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Non sono questi che otto foglietti di stampa in tutto.
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Quest’opera presenta un’indigesta riunione di opere infedelmente tratte da altri e in parte sognate da questo
architetto.
Quest’opera presenta un’indigesta riunione di opere infedelmente tratte da altri e in parte sognate da questo
architetto.
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II trarre dai racconti della storia edifici di cui non restano traccie è opera che esige infinita critica e
l’imaginazione non basta, specialmente quando non è punto guidata dal gusto. Contiene il volume 84 tavole, di
cui le ultime tredici rappresentano una collezione di vasi.
II trarre dai racconti della storia edifici di cui non restano traccie è opera che esige infinita critica e
l’imaginazione non basta, specialmente quando non è punto guidata dal gusto. Contiene il volume 84 tavole, di
cui le ultime tredici rappresentano una collezione di vasi.
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Quest’opera è di 40 tav. edizione originale; segue poi la scelta di vari tempietti antichi, Roma, presso il Soria,
1624: sono tavole 6 vengono in seguito diversi ornamenti capricciosi per depositi e altari, Roma 1625; sono
tavole 40. Finisce il volume coi tabernacoli diversi nuovamente inventati da Giovan Battista Montano: Roma
1618: sono tavole 24 in fol. fig., il tutto dato in luce da Giovan Battista Soria romano. Il Montano si intitola
intagliatore di legname eccellentissimo, di questo volume quantunque s’incominci ad inclinare al gusto falso,
vedesi però quanto l’autore fosse valente.
Quest’opera è di 40 tav. edizione originale; segue poi la scelta di vari tempietti antichi, Roma, presso il Soria,
1624: sono tavole 6 vengono in seguito diversi ornamenti capricciosi per depositi e altari, Roma 1625; sono
tavole 40. Finisce il volume coi tabernacoli diversi nuovamente inventati da Giovan Battista Montano: Roma
1618: sono tavole 24 in fol. fig., il tutto dato in luce da Giovan Battista Soria romano. Il Montano si intitola
intagliatore di legname eccellentissimo, di questo volume quantunque s’incominci ad inclinare al gusto falso,
vedesi però quanto l’autore fosse valente.
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Con 31 figure intagliate in rame, accuratissima edizione colla dedica a M. Everard Sabach.
Con 31 figure intagliate in rame, accuratissima edizione colla dedica a M. Everard Sabach.
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, Sono tre libri dei quali il secondo che tratta delle fontane e il terzo degli organi, rendono ragione di molte
meccaniche 167 che non sono più in uso. Una porzione delle tavole è intagliata in legno e l’altra in rame e
tutte sono collocate fra il testo.
Sono tre libri dei quali il secondo che tratta delle fontane e il terzo degli organi, rendono ragione di molte
meccaniche 167 che non sono più in uso. Una porzione delle tavole è intagliata in legno e l’altra in rame e
tutte sono collocate fra il testo.
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, Rimane qualche dubbio se queste due edizioni non siano una sola, o con l’anno di stampa mutato, o veramente
per mala impressione degli ultimi due numeri.
Rimane qualche dubbio se queste due edizioni non siano una sola, o con l’anno di stampa mutato, o veramente
per mala impressione degli ultimi due numeri.
Show More , Il Valesio intagliò le tavole, il frontespizio, e il ritratto dell’autore. I canti sono 24, ciascuno preceduto da una
tavola. La prima fu disegnata da Bernardo Castello: le altre certamente sono di meno perito artefice, o se del
medesimo, assai trascurate.
Il Valesio intagliò le tavole, il frontespizio, e il ritratto dell’autore. I canti sono 24, ciascuno preceduto da una
tavola. La prima fu disegnata da Bernardo Castello: le altre certamente sono di meno perito artefice, o se del
medesimo, assai trascurate.
Show More , I bei disegni delle 16 figure allegoriche, che sì vedono vennero fatti da Giovanni Lanfranco e intagliati da
Teodoro Crueger che intagliò anche le altre due tavole degli apparati. La relazione non meno che l’orazion
funerale sono di Lelio Guidiccioni.
I bei disegni delle 16 figure allegoriche, che sì vedono vennero fatti da Giovanni Lanfranco e intagliati da
Teodoro Crueger che intagliò anche le altre due tavole degli apparati. La relazione non meno che l’orazion
funerale sono di Lelio Guidiccioni.
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MDCXXIV
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