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3177. BINI Pietro di Lorenzo, Memoria del Calcio Fiorentino tratte da diverse scritture, Firenze 1688, in 4.
3186. BOSCA Petro Paulo, De serpente aeneo ambrosianae basilicae, Mediolani 1675, fig., in 8.
3197. CHIMENTELLIUS Valerius, Marmor Pisanum de honore Biselii Parergon. Accedit de Muscis odoris pisani epistola, Bononiae 1666, in 4.
Con 54 figure in cinque tavole in rame; opera ripiena di vastissima erudizione.
Con 54 figure in cinque tavole in rame; opera ripiena di vastissima erudizione.
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3313. PORTII Simonis, De rerum naturalium principiis, Neapoli 1561. 124An homo bonus vel malus voleus fiat, disputatio, Florentiae 1551. — De humana mente disputatio, Florentiae 1551. — De coloribus oculorum, Florentiae 1550. — De dolore, Florentiae 1551. — De puella germanica quae fere biennium vixerat sine cibo potuque, Florentiae 1551. — De conflagratione agri puteolani, Florentiae 1561.
Tutto è riunito in un volume e gli opuscoli stampati a Firenze sono del Torrentino. Esemplare bellissimo e dei più copiosi di questi opuscoli singolari.
Tutto è riunito in un volume e gli opuscoli stampati a Firenze sono del Torrentino. Esemplare bellissimo e dei più copiosi di questi opuscoli singolari.
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3333. SCHIOPPALALBA Joan. Baptistae, In perantiquam sacram tabulam graecam, insigni sodalitio sanctae Mariae Charitatis Venetiarum, ab amplissimo cardinali Bessarione dono datam; dissertatio, Venetiis 1767, in 4, fig.
Vi fu un cappellano di S. M. della Carità, che illustrò questo prezioso monumento. Ma fin’ora non fu né un cappellano, né un canonico di S. Marco che illustrasse la Palla d’Oro, la quale è il primo monumento d’arti della cristianità. Questo lavoro è ben fatto: col ritratto del Bessarione e quattro gran tavole in fine. Il monumento ora trovasi in Vienna.
Vi fu un cappellano di S. M. della Carità, che illustrò questo prezioso monumento. Ma fin’ora non fu né un cappellano, né un canonico di S. Marco che illustrasse la Palla d’Oro, la quale è il primo monumento d’arti della cristianità. Questo lavoro è ben fatto: col ritratto del Bessarione e quattro gran tavole in fine. Il monumento ora trovasi in Vienna.
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3372. BONANNI Phil., Museum Kircherianum sive Museum a P. Athanasio Kircherio in Coll. Romano, jamdudum incaeptum, nuper restitutum, auctum etc. a Phil. Bonanno, Romae 1709, in fol., fig. Edizione con numerose figure in 122 tavole e 44 che rappresentano una gran serie di conchiglie e col ritratto in fronte di Francesco Maria Ruspoli.
3376. CARACCIO Annibale, Aedium Farnesiarum tabulae depictae a Carolo Caesio aeri insculptae, atque a Lucio Philarchaeo explicationibus illustratae, Romae 1753, in fol., fig.
L’autore del testo pose grandissima cura a impinguarlo di erudizione e l’editore v’aggiunse quantità d’altri rami e vignette prese da altre opere, ma le 33 tavole di Carlo Cesio sono in questa ristampa alquanto logore per quanto sia fresco e nitido l’esemplare.
L’autore del testo pose grandissima cura a impinguarlo di erudizione e l’editore v’aggiunse quantità d’altri rami e vignette prese da altre opere, ma le 33 tavole di Carlo Cesio sono in questa ristampa alquanto logore per quanto sia fresco e nitido l’esemplare.
Show More CARACCI Lodovico. Vedi Zanotti e Malvasia.
3417. MUSEUM Florentinum exhibens insigniora vetustatis monumenta quae Florentiae sunt Jo. Gastoni Etruriae Magno Duci dedicatum, Florentiae 1731, fig., vol. 10. Il nostro esemplare è distribuito come segue: — Gemmae antiquae ex thesauro mediceo et privatorum Dactyliothecis Florentiae exhibens tab. 200 etc. cum observationibus Fr. Gori, vol. 2, 1732.Statuae antiquae Deorum, et virorum illustrium centum aeneis tab. incisae cum observationibus Fr. Gori, 1734 vol. l.Antiqua numismata praestantiora maximi moduli cum observationibus Fr. Gori, vol. 3 f., 1740.
Il volume delle tavole ne contiene 115
Il volume delle tavole ne contiene 115
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Serie di ritratti degli eccellenti pitturi dipinti di propria mano che esistono nella Galleria di Firenze colle vite in compendio descritte da Fr. Moücke, Firenze 1754, vol. 4.
Tutti i bibliografi hanno scritto sul merito di questa grand’opera ed in ispecie sopra i sei primi volumi colle preziose illustrazioni del Gori. La collezione dei ritratti in numero di 220 è eseguita quanto meglio il potevasi in opera sì vasta e può ritenersi fra le migliori. Furono stampati dal Pazzi in Firenze altri due volumi di ritratti, senza testo, che servono a completamento ulteriore di quest’opera.
Tutti i bibliografi hanno scritto sul merito di questa grand’opera ed in ispecie sopra i sei primi volumi colle preziose illustrazioni del Gori. La collezione dei ritratti in numero di 220 è eseguita quanto meglio il potevasi in opera sì vasta e può ritenersi fra le migliori. Furono stampati dal Pazzi in Firenze altri due volumi di ritratti, senza testo, che servono a completamento ulteriore di quest’opera.
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3494. CICOGNARA, Schleghel, Mustoxidi, Dandolo, Ciampi , Collezione d’opuscoli intorno ai cavalli di S. Marco: sono otto dissertazioni, In Venezia e in Firenze, in Padova e in Varsavia, M. 79.
Nel 1815, mentre furono rimessi all’antica loro sede i quattro cavalli reduci da Parigi, noi pubblicammo una breve memoria che dai due dotti Schlegel e Mustoxidi fu attaccata con forza, volendosi da loro impugnare che potessero essere opera romana e volendo divinizzarli come esimio lavoro della Grecia. Un giovinetto, discendente da quell’Enrico Dandolo che conquistò Costantinopoli e mandò i cavalli a Venezia, credette di esporre le sue opinioni in opposizione dei due letterati suddetti e dal secondo fu non solo confutato, ma crudel 156 mente deriso; non tacque il giovine patrizio e si stamparono varj scritti. Noi crediamo di avere a tutto risposto in una nota del 3 tomo della Storia della Scultura, la quale in ottavo riprodotta di trova qui unita. E il sig. Ciampi da Varsavia aggiunse anche la sua alle nostre opinioni.
Nel 1815, mentre furono rimessi all’antica loro sede i quattro cavalli reduci da Parigi, noi pubblicammo una breve memoria che dai due dotti Schlegel e Mustoxidi fu attaccata con forza, volendosi da loro impugnare che potessero essere opera romana e volendo divinizzarli come esimio lavoro della Grecia. Un giovinetto, discendente da quell’Enrico Dandolo che conquistò Costantinopoli e mandò i cavalli a Venezia, credette di esporre le sue opinioni in opposizione dei due letterati suddetti e dal secondo fu non solo confutato, ma crudel 156 mente deriso; non tacque il giovine patrizio e si stamparono varj scritti. Noi crediamo di avere a tutto risposto in una nota del 3 tomo della Storia della Scultura, la quale in ottavo riprodotta di trova qui unita. E il sig. Ciampi da Varsavia aggiunse anche la sua alle nostre opinioni.
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3585. ARINGHI Pauli, Roma subterranea novissima, in qua post Antonium Bosium, et celebres alios libris distincte illustrantur, Romae 1651, vol. 2, in fol., fig.
Le immense figure distribuite fra il testo avevano servito alla Roma del Bosio; ma questa seconda, che può chiamarsi refusione dell’opera più antica indigesta, è meglio ordinata, ed eseguita, e per ogni ragione preferibile.
Le immense figure distribuite fra il testo avevano servito alla Roma del Bosio; ma questa seconda, che può chiamarsi refusione dell’opera più antica indigesta, è meglio ordinata, ed eseguita, e per ogni ragione preferibile.
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