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886. BOECLERI Georgi Andreae, Amaenitates Hydragogicae, sive architectura curiosa nova a Cristophoro Sturuvio in latinam linguam translata, omnia 200 aere incisis delineationibus, Norimbergae 1664.
Questo lavoro è diviso in cinque parti con ordine e chiarezza e gran copia d’invenzioni per i giuochi d’acqua. Non è comune il trovarne esemplari ben conservati in Italia due anni prima di quest’edizione sappiamo che apparve col mez 166 zo dello stesso stampatore il Theatrum Machinarum novum del Boeclero che va forse congiunto con quest’opera, quando non sia in questa medesima rifuso, il che è da noi ignorato.
Questo lavoro è diviso in cinque parti con ordine e chiarezza e gran copia d’invenzioni per i giuochi d’acqua. Non è comune il trovarne esemplari ben conservati in Italia due anni prima di quest’edizione sappiamo che apparve col mez 166 zo dello stesso stampatore il Theatrum Machinarum novum del Boeclero che va forse congiunto con quest’opera, quando non sia in questa medesima rifuso, il che è da noi ignorato.
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889. BRANCA Giovanni, Le macchine. Volume di molto artificio da fare effetti maravigliosi tanto spiritali, quanto di animali operazioni: Roma 1629, in 4, pic. fig.
Sono figure 77 intagliate in legno relative a forze moventi e macchine idrauliche colle spiegazioni di contro italiane e latine e il frontespizio figurato. Questo architetto era dotato di maggior ingegno in questa parte, che nol fosse di gusto in quella dell’architettura.
Sono figure 77 intagliate in legno relative a forze moventi e macchine idrauliche colle spiegazioni di contro italiane e latine e il frontespizio figurato. Questo architetto era dotato di maggior ingegno in questa parte, che nol fosse di gusto in quella dell’architettura.
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939. MARINONI Giovan Giacomo, De re iconographica cuius hodierna praxis exponitur, Vienna 1751, in 4, f.
Opera con moltissime tavole impresse fra il testo divisa in due parti. Estesa per insegnare le teorie e le pratiche a tutti quelli che nella professione d’ingegnere principalmente si dedicano all’agrimensura.
Opera con moltissime tavole impresse fra il testo divisa in due parti. Estesa per insegnare le teorie e le pratiche a tutti quelli che nella professione d’ingegnere principalmente si dedicano all’agrimensura.
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951. POLENI Joannis, Sexti Julii Frontini de aquaeductibus urbis Roma commentarius, Patavii 1722, in 4, fig.
968. ZABAGLIA. Niccola, Castelli e ponti, con alcune ingegnose pratiche e con la descrizione del trasporto dell’obelisco Vaticano e di altri del Cavalier Domenico Fontana, Roma 1743, in fol. fig.
Questo libro è composto di 54 tavole colle illustrazioni rispettive italiane e latine. Le invenzioni del Zabaglia semplici e facili partivano da una somma pratica. Egli non sapeva leggere né scrivere ed era a un incirca in Roma, quello che in Bassano era il Ferracina.
Questo libro è composto di 54 tavole colle illustrazioni rispettive italiane e latine. Le invenzioni del Zabaglia semplici e facili partivano da una somma pratica. Egli non sapeva leggere né scrivere ed era a un incirca in Roma, quello che in Bassano era il Ferracina.
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1041. SMIDS Ludovici, Pictura loquens, sive heroicarum tabularum Hadriani Schoonebeek: enarratio et explicatio, Amstelodami 1695, in 8, fig.
Questo libro è composto da sessanta soggetti figurati con qualche vaghezza pittoresca da Schoonebeek, tolti da altrettanti squarci di poeti classici antichi e la più parte da Ovidio, e da Seneca, i quali sono per intiero riportati d’incontro alle tavole, con note ed illustrazioni: il frontespizio è altresì figurato ed avvi il ritratto di Nic. Wityen cui è l’opera dedicata.
Questo libro è composto da sessanta soggetti figurati con qualche vaghezza pittoresca da Schoonebeek, tolti da altrettanti squarci di poeti classici antichi e la più parte da Ovidio, e da Seneca, i quali sono per intiero riportati d’incontro alle tavole, con note ed illustrazioni: il frontespizio è altresì figurato ed avvi il ritratto di Nic. Wityen cui è l’opera dedicata.
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1065. NATTAE Marci Antonii Astensis, De pulcro libri sex 189, Paviae, apud Franciscum Moschenium, 1553, in fol. parv.
L’opera è intitolata al card. Ercole Gonzaga. L’autore s’ingolfa con una diffusione estrema nelle metafisiche le più astruse con poca chiarezza e non fa cenno che 20 anni prima di lui erano apparsi ai pubblico gli scritti di Agostino Nifo sullo stesso argomento.
L’opera è intitolata al card. Ercole Gonzaga. L’autore s’ingolfa con una diffusione estrema nelle metafisiche le più astruse con poca chiarezza e non fa cenno che 20 anni prima di lui erano apparsi ai pubblico gli scritti di Agostino Nifo sullo stesso argomento.
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1077. ANGUILLARA Giovanni Andrea, Le Metamorfosi d’Ovidio ridotte in ottava rima: colle annotazioni di M. Giul. Horologi, e gli argomenti di M. Francesco Turchi. Edizione ornata di figure da Giacomo Franco, Venezia, presso Bernardo Giunti, 1584, in 4.
Ognuno dei quindici canti ha una tavola in rame, oltre il frontespizio figurato con allegorie e il ritratto del traduttore.
Ognuno dei quindici canti ha una tavola in rame, oltre il frontespizio figurato con allegorie e il ritratto del traduttore.
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1102. HORATII Flacci, Opera vol. 2 in 8, g., Londini aeneis tabulis incidit Johannes Pine, 1733, esemplare in mar. dor.
Tuttociò che tende ad illustrare questa splendida edizione trovasi già nei bibliografi.
Tuttociò che tende ad illustrare questa splendida edizione trovasi già nei bibliografi.
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1152. CORSINI (Eduardi), De Burdigalensi Ausonii consulatu epistola, Pisis 1764, in 4, M. 19.