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2301. LÉPICIÉ, Vies des prémiers peintres du roi depuis M. Le Brun jusque à present, vol. 2, rel. En 1, Paris 1751, in 8.
2386. VAN GOOL-Johan, Vite e ritratti di pittori olandesi, intitolato il nuovo Teatro de’ pittori stampato in ling. olandese. V. 2 in 8, Sgravenhage 1750.
I ritratti sono intagliati da Houbraken, opera che va in seguito di quella pubblicata da questo intagliatore.
I ritratti sono intagliati da Houbraken, opera che va in seguito di quella pubblicata da questo intagliatore.
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2525. JABLONSKI Pauli Ernesti, De Memnone graecorum et aegyptiorum hujusque celeberrima in Thebaide statua, syntagmata cum figuris aeneis, in 4, Francofurti 1753, M. 39 e 41.
Con due tavole intagliate in rame.
Con due tavole intagliate in rame.
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2566. COLTELLINI Lodovico, Due ragionamenti sopra quattro superbi bronzi antichi, Venezia 1750, in 8, fig.
Con cinque tavole in rame, l’una colle iscrizioni, l’altre colle figure. È mirabile l’intrepidità con cui questo archeologo intende di spiegare e commentare le iscrizioni etrusche senza dubitazione veruna.
Con cinque tavole in rame, l’una colle iscrizioni, l’altre colle figure. È mirabile l’intrepidità con cui questo archeologo intende di spiegare e commentare le iscrizioni etrusche senza dubitazione veruna.
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2663. COCHIN le fils, et Bellicard, Observations sur les antiquités de la ville d’Herculanum, Paris 1754, in 12, fig.
L’operetta è divisa in tre sezioni. La prima dell’architetto Bellicard ove sono descritte le principali antichità ercolanensi, la seconda di M. Cochin il figlio che si estende sulle 29 opere di pittura e di scultura, la terza del primo autore si estende su altre antichità di Napoli, Pozzuolo, Baja, Cuma e Capua. Queste tre lezioni sono precedute da una memoria storica sulla città di Ercolano redatta da un uomo di lettere. Il volumetto è ornato di 40 tavole intagliate con molta grazia dallo stesso Bellicard. È preceduto questo libro da un Essai sur la peinture, la sculpture, et l’architecture 1751, senza luogo.
L’operetta è divisa in tre sezioni. La prima dell’architetto Bellicard ove sono descritte le principali antichità ercolanensi, la seconda di M. Cochin il figlio che si estende sulle 29 opere di pittura e di scultura, la terza del primo autore si estende su altre antichità di Napoli, Pozzuolo, Baja, Cuma e Capua. Queste tre lezioni sono precedute da una memoria storica sulla città di Ercolano redatta da un uomo di lettere. Il volumetto è ornato di 40 tavole intagliate con molta grazia dallo stesso Bellicard. È preceduto questo libro da un Essai sur la peinture, la sculpture, et l’architecture 1751, senza luogo.
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2702. PIZZOLANTI Filiberto, Delle memorie istoriche dell’antica città di Gela, Palermo 1753, in 4, fig.
Ora questa città chiamasi Alicata. Sonovi alcune carte topografiche e alcune tavole di monumenti: opera non senza pregio d’erudizione.
Ora questa città chiamasi Alicata. Sonovi alcune carte topografiche e alcune tavole di monumenti: opera non senza pregio d’erudizione.
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2704. REQUIER, Recueil général historique, et critique de tout ce qui a été publié de plus rare sur la ville d’Hérculane. Par M. R. K.*, Paris, 1754, in 12.
Questo è un semplice ristretto che indica le opere altrui.
Questo è un semplice ristretto che indica le opere altrui.
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2710. SECONDO Giuseppe Maria, Relazione storica dell’antichità, rovine e residui di Capri umiliata al Re. Con tutti gli altri opuscoli d’antiquaria inserti nel terzo volume della Deca Romana delle Simbole Letterarie pubblicate dal proposto Ant. Fran. Gori, Roma 1752, in 8, M. 95.
2745. BARTOLI Pietro Santi, Musaeum Odescalcum, sive thesaurus antiquarium Gemmarum cum imaginibus in iisdem insculptis etc. quae a Serenissima Christina Svecorum Regina collectae in Museo Odescalcho adservantur, Romae 1751-52, vol. 2, in fol., fig.
Nicolò Galeotti estese i commentarj alle tavole di quest’opera, che ascendono al num. di 103 senza contare le vignette, nella quale sarebbe stato molto più ordine e scelta, se fosse stata pubblicata vivente l’insigne collettore del Museo. La prima edizione fu pubblicata nel 1747.
Nicolò Galeotti estese i commentarj alle tavole di quest’opera, che ascendono al num. di 103 senza contare le vignette, nella quale sarebbe stato molto più ordine e scelta, se fosse stata pubblicata vivente l’insigne collettore del Museo. La prima edizione fu pubblicata nel 1747.
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2763. BELLINI Vincentii, Dell’antica lira ferrarese di Marchesini, detta comunemente Marchesana: dissertazione, Ferrara 1754, in 4.
Opere dottissime, le cui tavole intagliate in legno sono inserite fra il testo.
Opere dottissime, le cui tavole intagliate in legno sono inserite fra il testo.
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