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391. ALBERTOLI Giocondo, Alcune decorazioni di nobili sale ed altri ornamenti incisi da Giacomo Mercoli e da Andrea de Bernardis, Milano 1787.
Questa è la seconda parte dell’opera dedicata al C. di Wilzeck. Dopo la dedica sta una prefazione al lettore; e seguono 23 bellissime tavole, a cui va unita.
Questa è la seconda parte dell’opera dedicata al C. di Wilzeck. Dopo la dedica sta una prefazione al lettore; e seguono 23 bellissime tavole, a cui va unita.
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393. ALBERTOLI Giocondo, Alcune decorazioni di nobili sale ed altri ornamenti incisi da Giacomo Mercoli e da Andrea de Bernardis, Milano 1787, in fol. mass.
Unitovi il Corso Elementare, il quale contiene le 23 tavole della seconda parte dell’opera. Trovasi legata anche la prima parte contenente altre 24 tavole di diversi ornamenti, pubblicati nel 1781. Ma è da notarsi l’immensa diversità delle stampe di questa prima parte, quando trovansi riunite alla seconda, o alla terza, essendo logoratissime pel gran successo e smercio che ebbero, cosicché per chiarirsi dell’antichità della prima parte, è d’uopo osservare la carta in cui sono tirate; 71mentre per la prima impressione si adoperò carta meno candida e più piccola.
Unitovi il Corso Elementare, il quale contiene le 23 tavole della seconda parte dell’opera. Trovasi legata anche la prima parte contenente altre 24 tavole di diversi ornamenti, pubblicati nel 1781. Ma è da notarsi l’immensa diversità delle stampe di questa prima parte, quando trovansi riunite alla seconda, o alla terza, essendo logoratissime pel gran successo e smercio che ebbero, cosicché per chiarirsi dell’antichità della prima parte, è d’uopo osservare la carta in cui sono tirate; 71mentre per la prima impressione si adoperò carta meno candida e più piccola.
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441. BONARROTI Michel Angelo, Le porte di Roma nuo 79vamente ed esattamente disegnate ed intagliate, Bologna 1787, in fol. fig.
Uno scolaro del Bibiena, par nome Giovanni Lodovico Quadri, lasciò per morte incompleto il lavoro, che fu fatto terminare da Pio Panfili a spese di Lelio dalla Volpe editore. L’opera è scarsa, eseguita con poco gusto. Dopo il frontespizio è un avviso che istruisce di quanto sopra; indi il ritratto del Buonarroti e sette tavole.
Uno scolaro del Bibiena, par nome Giovanni Lodovico Quadri, lasciò per morte incompleto il lavoro, che fu fatto terminare da Pio Panfili a spese di Lelio dalla Volpe editore. L’opera è scarsa, eseguita con poco gusto. Dopo il frontespizio è un avviso che istruisce di quanto sopra; indi il ritratto del Buonarroti e sette tavole.
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565. MILIZIA Francesco, Roma, delle belle arti del dise 101gno: parte prima: dell’architettura civile, Bassano 1787, in 8.
789. CARLI Gian. Rinaldo, Degli anfiteatri e particolarmente del Flavio di Roma, di quello d’Italica 147 nella Spagna e di quello di Pola nell’Istria, Milano 1788, in 4, fig.
Quest’opera è anche stampata nelle antichità italiche di questo autore con 15 tavole intagliate in rame.
Quest’opera è anche stampata nelle antichità italiche di questo autore con 15 tavole intagliate in rame.
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1166. LETTERA di N. ad un amico sullo stato delle Belle Arti in Roma, Roma 1788, in 8, M. 87.
1186. MARIOTTI Annibale, Lettere pittoriche perugine: ossia Ragguaglio di memorie riguardanti le arti del disegno in Perugia al Sig. Baldassare Orsini pittore e architetto perugino, Perugia 1788, in 8.
1256. DIONISI Giovanni, Sommario di memorie ossia descrizione succinta dei quadri della Scuola grande di S. Giovanni Evangelista, Venezia 1787, in 8, M. 99.
1504. La SONTUOSA illuminazione della città di Torino per lo sposalizio di Carlo Emmanuele ed Elisabetta di Lorena con l’aggiunta della sposizione della Santa Sindone, in italiano e in francese, Torino 1787, in fog. fig.
14 ricche e grandi tavole ornano l’edizione. Vi furono impiegati diversi architetti per l’invenzione e principalmente Ignazio Massoni e il Vittone, siccome gl’intagli di vairi autori sono fatti con diligenza e con lusso.
14 ricche e grandi tavole ornano l’edizione. Vi furono impiegati diversi architetti per l’invenzione e principalmente Ignazio Massoni e il Vittone, siccome gl’intagli di vairi autori sono fatti con diligenza e con lusso.
Show More MDCCXXXVII
1506. CELIDONIO Carlo, Relazione della venuta e dimora in Milano dell’Arciduchessa Maria Teresa d’Austria Gran Duchessa di Toscana e di Francesco III Duca di Lorena e Gran Duca di Toscana nel mese di Maggio dell’anno 1739 e loro viaggio, Milano 1789, in 8.
La relazione è stesa dal maestro delle cerimonie della Corte D Carlo Celidonie. Non vi ha che una stampa ed e la pianta della corte come allora si trovava avanti la riedificazione attuale.
La relazione è stesa dal maestro delle cerimonie della Corte D Carlo Celidonie. Non vi ha che una stampa ed e la pianta della corte come allora si trovava avanti la riedificazione attuale.
Show More MDCCXXXIX