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1028. MISSIRINI M., Monumenti di scultura e architettura, sonetti, Roma 1818, in 12.
1344. ROBERTI Giambattista, Orazione per la distribu 230 zione de premi di Belle Arti nell’Istituto delle Scienze, l’an. 1758, in 8.
2663. COCHIN le fils, et Bellicard, Observations sur les antiquités de la ville d’Herculanum, Paris 1754, in 12, fig.
L’operetta è divisa in tre sezioni. La prima dell’architetto Bellicard ove sono descritte le principali antichità ercolanensi, la seconda di M. Cochin il figlio che si estende sulle 29 opere di pittura e di scultura, la terza del primo autore si estende su altre antichità di Napoli, Pozzuolo, Baja, Cuma e Capua. Queste tre lezioni sono precedute da una memoria storica sulla città di Ercolano redatta da un uomo di lettere. Il volumetto è ornato di 40 tavole intagliate con molta grazia dallo stesso Bellicard. È preceduto questo libro da un Essai sur la peinture, la sculpture, et l’architecture 1751, senza luogo.
L’operetta è divisa in tre sezioni. La prima dell’architetto Bellicard ove sono descritte le principali antichità ercolanensi, la seconda di M. Cochin il figlio che si estende sulle 29 opere di pittura e di scultura, la terza del primo autore si estende su altre antichità di Napoli, Pozzuolo, Baja, Cuma e Capua. Queste tre lezioni sono precedute da una memoria storica sulla città di Ercolano redatta da un uomo di lettere. Il volumetto è ornato di 40 tavole intagliate con molta grazia dallo stesso Bellicard. È preceduto questo libro da un Essai sur la peinture, la sculpture, et l’architecture 1751, senza luogo.
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3532. MISSIRINI Melchiorre, Monumenti di scultura e architettura, sonetti, Roma 1818, in 8.
Fra questi trattasi di una gran parte delle opera di Canova che non sono illustrate nel volume qui sopra: furono a noi intitolati dall’amico autore, che è uno dei più forti e begli ingegni italiani.
Fra questi trattasi di una gran parte delle opera di Canova che non sono illustrate nel volume qui sopra: furono a noi intitolati dall’amico autore, che è uno dei più forti e begli ingegni italiani.
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4174. MALVASIA Carlo Cesare, Le pitture di Bologna che rendono il passaggiero disingannato ed istrutto: dell’Ascoso Accademico Gelato terza edizione, Bologna 1732, in 12.
Il conte Malvasia dedicò questo suo libro sotto il nome di Ascoso la prima volta che lo stampò a Carlo le Brun.
Il conte Malvasia dedicò questo suo libro sotto il nome di Ascoso la prima volta che lo stampò a Carlo le Brun.
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4175. MALVASIA Carlo Cesare, La quarta edizione, 1755.
4176. MALVASIA Carlo Cesare, La quinta edizione, 1766.
4177. MALVASIA Carlo Cesare, Pitture, sculture, e architetture delle chiese, luoghi pubblici, palazzi, e case della città di Bologna, Bologna 1782, in 8.
In questo esemplare sono molte aggiunte manoscritte in 267 fine. Non è d’uopo ripetere come tutto ciò che porta il nome del Malvasia faccia testo d’arte in fatto delle cose bolognesi
In questo esemplare sono molte aggiunte manoscritte in 267 fine. Non è d’uopo ripetere come tutto ciò che porta il nome del Malvasia faccia testo d’arte in fatto delle cose bolognesi
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