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773. PISTOCCHI, Prospetto d’un teatro, Faenza 1790. — Aggiuntavi: Lettera anonima dove si espone il sentimento dell’autore pel foro progettato dall’architetto Antolini in Milano. Milano, anno nono, in 8. — E in fine, le riflessioni architettoniche sopra il premiato disegno della trionfale colonna da erigersi in Milano, in 8.
Opuscoli tutti del sud. Sig. Pistocchi ove viene lacerato senza pietà l’architetto Antolini a lui preferito.
Opuscoli tutti del sud. Sig. Pistocchi ove viene lacerato senza pietà l’architetto Antolini a lui preferito.
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777. RICCATI Francesco, Della costruzione de’ teatri secondo il costume d’Italia, vale a dire divisi in piccole loggie, Bassano 1790, in 4, fig.
Con tre tavole in rame.
Con tre tavole in rame.
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789. CARLI Gian. Rinaldo, Degli anfiteatri e particolarmente del Flavio di Roma, di quello d’Italica 147 nella Spagna e di quello di Pola nell’Istria, Milano 1788, in 4, fig.
Quest’opera è anche stampata nelle antichità italiche di questo autore con 15 tavole intagliate in rame.
Quest’opera è anche stampata nelle antichità italiche di questo autore con 15 tavole intagliate in rame.
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800. STRATICO Simone, Dell’antico teatro di Padova, Padova 1795, in 4, fig.
Con sei gran tavole intagliate in rame. Questo dottissimo professore dell’Università di Padova e uno dei luminari dell’instituto italiano, ha raccolte e non pubblicate molte memorie e commenti inediti intorno le opere di Leon B. Alberti e di Vitruvio, che sarebbe voto comune dei dotti di veder pubblicate.
Con sei gran tavole intagliate in rame. Questo dottissimo professore dell’Università di Padova e uno dei luminari dell’instituto italiano, ha raccolte e non pubblicate molte memorie e commenti inediti intorno le opere di Leon B. Alberti e di Vitruvio, che sarebbe voto comune dei dotti di veder pubblicate.
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942. MEMMO Francesco, Vita e macchine di Bartolommeo Ferracino celebre bassanese ingegnere, colla storia del Ponte di Bassano dal medesimo rifabbricato, Venezia 1754, in 4, pic. fig. — Aggiuntovi: La relazione e le tavole per la ricostruzione del detto Ponte estesa dal medesimo Ferracina, 17 Settembre 1751.
Una gran tavola con undici figure va annessa a questa relazione e tre tavole illustrano il testo del libro cui va in fronte il ritratto del famoso meccanico Ferracino. Opera estesa semplicemente senza grande apparato di dottrine, una che rende conto delle opere e della vita d’un bellissimo ingegno.
Una gran tavola con undici figure va annessa a questa relazione e tre tavole illustrano il testo del libro cui va in fronte il ritratto del famoso meccanico Ferracino. Opera estesa semplicemente senza grande apparato di dottrine, una che rende conto delle opere e della vita d’un bellissimo ingegno.
Show More MIRAMI Rafaelle, Della Specularia. Vedi Herrome, Gli artificiosi moti con cui è legato. 173
1307. COLLEZIONE non interrotta e completa delle accademie tenutesi in Campidoglio per le Belle Arti, cominciando dal 1690 in poi: rilegata in 6 volumi, Roma, in 4.
L’ultima orazione di questa raccolta nostra è del 1801. Deve però notarsi che non si faceva, in ogni anno la solenne distribuzione dei premi, non essendo queste in maggior numero di 36. Nella più parte degli esemplari di questa Rac 226 colta trovasi mancare l’orazione del 1713, che non manca nel nostro esemplare.
L’ultima orazione di questa raccolta nostra è del 1801. Deve però notarsi che non si faceva, in ogni anno la solenne distribuzione dei premi, non essendo queste in maggior numero di 36. Nella più parte degli esemplari di questa Rac 226 colta trovasi mancare l’orazione del 1713, che non manca nel nostro esemplare.
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1409. Il FUNERALE d’Agostino Caraccio fatto in Bologna sua patria dagli Incaminati Accademici del Disegno scritto all’Illustriss. e R. Sig. Cardinale Farnese, Bologna, presso Vittorio Benacci, 1603, in 4, fig.
Questo libretto fu esteso da Benedetto Morello e i disegni furono fatti e intagliati da Guido Reni, il che lo rende raro e prezioso, quando sia di splendida conservazione. Avvertesi che nove deggiono essere le stampe, tra grandi e piccole compreso il frontespizio e che in fine debb’esservi l’orazione funerale colle poesie: in tutto pagine 52.
Questo libretto fu esteso da Benedetto Morello e i disegni furono fatti e intagliati da Guido Reni, il che lo rende raro e prezioso, quando sia di splendida conservazione. Avvertesi che nove deggiono essere le stampe, tra grandi e piccole compreso il frontespizio e che in fine debb’esservi l’orazione funerale colle poesie: in tutto pagine 52.
Show More MDCIV
1427. STROZZI Giulio. Esequie fatte in Venezia dalla nazione Fiorentina al Sereniss. Cosimo II. quarto Gran Duca di Toscana, il dì 25 Maggio 1621, in fol. fig.
Questa descrizione fu stesa da Giulio Strozzi, e le 18 tavole vennero eseguite sui quadri e disegni di Filippo Esegrenio Veneziano, Agostino Verona e Matteo Ingoli da Ravenna. Aggiuntevi le pompe funebri (poesie e ritratto) per la morte di Elena Lucrezia Cornera Piscopia, Padova 1686, fol. figurato.
Questa descrizione fu stesa da Giulio Strozzi, e le 18 tavole vennero eseguite sui quadri e disegni di Filippo Esegrenio Veneziano, Agostino Verona e Matteo Ingoli da Ravenna. Aggiuntevi le pompe funebri (poesie e ritratto) per la morte di Elena Lucrezia Cornera Piscopia, Padova 1686, fol. figurato.
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1469. TEATRO de la gloria consagrado a la Exma Sennora Donna Felize de Sandaval Enriquez Duquessa de Uceda difunta, Milano 1671, in fol. fig.
Le invenzioni furono di Cesare Fiore architetto ed espresse in otto grandi tavole.
Le invenzioni furono di Cesare Fiore architetto ed espresse in otto grandi tavole.
Show More MDCLXXI
1470. MACIGNI Manfr., Esequie del Sereniss. Ferdinando II, Gran Duca di Toscana celebrate in Firenze dal Gran Duca Cosimo III, descritte da Manfredi Macigni, Firenze 1671, in 4, fig.
Le composizioni, allusioni ec. furono di Andrea Cavalcanti, Carlo Dati, Francesco Redi, Francesco Doni, Lorenzo Magalotti e Vincenzo da Filicaja; Ferdinando Tacca architetto ornò a tal uopo il tempio di S. Lorenzo. Giovan Battista Falda fece le due belle tavole in foglio dei prospetti che veggonsi: 252 e l’orazione funebre che leggei in fine fu scritta da Luigi Rucellai.
Le composizioni, allusioni ec. furono di Andrea Cavalcanti, Carlo Dati, Francesco Redi, Francesco Doni, Lorenzo Magalotti e Vincenzo da Filicaja; Ferdinando Tacca architetto ornò a tal uopo il tempio di S. Lorenzo. Giovan Battista Falda fece le due belle tavole in foglio dei prospetti che veggonsi: 252 e l’orazione funebre che leggei in fine fu scritta da Luigi Rucellai.
Show More MDCLXXV