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1164. LASTESII Natalis, De Musaeo Phil. Farsetii Epistola, Venetiis 1764, in 4, M. 106.
2745. BARTOLI Pietro Santi, Musaeum Odescalcum, sive thesaurus antiquarium Gemmarum cum imaginibus in iisdem insculptis etc. quae a Serenissima Christina Svecorum Regina collectae in Museo Odescalcho adservantur, Romae 1751-52, vol. 2, in fol., fig.
Nicolò Galeotti estese i commentarj alle tavole di quest’opera, che ascendono al num. di 103 senza contare le vignette, nella quale sarebbe stato molto più ordine e scelta, se fosse stata pubblicata vivente l’insigne collettore del Museo. La prima edizione fu pubblicata nel 1747.
Nicolò Galeotti estese i commentarj alle tavole di quest’opera, che ascendono al num. di 103 senza contare le vignette, nella quale sarebbe stato molto più ordine e scelta, se fosse stata pubblicata vivente l’insigne collettore del Museo. La prima edizione fu pubblicata nel 1747.
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2842. FONTANINI, Achates Isiacus annularis, commentariolo explicatus, Romae 1737, in 4, fig.
Di molta singolarità è la gemma qui intagliata in rame ed illustrata
Di molta singolarità è la gemma qui intagliata in rame ed illustrata
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2870. GORI Francisci, Dactyliotheca Smithiana, Venetiis 1767, 2 vol., in fol., fig.
Cento tavole presentano le gemme illustrate nel primo vo 62 lume eseguite con mediocre intaglio in rame. Consecrato è il secondo tomo alla storia glittografica nella quale sono raccolte molte e preziose notizie degli artefici. Cose che non trovansi quasi mai nelle opere di questo genere destinate ad illustrare i monumenti e tacere dell’arte e dell’artista
Cento tavole presentano le gemme illustrate nel primo vo 62 lume eseguite con mediocre intaglio in rame. Consecrato è il secondo tomo alla storia glittografica nella quale sono raccolte molte e preziose notizie degli artefici. Cose che non trovansi quasi mai nelle opere di questo genere destinate ad illustrare i monumenti e tacere dell’arte e dell’artista
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2871. GORLEI Abrahami, Dactylotheca, seu annulorum sigillarium, quorum apud priscos tam graecos quam romanos usus e ferro, aere, argento, et auro promptuarium etc., Delphis 1601, in 4 parv., figurato.
Questa è la prima edizione fatta dall’autore e stampata con tutta nitidezza ed eleganza. Dopo il frontespizio figurato sta il bel ritratto dell’autore inciso da Gheyn. Indi vengono molti prolegomeni, epistole, dediche e poesie e una breve dissertazione di 16 pagine sull’origine e vario uso degli anelli, la quale secondo Gio. Meursio fu stesa da Everardo Vorstio professore a Leida per assistere il suo amico che non sapeva il latino. Dopo di che seguono le 135 tav. di mediocre intaglio. Esemplare distinto leg. in mar
Questa è la prima edizione fatta dall’autore e stampata con tutta nitidezza ed eleganza. Dopo il frontespizio figurato sta il bel ritratto dell’autore inciso da Gheyn. Indi vengono molti prolegomeni, epistole, dediche e poesie e una breve dissertazione di 16 pagine sull’origine e vario uso degli anelli, la quale secondo Gio. Meursio fu stesa da Everardo Vorstio professore a Leida per assistere il suo amico che non sapeva il latino. Dopo di che seguono le 135 tav. di mediocre intaglio. Esemplare distinto leg. in mar
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3076. ZANETTI Antonii Mariae, Gemmae antiquae illustratae a Francisco Gorio notis latinis italice redditae 96 a Hieronimo Zanettio, Venetiis 1750, in fol., fig., italiano e latino.
Opera pregievole per la dottrina d’amendue i letterati in questa materia e la singolarità di alcune gemme. Edizione eseguita con lusso quanto nella metà del secolo scorso esser ne poteva, disgiunto interamente dal buon gusto: sonovi ottanta tavole intagliate in rame.
Opera pregievole per la dottrina d’amendue i letterati in questa materia e la singolarità di alcune gemme. Edizione eseguita con lusso quanto nella metà del secolo scorso esser ne poteva, disgiunto interamente dal buon gusto: sonovi ottanta tavole intagliate in rame.
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3094. AMADUTII, Lettera sopra un antico marmo contenente il catalogo delle tragedie di Euripide, Lucca 1767, in 12, M. 67.
3146. SELDENII Joannis, Marmora Arundeliana, sive saxa graece incisa etc. Londini 1629, in 4.
Questa è la vera prima edizione, che dà ragione di questi marmi prima che passassero all’Università di Oxford, appena il c. Tommaso d’Arundel li fece porre ne’ suoi giardini sulle rive del Tamigi. Vedi Mittaire e Arundeliana marmora.
Questa è la vera prima edizione, che dà ragione di questi marmi prima che passassero all’Università di Oxford, appena il c. Tommaso d’Arundel li fece porre ne’ suoi giardini sulle rive del Tamigi. Vedi Mittaire e Arundeliana marmora.
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3460. TENIERS Davidis, Theatrum pictorium in quo exhibentur ipsius manu delineatae ejusque cura in aes incisae, picturae archetypae Italicae, Antuerpiae, 1658, apud Henricum et Comelium Verdussen, in fol.
Sono in questo libro 246 tavole in rame. La mediocrità degli intagli di questo ampio volume, non dà luogo a quelle critiche osservazioni che meriterebbe l’opera, ove con estrema facilità si sono attribuite molte pitture a diversi maestri cui forse non appartengono.
Sono in questo libro 246 tavole in rame. La mediocrità degli intagli di questo ampio volume, non dà luogo a quelle critiche osservazioni che meriterebbe l’opera, ove con estrema facilità si sono attribuite molte pitture a diversi maestri cui forse non appartengono.
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3468. Vovet Simon, Oeuvre, in fol., tav. 108.
Comincia col portico della biblioteca di M. Seguier cancelliere di Francia dipinto da Vovet nel 1640 e intagliato da Dorigny nel 1638: avvi il ritratto dell’autore intagliato da Fran. Perrier nel 1632 e la più ampia serie delle opere sue, la più parte intagliate da Tortebat e da Dorigny.
Comincia col portico della biblioteca di M. Seguier cancelliere di Francia dipinto da Vovet nel 1640 e intagliato da Dorigny nel 1638: avvi il ritratto dell’autore intagliato da Fran. Perrier nel 1632 e la più ampia serie delle opere sue, la più parte intagliate da Tortebat e da Dorigny.
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