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7. BETTINELLI Saverio, Dell’entusiasmo delle belle arti, Milano 1769, in 8.
Facilmente in questo autore si riconosce l’ uomo di lettere affatto digiuno delle pratiche dell’arte e la sua critica in queste materie non pareggia il suo gusto nella letteratura.
Facilmente in questo autore si riconosce l’ uomo di lettere affatto digiuno delle pratiche dell’arte e la sua critica in queste materie non pareggia il suo gusto nella letteratura.
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18. CICOGNARA Leopoldo, Storia della scultura dal risorgimento delle belle arti in Italia fino al secolo di Napoleone. Vol. 3 in fo., Venezia 1813 al 1818, pel Picotti. Con tre medaglioni nei tre frontespizi allusivi ai primi coltivatori delle arti d’imitazione e 181 tavole in rame.
Due esemplari. L’uno in carta velina bianca simile a cui ne furono tirati soltanto 20 e 19 stanno deposti nelle principali biblioteche d’Europa in omaggio a diverse corti. L’altro esemplare unico in carta velina rosea.
Due esemplari. L’uno in carta velina bianca simile a cui ne furono tirati soltanto 20 e 19 stanno deposti nelle principali biblioteche d’Europa in omaggio a diverse corti. L’altro esemplare unico in carta velina rosea.
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25. DIALOGHI, La stessa opera corretta ed accresciuta, Firenze l770, in 12.
L’autore si è conservato anonimo, quantunque sappiasi essere Monsig Bottari ed il libro è pieno di eccellenti dottrine; gl’interlocutori sono Giovan Pietro Bellori e Carlo Maratta.
L’autore si è conservato anonimo, quantunque sappiasi essere Monsig Bottari ed il libro è pieno di eccellenti dottrine; gl’interlocutori sono Giovan Pietro Bellori e Carlo Maratta.
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40. LANZI Ab. Luigi, La stessa accresciuta e rettificata nella terza edizione, in Bassano 1809.
Ottima, e corretta edizione del miglior libro che abbiasi su questo argomento; e se un poco più sull’indole de’ monumenti, e degli artisti si fosse esteso il chiarissimo autore, potrebbe allora dirsi opera perfetta.
Ottima, e corretta edizione del miglior libro che abbiasi su questo argomento; e se un poco più sull’indole de’ monumenti, e degli artisti si fosse esteso il chiarissimo autore, potrebbe allora dirsi opera perfetta.
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43. MORELLI D. Iacopo, Notizie d’opere di disegno nella prima metà del secolo XVI scritta da un anonimo di quel tempo, pubblicata in Bassano 1800, in 8.
Libro utilissimo per la ricognizione di molte opere e di molti autori.
Libro utilissimo per la ricognizione di molte opere e di molti autori.
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55. TEMPESTI Ab., Antiperistasi Pisane sul risorgimento e cultura delle belle arti. Dialoghi, Pisa 1812, 4 fig. M. 25 con cinque tavole intagliate in rame, disegnate dal celebre C. Inghirami.
Questo scrittore sostenne molte opinioni contro il pensare del Morrona suo contemporaneo, autore della Pisa illustrata e le sostenne con veemenza.
Questo scrittore sostenne molte opinioni contro il pensare del Morrona suo contemporaneo, autore della Pisa illustrata e le sostenne con veemenza.
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59. WINCKELMANN Giovanni, Storia delle arti del disegno presso gli antichi tradotta dal tedesco, edizione aumentata dall’Ab. Carlo Fea, Roma 1783, vol. 3, in 4 fig.
Queste note illustrarono molto la storia delle Arti, e resero preziosa l’edizione di Roma. Il ritratto dell’autore trovasi nel terzo tomo, quello del cavalier d’Azara nel secondo, nel primo è un frontespizio figurato, e il ritratto egualmente sulla pagina ove incomincia l’elogio dell’autore scritto da Heyner: edizione ricca di molte medaglie, monumenti, e vignette oltre le 48 tavole in rame in fine de’ volumi.
Queste note illustrarono molto la storia delle Arti, e resero preziosa l’edizione di Roma. Il ritratto dell’autore trovasi nel terzo tomo, quello del cavalier d’Azara nel secondo, nel primo è un frontespizio figurato, e il ritratto egualmente sulla pagina ove incomincia l’elogio dell’autore scritto da Heyner: edizione ricca di molte medaglie, monumenti, e vignette oltre le 48 tavole in rame in fine de’ volumi.
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62. ZANETTI Girolamo, Dell’origine di alcune arti principali presso i Veneziani. Libri due, Venezia 1758, in 8.
Le preziose notizie sparse in questo libretto sono estratte da antiche cronache, è assegnano a’ Veneziani un primato in molte pratiche che non può loro esser conteso.
Le preziose notizie sparse in questo libretto sono estratte da antiche cronache, è assegnano a’ Veneziani un primato in molte pratiche che non può loro esser conteso.
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64. ZANI D. Pietro, Materiali per servire alla storia dell’origine e dei progressi dell’incisione in rame, e in legno ec. ec., Parma 1820, in 8.
66. ALBERTI Leon Battista, La pittura tradotta per mess. Lodovico Domenichi. Libri tre, Venezia, Giolito, 1547, in 8.
67. ALBERTI Leon Battista, Altro esemplare della stessa con note marginali manoscritte.
In queste note manoscritte rendesi ragione di qualche opera di pennello esistite in Firenze di mano di L. B. Alberti. La stampa di questo opuscoletto da Lodovico Domenichi fu intitolata a Francesco Salviati. Vedi anche Vinci Leonardo.
In queste note manoscritte rendesi ragione di qualche opera di pennello esistite in Firenze di mano di L. B. Alberti. La stampa di questo opuscoletto da Lodovico Domenichi fu intitolata a Francesco Salviati. Vedi anche Vinci Leonardo.
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72. ANTON CHI CHIAMA, Bidello dell’Accademia Veneziana, Quattro Discorsi, che possono servir di risposta a quanto scrisse, scrive, e scriverà in biasimo della Scuola Veneta e degli artisti, il Cavaliere Giosuè Reynolds presidente dell’Accademia di Londra, Venezia 1783, in 8.
L’anonimo è l’abate Antonio Martinelli, che risponde con gran risentimento a molti passi e rimprovera molte preterizioni nei ragionamenti di Reynolds ec
L’anonimo è l’abate Antonio Martinelli, che risponde con gran risentimento a molti passi e rimprovera molte preterizioni nei ragionamenti di Reynolds ec
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74. ARMENINI Giovan Battista da Faenza, Dei veri precetti della pittura libri tre, Ravenna 1587, in 4 pic. Prima edizione, esemplare in mar. dorato.
83 BIONDO Michelangelo, Lo stesso, esemplare in carta turchina.
Questo autore dedicò l’opera sia a tutti i pittori dell’Europa. Se la stravaganza di qualche opinione può costituire il merito di un trattato, può questo concorrere fra quelli che aspirano ad un primato; finisce col datare la sua opera.
Questo autore dedicò l’opera sia a tutti i pittori dell’Europa. Se la stravaganza di qualche opinione può costituire il merito di un trattato, può questo concorrere fra quelli che aspirano ad un primato; finisce col datare la sua opera.
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Dalla casuppola del Biondo nel tempo della rinovazione dei suoi martiri. Il Biondo quantunque nato 22 anni prima che morisse Leonardo, attribuisce al Mantegna il Cenacolo di Milano e tutta l’opera è piena di simili inesattezze e falsità. Questo è uno dei casi in cui è utile che i più rari libri siano appunto i più cattivi.
Dalla casuppola del Biondo nel tempo della rinovazione dei suoi martiri. Il Biondo quantunque nato 22 anni prima che morisse Leonardo, attribuisce al Mantegna il Cenacolo di Milano e tutta l’opera è piena di simili inesattezze e falsità. Questo è uno dei casi in cui è utile che i più rari libri siano appunto i più cattivi.
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84. BISAGNO D. Francesco, Trattato della pittura fondato nell’autorità di molti eccellenti in questa professione, Venezia 1642, in 8.
Meschino ed inutile libro per l’arte e per la storia. I due trattatelli del Biondo e del Bisagno non sono divenuti; rari per la loro preziosità, ma unicamente perché essendo opere di poco merito, non ottennero l’onore di una seconda edizione.
Meschino ed inutile libro per l’arte e per la storia. I due trattatelli del Biondo e del Bisagno non sono divenuti; rari per la loro preziosità, ma unicamente perché essendo opere di poco merito, non ottennero l’onore di una seconda edizione.
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94. BULENGERI Caes., De pictura, plastice, statuaria, lib. duo, Lugduni 1627, in 12; aggiunto: De Ludis privatis ac domesticis veterum lib. unicus De Conviviis, lib. IV, eodem loco et anno.
Della pittura è trattato secondo gli antichi e nulla si dice intorno gli artisti moderni. Relativi all’encausto sonovi alcuni capitoli interessanti scritti in un’epoca molto anteriore a quelle de’ moderni scrittori.
Della pittura è trattato secondo gli antichi e nulla si dice intorno gli artisti moderni. Relativi all’encausto sonovi alcuni capitoli interessanti scritti in un’epoca molto anteriore a quelle de’ moderni scrittori.
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102. CHIOCCHI G. M., La pittura in Parnaso, Firenze 1725, nella stamperia di Michele Nestenus, in 4.
103. CHIOCCHI G. M., Altro esemplare intonso con postille critiche di mano di Anton Maria Biscioni, famoso per le molte opere pubblicate, più d’altri che sue.
La postilla a carte 97 lo conferma pienamente. Oltre a queste asprissime postille ne sono alcune altre di pugno dell’Ab. Carlo Binconi, autore della Guida di Milano, unitamente a un foglietto mss. inserto alla pagina 138. L’autore di quest’opera fu molto malconcio sui margini di questo nostro esemplare, e con molta ragione.
La postilla a carte 97 lo conferma pienamente. Oltre a queste asprissime postille ne sono alcune altre di pugno dell’Ab. Carlo Binconi, autore della Guida di Milano, unitamente a un foglietto mss. inserto alla pagina 138. L’autore di quest’opera fu molto malconcio sui margini di questo nostro esemplare, e con molta ragione.
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104. Comanini D. Gregorio, Il Figino, ovvero del fine della pittura, dialogo, Mantova 1591, per Francesco Osanna, in 4.
L’edizione è stampata con bellissimi caratteri. Gl’interlocutori sono D. Ascanio Martinengo, Stefano Guazzo e Gio. Ambrogio Figino e s’aggira il dialogo sul tema se il fine della pittura sia l’utile, ovvero il diletto, e tratta dell’uso di quella nel Cristianesimo; opera prolissa, ma non povera di buone erudizioni e utili notizie. Il Martinengo fu fondatore dell’accademia degli Animosi in Padova e gran mecenate. Il Guazzo fondatore dell’accademia degl’illustrati in Casale di Monferrato, il Figino eccellente artista scolare di Leonardo i cui disegni sono preziosissimi, e ricercatissimi.
L’edizione è stampata con bellissimi caratteri. Gl’interlocutori sono D. Ascanio Martinengo, Stefano Guazzo e Gio. Ambrogio Figino e s’aggira il dialogo sul tema se il fine della pittura sia l’utile, ovvero il diletto, e tratta dell’uso di quella nel Cristianesimo; opera prolissa, ma non povera di buone erudizioni e utili notizie. Il Martinengo fu fondatore dell’accademia degli Animosi in Padova e gran mecenate. Il Guazzo fondatore dell’accademia degl’illustrati in Casale di Monferrato, il Figino eccellente artista scolare di Leonardo i cui disegni sono preziosissimi, e ricercatissimi.
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110. DOLCE Messer Lodovico, Dialogo della pittura, intitolato l’Aretino: ove si ragiona della dignità della pittura ec., Venezia, presso il Giolito, 1557, in 8.
Esemplare, che dalla biblioteca di Felibien passò a quella di Mariette e di d’Agincourt, con illustrazioni manoscritte in principio, e note marginali.
Esemplare, che dalla biblioteca di Felibien passò a quella di Mariette e di d’Agincourt, con illustrazioni manoscritte in principio, e note marginali.
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111. DOLCE Messer Lodovico, Lo stesso, esemplare nitido, della medesima edizione.
112. DOLCE Messer Lodovico, Dialogho della pittura, intitolato: L’Aretino. 18 Firenze 1735, in 8. Italiano e francese, per Michele Nestenus e Francesco Moucke.
Una lunga prefazione di 78 pagine dell’editore intende alla confutazione dei 3 volumi veramente zeppi di errori sulle pitture di Roma stampati in Amsterdam da Hermano Wytwer nel 1728.
Una lunga prefazione di 78 pagine dell’editore intende alla confutazione dei 3 volumi veramente zeppi di errori sulle pitture di Roma stampati in Amsterdam da Hermano Wytwer nel 1728.
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113. DOLCE Messer Lodovico, Dialogo nel quale si ragiona delle qualità, diversità e proprietà dei colori, Venetia, presso Marco Sessa, 1565, in 8.
Quest’opera, cui tratta dell’applicazione dei colori più nel senso dell’allegorie, che dell’arte della pittura, era più propria degli studi e delle cognizioni di questo autore, il quale opportunamente intitolò il dialogo precedente, l’Aretino perché appunto esteso dalla letteratura di quel letterato, che molto intendevasi di opere di pennello.
Quest’opera, cui tratta dell’applicazione dei colori più nel senso dell’allegorie, che dell’arte della pittura, era più propria degli studi e delle cognizioni di questo autore, il quale opportunamente intitolò il dialogo precedente, l’Aretino perché appunto esteso dalla letteratura di quel letterato, che molto intendevasi di opere di pennello.
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114. DONI Anton-Francesco, Disegno partito in più ragionamenti, le quali si tratta della pittura e scultura, de’ colori, de’ getti, de’ modelli ec. In Venezia, presso Gabriel Giolito, 1549, in 8.
In fine di questo trattato sono molte lettere dello stesso a diversi gentiluomini e scultori e pittori ec. Bellissimo esemplare.
In fine di questo trattato sono molte lettere dello stesso a diversi gentiluomini e scultori e pittori ec. Bellissimo esemplare.
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115. DONI Anton-Francesco, I Marmi, Venezia, per Francesco Marcolini, 1552, in 4, fig.; aggiuntevi le pitture divise in due trattati, Padova, presso Grazioso Perchacino, 1564.
Esemplare distinto, che apparteneva alta biblioteca del Tiziano, l’ opera dei Marmi è divisa in 4 parti: e in questa prima edizione sono da tenersi in gran pregio le tavole in legno graziosissime, che numerose sono frapposte al testo, e vennero intagliate da mano molto maestra.
Esemplare distinto, che apparteneva alta biblioteca del Tiziano, l’ opera dei Marmi è divisa in 4 parti: e in questa prima edizione sono da tenersi in gran pregio le tavole in legno graziosissime, che numerose sono frapposte al testo, e vennero intagliate da mano molto maestra.
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In quest’opera trattasi di cose piacevoli e istruttive, piuttosto che d’arti esclusivamente; e in quella delle pitture si discorre molto più su immagini allegoriche, che su d’opere reali eseguite.
In quest’opera trattasi di cose piacevoli e istruttive, piuttosto che d’arti esclusivamente; e in quella delle pitture si discorre molto più su immagini allegoriche, che su d’opere reali eseguite.
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124. FEDELE da S. Biagio Pittore Capuccino, Dialoghi famigliari sopra la pittura difesa ed esaltata, Palermo 1788, in 4.
In questi noiosissimi dialoghi pieni di complimenti, si trovano coll’esercizio dalla pazienza molte notizie delle opere e degli artisti siciliani, del quali abbiamo pochi scrittori.
In questi noiosissimi dialoghi pieni di complimenti, si trovano coll’esercizio dalla pazienza molte notizie delle opere e degli artisti siciliani, del quali abbiamo pochi scrittori.
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126. FRANCHI Antonio, La teorica della pittura, ovvero trattato delle materie più necessarie per apprendere con fondamento quest’arte, Lucca, 1739, in 8.
Opera superficiale.
Opera superficiale.
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128. FRÉART Roland Sieur de Cambray, Idea della perfezione della pittura, tradotta dal francese da Antonio Maria Salvini, pubblicata per la prima volta dal canonico Moreni, con una dissertazione apologetica in fine di Michelangelo Buonarroti, scritta dal Signor Onofrio Boni, Firenze 1809, in 8.
Questa versione e quest’apologia vennero fatte da questi ottimi toscani affine di vendicare il divino Michelangelo dal 21 le ingiuriose sentenze, con cui viene attaccato nell’opera di Fréart, il quale autore era però assai conosciuto e lodato per il suo bellissimo Parallele de l’architecture antique et de la moderne, e per la magnifica edizione del Trattato di Leonardo.
Questa versione e quest’apologia vennero fatte da questi ottimi toscani affine di vendicare il divino Michelangelo dal 21 le ingiuriose sentenze, con cui viene attaccato nell’opera di Fréart, il quale autore era però assai conosciuto e lodato per il suo bellissimo Parallele de l’architecture antique et de la moderne, e per la magnifica edizione del Trattato di Leonardo.
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130. FURIETTI Josephi Alexandri, De musivis, Romae 1752, in 4, fig.
Con sei grandi tav. in rame, esempl. in carta gr.
Con sei grandi tav. in rame, esempl. in carta gr.
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143. DE JORIO Andrea, Sul metodo degli antichi nel di pingere i vasi e sulle rappresentanze de’ più interessanti del R. Museo, Napoli 1813, in 8, M. 66.
144. DE JORIO Andrea, Scheletri cumani dilucidati, Napoli 1810, in 8, fig., M. 66, con cinque tavole in rame.
Memoria piena di curiose ed interessanti notizie.
Memoria piena di curiose ed interessanti notizie.
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153. LAMO Alessandro, Discorso intorno alla scultura e pittura, dove ragiona della vita ed opere in molti luoghi ed a diversi principi e personaggi fatte dall’eccell. e nobile M. Bernardino Campo, pittor cremonese: all’illus. sig. Vespasiano Gonzaga Colonna di Duca Sabioneta, Cremona, presso Cristoforo Draconi, 1584, in 4.
L’editore di questo aureo libretto fu Giovan Battista Trotto denominato il Malosso, poiché il Lamo era partito per la Spagna e lasciò al suo amico l’incarico dell’edizione. Dopo il frontespizio e la dedica che occupano 4 carte, l’ultima delle quali è bianca, segue il testo dell’opera di 118 pagine numerate e termina al basso dell’ultima pagina col registro dei fogli. Magnifico e raro esemplare.
L’editore di questo aureo libretto fu Giovan Battista Trotto denominato il Malosso, poiché il Lamo era partito per la Spagna e lasciò al suo amico l’incarico dell’edizione. Dopo il frontespizio e la dedica che occupano 4 carte, l’ultima delle quali è bianca, segue il testo dell’opera di 118 pagine numerate e termina al basso dell’ultima pagina col registro dei fogli. Magnifico e raro esemplare.
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162. LOMAZZO Giovanni Paolo milanese pittore, Idea del tempio della pittura, nella quale egli discorre dell’origine e fondamento delle cose contenute nel suo trattato dell’arte della pittura, in Milano, per Gottardo Ponto; in fine per Gottardo Pontio, 1590.
163. LOMAZZO Giovannni Paolo milanese pittore, Aggiuntavi: Della forma delle muse cavata dagli antichi autori greci e latini, opera utilissima a’ pittori e scultori, di Giovanni Paolo Lomazi milanese pittore, Milano, per lo stesso, 1591. Legata coi medesimi trattati è la Vita di Giacomo Robusti detto il Tintoretto fedelmente descritta da Carlo Ridolfi, Venezia 1642, in 4.
Quest’ultima venne stampata parecchi anni prima della sua opera le Meraviglie dell’arte. Esemplare del Tuano.
Quest’ultima venne stampata parecchi anni prima della sua opera le Meraviglie dell’arte. Esemplare del Tuano.
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165. MARCUCCI Lorenzo, Saggio analitico chimico sopra i colori minerali e mezzi di procurare gli artefatti, gli smalti e le vernici con note del sig. Palmaroli, ristauratore di quadri antichi, Roma 1816, in 8.
La celerità con cui comparve in Roma una seconda edizione di quest’opera dà a conoscere quanto utili pratiche contenga.
La celerità con cui comparve in Roma una seconda edizione di quest’opera dà a conoscere quanto utili pratiche contenga.
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168. MENGS Antonio Rafaello, Opere pubblicate dal cavaliere d’Azara, edizione aumentata dall’avvocato Carlo Fea, Roma 1787, in 4.
Quest’edizione pe’ suoi commenti è stimata la migliore e le opere teoriche di questo artista, amicissimo di Winkelmann, sono piene di giudizi sani.
Quest’edizione pe’ suoi commenti è stimata la migliore e le opere teoriche di questo artista, amicissimo di Winkelmann, sono piene di giudizi sani.
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171. NEU Mayr Antonio, Memoria storico-critica sopra la pittura, Padova 1811, in 8.
Trovasi in fine del catalogo delle pitture esistenti presso il marchese Manfredini, M 104.
Trovasi in fine del catalogo delle pitture esistenti presso il marchese Manfredini, M 104.
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176. PASSERI Niccola di Faenza, Esame ragionato sopra la nobiltà della pittura e della scultura, Napoli 1783, in 8.
Operetta rifusa nella seguente.
Operetta rifusa nella seguente.
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178. PELLEGRINO Fulvio mantovano, Significato dei colori e dei mazzoli, Venezia 1618, appresso Comia Gallina, in 8; aggiuntovi il Trattato dei colori nelle arme e nelle livree e nelle divise, di Sicillo araldo del re Alfonso di Aragona, Venezia 1606, presso lucio Spineda, in 8.
Questi opuscoletti non sono comuni, ma hanno relazione alle allegorie e agli emblemi più che alla pittura.
Questi opuscoletti non sono comuni, ma hanno relazione alle allegorie e agli emblemi più che alla pittura.
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185. PINO messer Paolo, Dialogo di pittura nuovamente dato in luce, Venezia 1548, per Paolo Gherardo in 8.
Quest’elegante opuscoletto fu intitolato al doge Francesco Donato, come a vero mecenate delle arti.
Quest’elegante opuscoletto fu intitolato al doge Francesco Donato, come a vero mecenate delle arti.
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186. PISARRI Carlo, Dialoghi tra Claro e Sarpiri per istruire chi desidera d’essere un eccellente pittore figurista, Bologna 1778, in 8.
190. PRUNETTI Michel Angelo, Saggio pittorico, Roma 1786, in 12.
Nelle quattro parti in cui è diviso questo libro sono epilogate una quantità di nozioni teoriche e storiche e una quantità immensa di sentenze e di giudizi, che la brevità dell’opera non ha permesso giustificare.
Nelle quattro parti in cui è diviso questo libro sono epilogate una quantità di nozioni teoriche e storiche e una quantità immensa di sentenze e di giudizi, che la brevità dell’opera non ha permesso giustificare.
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193. REQUENO D. Vincenzo, Saggi sul ristabilimento della antica arte dei Greci e romani pittori, Parma 1787, 2 vol., in 8, fig.
Seconda edizione, ove è prodotto in intero il discorso del cavalier Lorgna.
Seconda edizione, ove è prodotto in intero il discorso del cavalier Lorgna.
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194. REQUENO D. Vincenzo, Scoperta della chironomia, ossia dell’arte di gestire colle mani, Parma 1797, in 8, fig. con tre tavole esprimenti il gesto delle mani.
200. RINALDI (de) Giovanni, Il mostruosissimo mostro diviso in due trattati, nel primo de’ quali si ragiona del significato de’ colori; nel secondo si tratta dell’erbe e fiori; di nuovo ristampato e corretto, Venezia, per Francesco Zuliani e Giovanni Ceruto, 1592, in 8.
Trattatello curioso per l’intelligenza delle allegorie e degli emblemi.
Trattatello curioso per l’intelligenza delle allegorie e degli emblemi.
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202. ROSSIGNOLI Carlo, La pittura in giudizio, ovvero il bene delle oneste pitture; e il male delle oscene, Bologna 1697, in 12.
La gravità dell’argomento per sé stessa prestava all’autore un soggetto sì facile a sostenersi colla ragione e con la solidità della filosofia e della morale, che poteva mescolarvi meno idee teologiche senza diminuire la forza dei ragionamenti.
La gravità dell’argomento per sé stessa prestava all’autore un soggetto sì facile a sostenersi colla ragione e con la solidità della filosofia e della morale, che poteva mescolarvi meno idee teologiche senza diminuire la forza dei ragionamenti.
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204. SCANELLI Francesco da Forlì, Il microcosco della33 pittura. Trattato diviso in due libri, Cesena, per il Neri, 1657, in 4. Dedicato a Francesco d’Este duca di Modena. Esemplare intonso.
Libro ripieno di buone notizie. Nel principio deve trovarsi una stampa, ove in alto è lo stemma di casa d’Este sostenuto da vari geni. La pittura assisa sull’arco dell’iride e tre figure ignude coi loro attributi nel basso, rappresentanti le tre scuole: romana, veneta e lombarda. Ivi leggesi Io Franc. Centen. Inv. Mucius Centen Sculp.
Libro ripieno di buone notizie. Nel principio deve trovarsi una stampa, ove in alto è lo stemma di casa d’Este sostenuto da vari geni. La pittura assisa sull’arco dell’iride e tre figure ignude coi loro attributi nel basso, rappresentanti le tre scuole: romana, veneta e lombarda. Ivi leggesi Io Franc. Centen. Inv. Mucius Centen Sculp.
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205. SCARAMUCCIA Luigi perugino, Le finezze dei pennelli italiani ammirate e studiate da Giuripeno sotto la scorta di Raffaello d’Urbino, Pavia 1674, in 4. Col ritratto dell’autore dis. dal cavaliere del Cairo, scolpito da I. B. Bonacina.
211. SOGGETTI per quadri ad uso de’ giovani pittori, Vienna, nella stamperia Alberti, 1798, in 8. L’anonimo di questa scelta fatta dall’Iliade, dall’Eneide e dalla Gerusalemme liberata in 36 soggetti, è il M. Malaspina.