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110. DOLCE Messer Lodovico, Dialogo della pittura, intitolato l’Aretino: ove si ragiona della dignità della pittura ec., Venezia, presso il Giolito, 1557, in 8.
Esemplare, che dalla biblioteca di Felibien passò a quella di Mariette e di d’Agincourt, con illustrazioni manoscritte in principio, e note marginali.
Esemplare, che dalla biblioteca di Felibien passò a quella di Mariette e di d’Agincourt, con illustrazioni manoscritte in principio, e note marginali.
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111. DOLCE Messer Lodovico, Lo stesso, esemplare nitido, della medesima edizione.
540. LABACCO, L’istessa opera stampata in Roma negli anni del Signore 1557.
A questo più fresco esemplare sono aggiunte altre 17 cattive tavole di monumenti romani senza luogo né anno né nome d’intagliatore, ma appariscono essere tolte dall’opera di Vredman. Anche questo ha la data contrafatta.
A questo più fresco esemplare sono aggiunte altre 17 cattive tavole di monumenti romani senza luogo né anno né nome d’intagliatore, ma appariscono essere tolte dall’opera di Vredman. Anche questo ha la data contrafatta.
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542. De LANTERI da Paratico bresciano, Due dialoghi del modo di disegnar le piante delle fortezze secondo Euclide e del modo di comporre i modelli per 97disegnare le piante delle città, Venezia, Valgrisio, 1557, in 4 pic. fig.
Edizione elegante in bei caratteri corsivi, colle figure in legno fra il testo. Questo autore fu uno dei più insigni ingegneri del suo tempo.
Edizione elegante in bei caratteri corsivi, colle figure in legno fra il testo. Questo autore fu uno dei più insigni ingegneri del suo tempo.
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714. VITRUVIUM In Marcum, De architectura adnotatio 133 nes Guillelmi Philandri, Venetiis, ex officina Stella, 1557, fig. in 8.
Vedesi in quest’edizione una delle solite frodi degli stampatori. Il Zitelli acquistò un numero d’esemplari della prima edizione di queste note pubblicata in Roma dal Dossena nel 1544; cangiò i primi otto foglietti, cioè il primo foglio di stampa ove pose anche un suo avviso agli studiosi e diede in tal modo a vedere di aver fatta una nuova edizione. Non cangiò in fine alcun foglio e poiché dietro l’ultima pagina trovavasi il nome dello stampatore Romano, lo cuoprì con una sottile striscia di carta, come può rilevarsi nel nostro e negli altri esemplari: e come avverti anche lo stesso Poleni nelle sue exercitationes Vitruvianae.
Vedesi in quest’edizione una delle solite frodi degli stampatori. Il Zitelli acquistò un numero d’esemplari della prima edizione di queste note pubblicata in Roma dal Dossena nel 1544; cangiò i primi otto foglietti, cioè il primo foglio di stampa ove pose anche un suo avviso agli studiosi e diede in tal modo a vedere di aver fatta una nuova edizione. Non cangiò in fine alcun foglio e poiché dietro l’ultima pagina trovavasi il nome dello stampatore Romano, lo cuoprì con una sottile striscia di carta, come può rilevarsi nel nostro e negli altri esemplari: e come avverti anche lo stesso Poleni nelle sue exercitationes Vitruvianae.
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1929. PARADIN M. Claude Chanoine de Beaujen, Dévises héroiques, à Lyon, par Jean de Tournes et Guil. Gazeau, 1557, in 12.
Edizione elegantissima per le belle 174 incisioni in legno. Vedi anche d’Amboise.
Edizione elegantissima per le belle 174 incisioni in legno. Vedi anche d’Amboise.
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2043. HOLBEIN. Imagines Mortis: his accesserunt epigratnmata e gallico idiomate in latinum traslata, Coloniae 1557, in 12. figur.
Questa è un’edizione originale colle stesse 53 tavole, clic pretendonsi intagliate da Holbein medesimo: ma non tutte forse di sua mano, trovandosi in alcune la marca A, cosa non avertita da Papillon, che indicò solamente una differenza in alcune tavole, aggiunte nelle edizioni posteriori alla prima, per aver queste nel contorno una linea sola, mentre le altre ne hanno due. La lettera A. potrebbe forse significare Abr. Bruyn che infatti in Colonia e in Svizzera intaglia diverse opere in quel tempo. Sebbene l’edizione non contenga le prime prove più fresche che apparvero 20 anni prima, nullameno può da questa formarsi chiaramente l’idea d’uno dei più preziosi lavori che vanti l’incisione in legno. Quanto al testo di questo rarissimo libretto trovansi le seguenti opere, oltre gl’indicati epigrammi: Medicina Animae e gallico idiomate a Georgio Aemilio in latinum translata: Paracelsis ad periculose decumbentes, Cypriani Episc. sermo de immortalitate, oratio ad Deum ap aegrotum dicenda, Oratio ad Chris. in gravi morbo dicenda, Divi Chrysostomi de patientia. Il libro, compreso il frontespizio e l’ultima carta bianca, è composto di 100 foglietti, notandosi il nome dello stampatore sul frontespizio colla sua marca Arnold Birckman. Ap. Haeredes, 1557. Legato assieme a questo libro è il seguente. Hofferi Io. Coburgensii Icones Catecheseos et virtutum, ac vitiorum illustratae numeris. Item Historia Passionis D N. I. Chris. Effigiata, Vitembergae excudebat Io. Crato 1558. Sono queste 71 tavole intagliate in legno che figurano i precetti del Decalogo, il Simbolo degli Apostoli, i Sacramenti, le Virtù ed i vizi, e la vita del Redentore, con i relativi epigrammi ad ogni soggetto. L’intaglio è di qualche pregio. Al decimo precetto del Decalogo figurato colla Castità di Giuseppe sono due marche. La superiore I. L. C. T. L’inferiore D. B. 1557, amendue in due cartelline: direbbesi che quest’ultima appartiene a un intagliatore Vitemberghese, essendo riportata anche da Crist e la prima al disegnatore.
Questa è un’edizione originale colle stesse 53 tavole, clic pretendonsi intagliate da Holbein medesimo: ma non tutte forse di sua mano, trovandosi in alcune la marca A, cosa non avertita da Papillon, che indicò solamente una differenza in alcune tavole, aggiunte nelle edizioni posteriori alla prima, per aver queste nel contorno una linea sola, mentre le altre ne hanno due. La lettera A. potrebbe forse significare Abr. Bruyn che infatti in Colonia e in Svizzera intaglia diverse opere in quel tempo. Sebbene l’edizione non contenga le prime prove più fresche che apparvero 20 anni prima, nullameno può da questa formarsi chiaramente l’idea d’uno dei più preziosi lavori che vanti l’incisione in legno. Quanto al testo di questo rarissimo libretto trovansi le seguenti opere, oltre gl’indicati epigrammi: Medicina Animae e gallico idiomate a Georgio Aemilio in latinum translata: Paracelsis ad periculose decumbentes, Cypriani Episc. sermo de immortalitate, oratio ad Deum ap aegrotum dicenda, Oratio ad Chris. in gravi morbo dicenda, Divi Chrysostomi de patientia. Il libro, compreso il frontespizio e l’ultima carta bianca, è composto di 100 foglietti, notandosi il nome dello stampatore sul frontespizio colla sua marca Arnold Birckman. Ap. Haeredes, 1557. Legato assieme a questo libro è il seguente. Hofferi Io. Coburgensii Icones Catecheseos et virtutum, ac vitiorum illustratae numeris. Item Historia Passionis D N. I. Chris. Effigiata, Vitembergae excudebat Io. Crato 1558. Sono queste 71 tavole intagliate in legno che figurano i precetti del Decalogo, il Simbolo degli Apostoli, i Sacramenti, le Virtù ed i vizi, e la vita del Redentore, con i relativi epigrammi ad ogni soggetto. L’intaglio è di qualche pregio. Al decimo precetto del Decalogo figurato colla Castità di Giuseppe sono due marche. La superiore I. L. C. T. L’inferiore D. B. 1557, amendue in due cartelline: direbbesi che quest’ultima appartiene a un intagliatore Vitemberghese, essendo riportata anche da Crist e la prima al disegnatore.
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3057. VICO, Le immagini delle donne Auguste intagliate in istampa di rame con le vite, et isposizioni sopra i 93 riversi delle loro medaglie antiche, in Vinegia, presso Enea Vico Parmigiano e Vincenzo Valgrisio all’insegna d’Erasmo, 1557, in 4.
Con bellissimo frontespizio figurato. Dedicato al cardinale Ippolito d’Este e 61 tavole coi ritratti delle donne Auguste ornati e figurati.
Con bellissimo frontespizio figurato. Dedicato al cardinale Ippolito d’Este e 61 tavole coi ritratti delle donne Auguste ornati e figurati.
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