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3233. GROPPO Antonio, Dissertazioni varie in materia d’antichità e di teatri, Venezia 1769, in 4.
3467. VISCONTI Giovan Battista ed Ennio Quirino, Il Museo Pio Clementino descritto, Roma 1782, vol. 8, in fol. atl.,fig.

Dopo il 6 volume, che uscì nel 1792, stette quest’opera sospesa, finché non comparve nel 1807 un settimo volume dedicato al papa Chiaramonti contenente le miscellanee del Museo Pio Clementino, descritto dallo stesso Ennio Quirino; e finalmente l’ottavo volume col titolo di Tomo primo del Museo Chiaramonti, aggiunto al Pio Clementino, coll’esplicazione de’ sigg. Filippo Aurelio Visconti e Giuseppe Guattani, venne alla luce nel 1808. Può dirsi esser questa l’opera più grandiosa di antichità illustrate che abbiamo. Giovan Battista Visconti prefetto delle antichità di Roma, padre del celebre Ennio Quirino, l’incominciò sotto il pontificato di Clemente XIV e pubblicò il primo volume nel 1752, regnante Pio VI, cui lo intitolò, proseguendo ad ampliarsi il Museo incominciato dal papa precedente. Contiene questo tomo I 52 tav. di statue e due tavole marcate A. B. con monumenti che servono alle illustrazioni: In principio è il ritratto di Pio VI e la pianta generale del Museo.

Morto il sig. Giovan Batista Visconti, successe nell’impresa Ennio Quirino, che pubblicò il secondo volume nel 1784 con altre 32 tavole di statue e due tavole di monumenti illustrativi e il ritratto in principio. Il terzo volume contiene 50 tavole di statue e un nuovo ritratto del papa e tre tavole illustrative. Il quarto contiene 45 tav. di bassi rilievi, due tavole di monumenti illustrativi e le tre statue di Apollo, di Venere e di Meleagro intagliate da Luigi Cunego in aumento de’ primi volumi. Nel quinto sono 45 tav. di bassi rilievi, due tav. illustrative e un sarcofago oltre il numero. Nel sesto sono 61 tav. di busti e due tavole di mouumenti illustrativi. Il tomo VII fu dedicato a Pio VII col ritratto in fronte di questo papa e intitolato Miscellanea del Museo Pio Clemen 151tino con 50 tavole e due di monumenti illustrativi. L’ottavo tomo, illustrato dal sig. Filippo Visconti fratello del defunto Ennio Quirino e dal Guattani, contiene 44 tavole di monumenti di vario genere e si intitola Museo Chiaramonti; avvi una tavola illustrativa e un nuovo ritratto del papa. In tutto 428 tavole.

Dopo il 6 volume, che uscì nel 1792, stette quest’opera sospesa, finché non comparve nel 1807 un settimo volume dedicato al papa Chiaramonti contenente le miscellanee del Museo Pio Clementino, descritto dallo stesso Ennio Quirino; e finalmente l’ottavo volume col titolo di Tomo primo del Museo Chiaramonti, aggiunto al Pio Clementino, coll’esplicazione de’ sigg. Filippo Aurelio Visconti e Giuseppe Guattani, venne alla luce nel 1808. Può dirsi esser questa l’opera più grandiosa di antichità illustrate che abbiamo. Giovan Battista Visconti prefetto delle antichità di Roma, padre del celebre Ennio Quirino, l’incominciò sotto il pontificato di Clemente XIV e pubblicò il primo volume nel 1752, regnante Pio VI, cui lo intitolò, proseguendo ad ampliarsi il Museo incominciato dal papa precedente. Contiene questo tomo I 52 tav. di statue e due tavole marcate A. B. con monumenti che servono alle illustrazioni: In principio è il ritratto di Pio VI e la pianta generale del Museo.

Morto il sig. Giovan Batista Visconti, successe nell’impresa Ennio Quirino, che pubblicò il secondo volume nel 1784 con altre 32 tavole di statue e due tavole di monumenti illustrativi e il ritratto in principio. Il terzo volume contiene 50 tavole di statue e un nuovo ritratto del papa e tre tavole illustrative. Il quarto contiene 45 tav. di bassi rilievi, due tavole di monumenti illustrativi e le tre statue di Apollo, di Venere e di Meleagro intagliate da Luigi Cunego in aumento de’ primi volumi. Nel quinto sono 45 tav. di bassi rilievi, due tav. illustrative e un sarcofago oltre il numero. Nel sesto sono 61 tav. di busti e due tavole di mouumenti illustrativi. Il tomo VII fu dedicato a Pio VII col ritratto in fronte di questo papa e intitolato Miscellanea del Museo Pio Clemen 151tino con 50 tavole e due di monumenti illustrativi. L’ottavo tomo, illustrato dal sig. Filippo Visconti fratello del defunto Ennio Quirino e dal Guattani, contiene 44 tavole di monumenti di vario genere e si intitola Museo Chiaramonti; avvi una tavola illustrativa e un nuovo ritratto del papa. In tutto 428 tavole.

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3474. ADAM Lambert Sigisbert, Colléction de sculptures antiques grecques et romaines trouvées à Rome dans les ruines des palais de Neron, et de Marius, Paris 1755, in 4, fig.
Questo scultore comprò dagli eredi del cardinale di Polignac questa collezione di marmi, che poi è passata a Berlino: ma per esitarla imaginò di far intagliare da buoni artefici tutti i disegni, che di sua mano aveva eseguiti con molta intelligenza in numero di 59 pezzi d’antichità cui aggiunse anche cinque busti di sua invenzione. Disegnò poi e di propria mano anche incise un secondo frontespizio, ove il Tempo sostiene un cartello con scrittovi Recueil de sculpture antiques grecques et romaines 1754 e al basso della tav. istoriata: le Temps decouvre les ruines du palais de Marius en 1729 L. S. Adam l’ainè de Nancy inv. et fecit 1754. Libro alquanto raro.
Questo scultore comprò dagli eredi del cardinale di Polignac questa collezione di marmi, che poi è passata a Berlino: ma per esitarla imaginò di far intagliare da buoni artefici tutti i disegni, che di sua mano aveva eseguiti con molta intelligenza in numero di 59 pezzi d’antichità cui aggiunse anche cinque busti di sua invenzione. Disegnò poi e di propria mano anche incise un secondo frontespizio, ove il Tempo sostiene un cartello con scrittovi Recueil de sculpture antiques grecques et romaines 1754 e al basso della tav. istoriata: le Temps decouvre les ruines du palais de Marius en 1729 L. S. Adam l’ainè de Nancy inv. et fecit 1754. Libro alquanto raro.
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3477. ANTIQUARUM statuarum urbis Romae quae in pubblicis privatisque locis visuntur icones, Romae, ex typis Gothifredi Scaichis, pars secunda 1621, in 4. Son tav. 80 in 4. Questa è una delle più rare collezioni di 153 statue riunita e riprodotta, che apparve forse disgiunta avanti l’epoca nel frontespizio da noi qui segnata e sebbene dicasi parte seconda in due esemplari da noi posseduti, nondimeno non conosciamo alcuna traccia dell’esistenza di una prima. La statua segnata 12, che è un Genio nel Campidoglio, porta inciso il nome di Orazio Aquilano: e la tavola 69 che rappresenta il Marsia porta il nome di Cherubino Alberti fece 1578.
3483. BIAGI Clemente, Ragionamento sopra un’antica statua singolarissima nuovamente scoperta nell’agro romano, Roma 1771, in 4, fig., M. 33.
Con una tavola intagliata in rame. La statua spiegasi come rappresentante il Sole.
Con una tavola intagliata in rame. La statua spiegasi come rappresentante il Sole.
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3508. FEA Carlo, Osservazioni intorno la celebre statua di Pompeo, Roma 1812, in 8, M. 36.
3556. SCULTURE del palazzo della Villa Borghese detta Pinciana brevemente descritte, Roma 1796, in 8, vol. 3.
Il primo volume contiene in due parti riunite le succinte illustrazioni estratte dalle più copiose già preparate dal celebre Ennio Quirino Visconti, che dovevano escire in un colle statue già incise per un’edizione in foglio, tuttora inedita, il cui ricco materiale sta presso il principe Borghese. Gli altri due volumi contengono in due parti separate le sculture incise a contorni, in numero di circa 250 tavole.
Il primo volume contiene in due parti riunite le succinte illustrazioni estratte dalle più copiose già preparate dal celebre Ennio Quirino Visconti, che dovevano escire in un colle statue già incise per un’edizione in foglio, tuttora inedita, il cui ricco materiale sta presso il principe Borghese. Gli altri due volumi contengono in due parti separate le sculture incise a contorni, in numero di circa 250 tavole.
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3562. VISCONTI Ennio Quirino, Monumenti Gabinj della villa Pinciana descritti, Roma 1797, in 8.
Opera divisa in tre parti con 57 tavole. I preliminari formano la parte prima, le statue formano la seconda e le iscrizioni la terza.
Opera divisa in tre parti con 57 tavole. I preliminari formano la parte prima, le statue formano la seconda e le iscrizioni la terza.
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3593. BARBAULT, Recueil de divers monumens anciens, repandus dans plusieurs endroits de l’Italie, gravés en 166 planch. pour servir de suite aux monumens de Rome, 1770, in fol.
3606. BELLORI, Admiranda romanarum antiquitatum ac veteris sculpturae vestigia, anaglyphico opere elaborata a Petro Sancte Bartolo delineata, incisa: edidit Joannes Jacobus de Rubeis, Romae, ad templum Pacis, prima edizione senz’anno.
Sonovi tavole 81. Esemplare di dedica mar. dor. Col ritratto del cardinale Ghigi cui è dedicata. L’edizioni di opere di Santi Bartoli non sono rare di seconde e di terze impressioni, ma sono rarissime di prime stampe, tanto più che se ne restano alcune, veggonsi per ordinario mal concepite per l’uso che ne hanno fatto gli amatori, e gli artisti. Presso che tutti i nostri esemplari di queste opere sono di dedica, in marrocchino dorato, e appartennero a insigni biblioteche.
Sonovi tavole 81. Esemplare di dedica mar. dor. Col ritratto del cardinale Ghigi cui è dedicata. L’edizioni di opere di Santi Bartoli non sono rare di seconde e di terze impressioni, ma sono rarissime di prime stampe, tanto più che se ne restano alcune, veggonsi per ordinario mal concepite per l’uso che ne hanno fatto gli amatori, e gli artisti. Presso che tutti i nostri esemplari di queste opere sono di dedica, in marrocchino dorato, e appartennero a insigni biblioteche.
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