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1180. LUPPI Anton Maria, Dissertazioni, lettere ed altre operette, per la maggior parte non più stampa 210te, illustrate, e poste in luce da Francesc’Antonio Zaccaria, vol 2, in 4, Faenza 1785, fig.
Il primo volume è consecrato alle memorie di erudizione sacra, il secondo all’erudizione profana. Le tavole sono a’ luoghi indicati nel testo.
Il primo volume è consecrato alle memorie di erudizione sacra, il secondo all’erudizione profana. Le tavole sono a’ luoghi indicati nel testo.
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2485. CAYLUS, Recueil d’antiquités egyptiennes, etrusques, grecques, et romaines, Paris1752 au 1767, in 4., fig., vol. 7.
Opera classica e preziosa per l’immensa quantità dei monumenti in essa prodotti da questo celebre antiquario. Il settimo volume comparve in qualità di supplemento, essendo già morto l’autore e fu estratto da’ suoi manoscritti da M. de Bombarde, in fronte al quale fu messo il ritratto dell’autore e l’elogio storico del medesimo. Questa grand’opera contiene 800 tavole incise, senza contare l’immenso numero delle vignette. Leggesi sul magnifico nostro esemplare questa notizia singolare, la quale convince di una verità assai trita, cioè che l’invidia morde col suo veleno sempre gli uomini i più grandi. M. B. C. de Caylus avoit fait placer a st. Germain le Auxerrois pour lui servir de mausolie une belle urne antique de porphire, sur la quelle est une lampe. Une plaque de bronze, qui est au dessus, porte un epitaphe fort modeste. M. Diderot qui n’ aimait pas cet autheur a fait contre lui cette satire: Cy git sous cette cruche etrusque Un antiquaire rude et brusque
Opera classica e preziosa per l’immensa quantità dei monumenti in essa prodotti da questo celebre antiquario. Il settimo volume comparve in qualità di supplemento, essendo già morto l’autore e fu estratto da’ suoi manoscritti da M. de Bombarde, in fronte al quale fu messo il ritratto dell’autore e l’elogio storico del medesimo. Questa grand’opera contiene 800 tavole incise, senza contare l’immenso numero delle vignette. Leggesi sul magnifico nostro esemplare questa notizia singolare, la quale convince di una verità assai trita, cioè che l’invidia morde col suo veleno sempre gli uomini i più grandi. M. B. C. de Caylus avoit fait placer a st. Germain le Auxerrois pour lui servir de mausolie une belle urne antique de porphire, sur la quelle est une lampe. Une plaque de bronze, qui est au dessus, porte un epitaphe fort modeste. M. Diderot qui n’ aimait pas cet autheur a fait contre lui cette satire: Cy git sous cette cruche etrusque Un antiquaire rude et brusque
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3223. FONTANINI Justi, Discus argenteus votivus veterum christianorum Perusiae repertus, et commentario illustratus, Romae 1717, in 4, fig.
Con varie tavole fra il testo ai luoghi citati: intagliate in legno, meno il disco che è in rame.
Con varie tavole fra il testo ai luoghi citati: intagliate in legno, meno il disco che è in rame.
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3285. OLIVIERI Annibale degli Abbati, Di alcune antichità cristiane conservate in Pesaro, Pesaro 1781, in 4, fig., M. 2.
Con 10 tav. in rame.
Con 10 tav. in rame.
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3286. OLIVIERI, Di alcune altre antichità cristiane, ivi 1784, M. 2.
Questa è un’epistola di due foglietti con tre tavole stampate fra il testo e diretta al cardinal Giovannetti.
Questa è un’epistola di due foglietti con tre tavole stampate fra il testo e diretta al cardinal Giovannetti.
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3585. ARINGHI Pauli, Roma subterranea novissima, in qua post Antonium Bosium, et celebres alios libris distincte illustrantur, Romae 1651, vol. 2, in fol., fig.
Le immense figure distribuite fra il testo avevano servito alla Roma del Bosio; ma questa seconda, che può chiamarsi refusione dell’opera più antica indigesta, è meglio ordinata, ed eseguita, e per ogni ragione preferibile.
Le immense figure distribuite fra il testo avevano servito alla Roma del Bosio; ma questa seconda, che può chiamarsi refusione dell’opera più antica indigesta, è meglio ordinata, ed eseguita, e per ogni ragione preferibile.
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3586. ARINGHI Pauli, Roma subterranea novissima tribus libris distincta ex absolutissimo opere Pauli Aringhi in hanc portatilem formam concinnata, Arnhemiae 1661, in 12, fig.
Questo piccolo libretto per la forma (però di 700 pagine circa) è ornato di alcune stampe in rame frapposte al testo, e si volle ridur tascabile quell’immensa opera con poco successo.
Questo piccolo libretto per la forma (però di 700 pagine circa) è ornato di alcune stampe in rame frapposte al testo, e si volle ridur tascabile quell’immensa opera con poco successo.
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3627. BOLDETTI Marc’Antonio, Osservazioni sopra i cimiterj de’ Santi Martiri, ed antichi cristiani, Roma 1702, in fol., fig., vol. 2.
Opera piena di cognizioni erudite; nel I volume stanno molte tavole con monumenti, e nel secondo copiosissime iscrizioni illustrate.
Opera piena di cognizioni erudite; nel I volume stanno molte tavole con monumenti, e nel secondo copiosissime iscrizioni illustrate.
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4021. GOUGH Richard, Sepulchral monuments in Great Britain applied to illustrate the history of families, manners, habits, and arts at the different periods from the Norman conquest to the seventeenth century, London 1786 1796, 3 vol., in f. mas., figurato.
Questa è l’opera più solidamente concepita ed eseguita intorno le antichità inglesi, le quali sono assai più rispettabili che non si crede comunemente. Le tavole numerose oltre a 235 sono intagliate con bello stile senza superfluità di lusso meccanico, come conviensi ad opera gravissima: le erudizioni storiche tratte dalle fonti migliori e cribrate da molta critica. I volumi sono troppo pesanti da maneggiare, ed è opportuno il suddividerla. Quest’opera è divenuta assai rara per il poco numero degli esemplari rimasti, e per un avvenimento sgraziato arrivato nel magazzino ove custodivasi il deposito dell’edizione. L’autore aveva divisato di farne una seconda edizione con emende, ed aggiunte, ma premorto all’esecuzione del progetto, lasciò i materiali all’Università di Oxford. Abbiamo veduto in questi ultimi tempi vendersi alcuni di questi esemplari sino a 300 scudi, e in Italia sono estremamente rari, e assai poco conosciuti.
Questa è l’opera più solidamente concepita ed eseguita intorno le antichità inglesi, le quali sono assai più rispettabili che non si crede comunemente. Le tavole numerose oltre a 235 sono intagliate con bello stile senza superfluità di lusso meccanico, come conviensi ad opera gravissima: le erudizioni storiche tratte dalle fonti migliori e cribrate da molta critica. I volumi sono troppo pesanti da maneggiare, ed è opportuno il suddividerla. Quest’opera è divenuta assai rara per il poco numero degli esemplari rimasti, e per un avvenimento sgraziato arrivato nel magazzino ove custodivasi il deposito dell’edizione. L’autore aveva divisato di farne una seconda edizione con emende, ed aggiunte, ma premorto all’esecuzione del progetto, lasciò i materiali all’Università di Oxford. Abbiamo veduto in questi ultimi tempi vendersi alcuni di questi esemplari sino a 300 scudi, e in Italia sono estremamente rari, e assai poco conosciuti.
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