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1220. VERMIGLIOLI G. B., La Deposizione di Croce di Federico Barocci nella Cattedrale di Perugia. Lettera critica che accompagna un poemetto su questo argomento, Perugia 1818, in foglio figurato, M. 106.
L’intaglio di questo quadro è diligentemente eseguito dal Sig. Lasinio.
L’intaglio di questo quadro è diligentemente eseguito dal Sig. Lasinio.
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2380. TICOZZI Stefano, Storia dei letterati e degli artisti del dipartimento della Piave, Belluno 1813, in 4.
3048. VERMIGLIOLI Giambattista, Della zecca e delle monete perugine, memorie e monumenti inediti, raccolti e pubblicati, Perugia 1816, in 4, fig.
Con due grandi tavole in rame di medaglie e monete.
Con due grandi tavole in rame di medaglie e monete.
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3494. CICOGNARA, Schleghel, Mustoxidi, Dandolo, Ciampi , Collezione d’opuscoli intorno ai cavalli di S. Marco: sono otto dissertazioni, In Venezia e in Firenze, in Padova e in Varsavia, M. 79.
Nel 1815, mentre furono rimessi all’antica loro sede i quattro cavalli reduci da Parigi, noi pubblicammo una breve memoria che dai due dotti Schlegel e Mustoxidi fu attaccata con forza, volendosi da loro impugnare che potessero essere opera romana e volendo divinizzarli come esimio lavoro della Grecia. Un giovinetto, discendente da quell’Enrico Dandolo che conquistò Costantinopoli e mandò i cavalli a Venezia, credette di esporre le sue opinioni in opposizione dei due letterati suddetti e dal secondo fu non solo confutato, ma crudel 156 mente deriso; non tacque il giovine patrizio e si stamparono varj scritti. Noi crediamo di avere a tutto risposto in una nota del 3 tomo della Storia della Scultura, la quale in ottavo riprodotta di trova qui unita. E il sig. Ciampi da Varsavia aggiunse anche la sua alle nostre opinioni.
Nel 1815, mentre furono rimessi all’antica loro sede i quattro cavalli reduci da Parigi, noi pubblicammo una breve memoria che dai due dotti Schlegel e Mustoxidi fu attaccata con forza, volendosi da loro impugnare che potessero essere opera romana e volendo divinizzarli come esimio lavoro della Grecia. Un giovinetto, discendente da quell’Enrico Dandolo che conquistò Costantinopoli e mandò i cavalli a Venezia, credette di esporre le sue opinioni in opposizione dei due letterati suddetti e dal secondo fu non solo confutato, ma crudel 156 mente deriso; non tacque il giovine patrizio e si stamparono varj scritti. Noi crediamo di avere a tutto risposto in una nota del 3 tomo della Storia della Scultura, la quale in ottavo riprodotta di trova qui unita. E il sig. Ciampi da Varsavia aggiunse anche la sua alle nostre opinioni.
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4308. CIAMPI Sebastiano e altri, Diatribe letterarie sulla Pisa illustrata. Cominciasi colle osservazioni sopra l’opera del Morrona che ha per titolo la Pisa illustrata, Pisa 1812, in 8, fig., M. 34, con quattro tavole in rame. 282 CIAMPI, Appendice alle osservazioni sull’opera del Morrona, Pisa 1812. — Poche parole intorno al libello intitolato appendice alle osservazioni; estratto da un Giornale letterario. — Corollario all’Istoria del risorgimento delle belle arti toscane, 1812. — Interpretazione antica di alcune iscrizioni pisane sostenuta e confermata contro la nuova d’un moderno scrittore. — Il tempio pisano, e il risorgimento delle belle arti restituiti alla vera epoca, Pisa 1812, dell’abate Tempesti. — Deputazione sulla conservazione de’ monumenti pisani, M. 34.