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Contributing Library
Biblioteca Apostolica Vaticana
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Publication Year
1564 to 1565
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Quest’opera, cui tratta dell’applicazione dei colori più nel senso dell’allegorie, che dell’arte della pittura, era più
propria degli studi e delle cognizioni di questo autore, il quale opportunamente intitolò il dialogo precedente,
l’Aretino perché appunto esteso dalla letteratura di quel letterato, che molto intendevasi di opere di pennello.
Quest’opera, cui tratta dell’applicazione dei colori più nel senso dell’allegorie, che dell’arte della pittura, era più
propria degli studi e delle cognizioni di questo autore, il quale opportunamente intitolò il dialogo precedente,
l’Aretino perché appunto esteso dalla letteratura di quel letterato, che molto intendevasi di opere di pennello.
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Questa è la stessa edizione che trovasi unita ai Marmi stampati nel 1552 in Venezia dal
Marcolini: e non avvi altra diversità che il frontespizio mutato e che questo esemplare finisce
col primo trattato.
Questa è la stessa edizione che trovasi unita ai Marmi stampati nel 1552 in Venezia dal
Marcolini: e non avvi altra diversità che il frontespizio mutato e che questo esemplare finisce
col primo trattato.
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A tergo del frontespizio e il ritratto dell’autore, poi la dedica del traduttore a Cosimo de Medici. Cominciano li
dieci libri dell’architettura colle tavole in legno fra il testo. A questa va aggiunto il trattato della pittura tradotto
da Lodovico Domenichi e in fine la tavola delle cose notabili. La prima edizione di questa versione del Bartoli è
del 1550, per Lorenzo Torrentino.
A tergo del frontespizio e il ritratto dell’autore, poi la dedica del traduttore a Cosimo de Medici. Cominciano li
dieci libri dell’architettura colle tavole in legno fra il testo. A questa va aggiunto il trattato della pittura tradotto
da Lodovico Domenichi e in fine la tavola delle cose notabili. La prima edizione di questa versione del Bartoli è
del 1550, per Lorenzo Torrentino.
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Edizione colle tavole in legno collocate fra il testo.
Edizione colle tavole in legno collocate fra il testo.
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Prima edizione col ritratto dell’autore intagliato in legno, non meno che le figure inserite fra il testo.
Prima edizione col ritratto dell’autore intagliato in legno, non meno che le figure inserite fra il testo.
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,
Edizione noti diversa da quella, del 1559 se non pel frontespizio. L’estratto si fonda sulla versione di Jean
Martin, le figure sono infelici assai e il meglio consiste nelle annotazioni ai tre primi libri che vengono dopo
l’epitome, estese da Gardet, nelle quali riempie il vuoto dell’altro collaboratore.
Edizione noti diversa da quella, del 1559 se non pel frontespizio. L’estratto si fonda sulla versione di Jean
Martin, le figure sono infelici assai e il meglio consiste nelle annotazioni ai tre primi libri che vengono dopo
l’epitome, estese da Gardet, nelle quali riempie il vuoto dell’altro collaboratore.
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, Questa è una delle meglio estese, e ordinate descrizioni d! spettacoli ricchi e grandiosi: libro raro e prezioso dal
Poggiali attribuito a Buccio Baldini sull’asserzione di Paolo Mini scrittore contemporaneo e degno di fede.
Questa è una delle meglio estese, e ordinate descrizioni d! spettacoli ricchi e grandiosi: libro raro e prezioso dal
Poggiali attribuito a Buccio Baldini sull’asserzione di Paolo Mini scrittore contemporaneo e degno di fede.
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MDXVI
, Prima e preziosa edizione conservatissima. Cento e trentatrè sono le tavole intagliate in legno, comprese due che
nel libro dei re sono di tripla grandezza ed un’altra consimile nel libro dell’Esodo. Le tavole sono a tergo l’una
dell’altra nei medesimi foglietti e non tutte, come il dimostrano le diverse marche, sono di quel J. Amanno
Tigurino sopra-detto.
Dopo il titolo, e prima delle tavole, è la dedica che ai 18 agosto Sigismondo Feyrabend fece di questo libro al
rinomatissima intagliatore Melchior Lorick di Flensburg, a cui seguono alcuni versi tedeschi. Alcune
illustrazioni di questa Biblia ne danno diversi autori, ma da ultimo il Zani nella 1 parte del suo volume secondo
dell’Enciclopedia metodica di B. Arti ne parla con diffusione.
Prima e preziosa edizione conservatissima. Cento e trentatrè sono le tavole intagliate in legno, comprese due che
nel libro dei re sono di tripla grandezza ed un’altra consimile nel libro dell’Esodo. Le tavole sono a tergo l’una
dell’altra nei medesimi foglietti e non tutte, come il dimostrano le diverse marche, sono di quel J. Amanno
Tigurino sopra-detto.
Dopo il titolo, e prima delle tavole, è la dedica che ai 18 agosto Sigismondo Feyrabend fece di questo libro al
rinomatissima intagliatore Melchior Lorick di Flensburg, a cui seguono alcuni versi tedeschi. Alcune
illustrazioni di questa Biblia ne danno diversi autori, ma da ultimo il Zani nella 1 parte del suo volume secondo
dell’Enciclopedia metodica di B. Arti ne parla con diffusione.
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