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Topic
Italy
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Publication Year
1650 to 1699
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Libro ripieno di buone notizie. Nel principio deve trovarsi una stampa, ove in alto è lo stemma di casa d’Este
sostenuto da vari geni. La pittura assisa sull’arco dell’iride e tre figure ignude coi loro attributi nel basso,
rappresentanti le tre scuole: romana, veneta e lombarda. Ivi leggesi Io Franc. Centen. Inv. Mucius Centen Sculp.
Libro ripieno di buone notizie. Nel principio deve trovarsi una stampa, ove in alto è lo stemma di casa d’Este
sostenuto da vari geni. La pittura assisa sull’arco dell’iride e tre figure ignude coi loro attributi nel basso,
rappresentanti le tre scuole: romana, veneta e lombarda. Ivi leggesi Io Franc. Centen. Inv. Mucius Centen Sculp.
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Un avviso al lettore indica che, essendo morto il padre Guarino avanti che potessero pubblicarsi le sue opere
d’architettura, il pubblico, (o lo stampatore) era così impaziente di farne noti i disegni, che si diedero alla luce
separati dal testo. Le medesime tavole servirono all’opera dell’Architettura civile.
Un avviso al lettore indica che, essendo morto il padre Guarino avanti che potessero pubblicarsi le sue opere
d’architettura, il pubblico, (o lo stampatore) era così impaziente di farne noti i disegni, che si diedero alla luce
separati dal testo. Le medesime tavole servirono all’opera dell’Architettura civile.
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L’anfiteatro di Tito, tal come trovasi e come supponevasi esser dovesse, è dato in due tavole; indi quelli di Pola,
di Nimes, di Verona e li due che stanno nel Poitou formano in tutti le 7 tavole di questo libretto.
L’anfiteatro di Tito, tal come trovasi e come supponevasi esser dovesse, è dato in due tavole; indi quelli di Pola,
di Nimes, di Verona e li due che stanno nel Poitou formano in tutti le 7 tavole di questo libretto.
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, Le invenzioni furono di Cesare Fiore architetto ed espresse in otto grandi tavole.
Le invenzioni furono di Cesare Fiore architetto ed espresse in otto grandi tavole.
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MDCLXXI
Le composizioni, allusioni ec. furono di Andrea Cavalcanti, Carlo Dati, Francesco Redi, Francesco Doni,
Lorenzo Magalotti e Vincenzo da Filicaja; Ferdinando Tacca architetto ornò a tal uopo il tempio di S. Lorenzo.
Giovan Battista Falda fece le due belle tavole in foglio dei prospetti che veggonsi: 252 e l’orazione funebre
che leggei in fine fu scritta da Luigi Rucellai.
Le composizioni, allusioni ec. furono di Andrea Cavalcanti, Carlo Dati, Francesco Redi, Francesco Doni,
Lorenzo Magalotti e Vincenzo da Filicaja; Ferdinando Tacca architetto ornò a tal uopo il tempio di S. Lorenzo.
Giovan Battista Falda fece le due belle tavole in foglio dei prospetti che veggonsi: 252 e l’orazione funebre
che leggei in fine fu scritta da Luigi Rucellai.
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MDCLXXV
, La narrazione e del P. Giulio Vasco gesuiti con sei tavole intagliate in gran foglio.
La narrazione e del P. Giulio Vasco gesuiti con sei tavole intagliate in gran foglio.
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MDCLXXX
, Le stampe del catafalco, e de’ sei emblemi, siccome del ritratto sono eseguite sui disegni di Cesare del Fiore.
L’orazione funerale del P. Gio. Batt. Pastorini: a cui segue un’accademia funebre.
Le stampe del catafalco, e de’ sei emblemi, siccome del ritratto sono eseguite sui disegni di Cesare del Fiore.
L’orazione funerale del P. Gio. Batt. Pastorini: a cui segue un’accademia funebre.
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MDCLXXXI
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