trasporto dell’obelisco Vaticano e di altri del Cavalier Domenico Fontana, Roma 1743, in fol. fig.
Questo libro è composto di 54 tavole colle illustrazioni rispettive italiane e latine. Le invenzioni del Zabaglia semplici e facili partivano da una somma pratica. Egli non sapeva leggere né scrivere ed era a un incirca in Roma, quello che in Bassano era il Ferracina.
Questo libro è composto di 54 tavole colle illustrazioni rispettive italiane e latine. Le invenzioni del Zabaglia semplici e facili partivano da una somma pratica. Egli non sapeva leggere né scrivere ed era a un incirca in Roma, quello che in Bassano era il Ferracina.
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1500. RELAZIONE delle solenni esequie celebrate nel Duomo di Milano a S. M. la Reina di Sardegna Polissena Giovanna Cristina, Milano 1735, in fol. fig.
Le invenzioni furono dell’architetto Francesco Croce. Le undici tavole si intagliarono da M. Ant. dal Re. I rami che rappresentano la veduta e i due spaccati del Duomo servirono anche per la descrizione dei funerali di Carlo VI Imperatore e sono assai ben fatti.
Le invenzioni furono dell’architetto Francesco Croce. Le undici tavole si intagliarono da M. Ant. dal Re. I rami che rappresentano la veduta e i due spaccati del Duomo servirono anche per la descrizione dei funerali di Carlo VI Imperatore e sono assai ben fatti.
Show More MDCCXXXV
1502. PARENTALIA Mariae Clementinae Mag. Brit. Fran.et Hibern. Regin. Jussu Clementis XII Pont. Max., Romae 1736, in fol. fig., ital. et. lat.
Inventore e architetto fu il Caval. Perdonando Fuga e i disegni prospettici furono eseguiti dal Pannini. Le tavole non sono che tre compreso il ritratto nel principio, ma l’edizione è fatta con splendore e sonovi molte vignette.
Inventore e architetto fu il Caval. Perdonando Fuga e i disegni prospettici furono eseguiti dal Pannini. Le tavole non sono che tre compreso il ritratto nel principio, ma l’edizione è fatta con splendore e sonovi molte vignette.
Show More MLCCXXXVI
3417. MUSEUM Florentinum exhibens insigniora vetustatis monumenta quae Florentiae sunt Jo. Gastoni Etruriae Magno Duci dedicatum, Florentiae 1731, fig., vol. 10. Il nostro esemplare è distribuito come segue: — Gemmae antiquae ex thesauro mediceo et privatorum Dactyliothecis Florentiae exhibens tab. 200 etc. cum observationibus Fr. Gori, vol. 2, 1732.Statuae antiquae Deorum, et virorum illustrium centum aeneis tab. incisae cum observationibus Fr. Gori, 1734 vol. l.Antiqua numismata praestantiora maximi moduli cum observationibus Fr. Gori, vol. 3 f., 1740.
Il volume delle tavole ne contiene 115
Il volume delle tavole ne contiene 115
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Serie di ritratti degli eccellenti pitturi dipinti di propria mano che esistono nella Galleria di Firenze colle vite in compendio descritte da Fr. Moücke, Firenze 1754, vol. 4.
Tutti i bibliografi hanno scritto sul merito di questa grand’opera ed in ispecie sopra i sei primi volumi colle preziose illustrazioni del Gori. La collezione dei ritratti in numero di 220 è eseguita quanto meglio il potevasi in opera sì vasta e può ritenersi fra le migliori. Furono stampati dal Pazzi in Firenze altri due volumi di ritratti, senza testo, che servono a completamento ulteriore di quest’opera.
Tutti i bibliografi hanno scritto sul merito di questa grand’opera ed in ispecie sopra i sei primi volumi colle preziose illustrazioni del Gori. La collezione dei ritratti in numero di 220 è eseguita quanto meglio il potevasi in opera sì vasta e può ritenersi fra le migliori. Furono stampati dal Pazzi in Firenze altri due volumi di ritratti, senza testo, che servono a completamento ulteriore di quest’opera.
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3618. BIANCHINI monsignor Francesco, Del palazzo de’ Cesari, opera postuma, Verona 1738, in fol., fig.
Sonovi 20 ampie tavole intagliate in rame. che illustrano questa grandiosa opera, ma tutta la parte congetturale è di tal natura da non conciliarsi facilmente con quello che ci rimane d’antichi edifici, e non agevole a giustificarsi con buona critica.
Sonovi 20 ampie tavole intagliate in rame. che illustrano questa grandiosa opera, ma tutta la parte congetturale è di tal natura da non conciliarsi facilmente con quello che ci rimane d’antichi edifici, e non agevole a giustificarsi con buona critica.
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