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713. VITRUVII M., I dieci libri dell’architettura tradotti et commentati da Monsig. Barbaro eletto Patriarca di Aquileia, Vinegia, per Francesco Marcolini con privilegi, 1556, in fol. fig.
Con due tavole, l’una di lutto quello si contiene per i capi dell’opera, l’altra per dichiarazione di tutte le cose d’importanza. Magnifica edizione intitolata al Cardinale Ippolito d’Este; con frontespizio doppio e figurato intagliato in legno come lo sono tutte le bellissime tavole dell’opera collocate fra il testo. Questa versione non solo, al parere anche del Poleni, è da anteporsi ad ogni altra italiana che conservasi, ma viene giustamente riputata per la prima veramente italiana, esemplare di prima bellezza.
Con due tavole, l’una di lutto quello si contiene per i capi dell’opera, l’altra per dichiarazione di tutte le cose d’importanza. Magnifica edizione intitolata al Cardinale Ippolito d’Este; con frontespizio doppio e figurato intagliato in legno come lo sono tutte le bellissime tavole dell’opera collocate fra il testo. Questa versione non solo, al parere anche del Poleni, è da anteporsi ad ogni altra italiana che conservasi, ma viene giustamente riputata per la prima veramente italiana, esemplare di prima bellezza.
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838. HAMELLII Pascasii, Perspectiva tribus libris succinctis dentro correda et figuris illustrata, Lutetiae, apud Aegidium Gourbinum, 1556, in 4.
L’obiettiva della luce e delle rifrazioni è matematicamente trattata in 43 foglietti di stampa con bei caratteri corsivi e la figure in legno fra il testo. Questa non è però se non una ristampa esattissima (mutata una dedicatoria) della Perspectiva Communis di Giovanni Pisano vescovo ec. Vedi Cantuariensis.
L’obiettiva della luce e delle rifrazioni è matematicamente trattata in 43 foglietti di stampa con bei caratteri corsivi e la figure in legno fra il testo. Questa non è però se non una ristampa esattissima (mutata una dedicatoria) della Perspectiva Communis di Giovanni Pisano vescovo ec. Vedi Cantuariensis.
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875. AGRICOLAE Georgii, De re metallica libri XII, quibus officina, instrumenta, machinae etc. etc. per effigies stuis locis insertas ita ob oculos ponuntur ut clarius tradi non possint, Basileae, apud Hieron. Frobenium, 1556, in fol. fig.
Le tavole numerose di quest’opera sono inserte fra il testo e intagliate in legno; il testo è di 538 pagine, impresso in bellissimi caratteri rotondi; in fine sono copiosissime tavole delle materie.
Le tavole numerose di quest’opera sono inserte fra il testo e intagliate in legno; il testo è di 538 pagine, impresso in bellissimi caratteri rotondi; in fine sono copiosissime tavole delle materie.
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3639. CALVI Fabii, Antiquae urbis Romae cum regionibus simulachrum authore M. Fabio ravennate, Basileae, apud Hier. Frobenium, et Nic. Episcopium, 1556, in fol., fig.
Questa seconda edizione meno rara, non è però comune, ed è in foglio molto minore della prima. Le armi del Papa
Questa seconda edizione meno rara, non è però comune, ed è in foglio molto minore della prima. Le armi del Papa
Show More Clemente VII, del cardinal de’ Medici, e del Senato Romano stanno nel frontespizio della prima edizione. A tergo è la dedica al Papa: seguono 21 tavole, d’incontro alle quali leggonsi brevi illustrazioni, e nello stesso modo procede anche la seconda edizione copiano esattamente la prima.
3787. MAURO Lucio, Le antichità della città di Roma: unite alle statue antiche, che si veggono per tutta Roma in diversi luoghi, e case, Venezia, presso Giordano Ziletti, 1556, in 8.
Prima edizione, e pregiatissima non solo per le materie che contiene, quanto per la nitidezza dell’esemplare.
Prima edizione, e pregiatissima non solo per le materie che contiene, quanto per la nitidezza dell’esemplare.
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3797. MODIO Giovan Battista, Il Tevere, dove si ragiona in generale della natura di tutte le acque, e in particolare di quella del fiume di Roma, Roma, presso Vincenzo Luchino, 1556, in 8, M. 75.
Operetta ben stampata, divisa in due libri, dedicata al cardinale Ranuccio Farnese. L’autore era un medico calabrese 206 discepolo di san Filippo Neri, che scrisse le annotazioni ai cantici di Jacopone da Todi, e stampò un’opera intitolata il Convitto, ovvero del peso della moglie, in Milano 1558, in 8.
Operetta ben stampata, divisa in due libri, dedicata al cardinale Ranuccio Farnese. L’autore era un medico calabrese 206 discepolo di san Filippo Neri, che scrisse le annotazioni ai cantici di Jacopone da Todi, e stampò un’opera intitolata il Convitto, ovvero del peso della moglie, in Milano 1558, in 8.
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4603. FIASCHI Cesare, Trattato dell’imbrigliare, maneggiare, e ferrare i cavalli. Diviso in tre parti, Bologna 1556, in 4, fig.
Trattasi di ognuna di queste parti chiaramente, e in sussi 310 dio trovansi copiosissime tavole intagliate in legno riportate fra il testo, oltre i frontespizj figurati ad ognuna di esse: accuratissima edizione
Trattasi di ognuna di queste parti chiaramente, e in sussi 310 dio trovansi copiosissime tavole intagliate in legno riportate fra il testo, oltre i frontespizj figurati ad ognuna di esse: accuratissima edizione
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4684. CARTARI Vincenzo, Le imagini colla sposizione degli Dei degli antichi, Venezia, per Francesco Marcolini, 1556, in 4 p., edizione elegantissima pei tipi.