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Biblioteca Apostolica Vaticana
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Microfiche
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Genre
Early works to 1800
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Topic
Italy
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Topic
Sculpture
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Di quest’opera originariamente scritta in inglese furono autori i due Richardson, padre e figlio. Il primo di questi
rividde la traduzione francese e vi pose la prefazione, lodandosi dei due che vi contribuirono, M. A. Rutgers il
giovine, e M. Tenkate: l’ultimo dei quali aggiunse nel volume 3 un discorso preliminare sul bello ideale.
Quest’opera è fatta con molta critica e qualunque siano i molti giudizi che in essa si danno, fu delle prime che
enunciassero opere degli artisti, non colle sole aride notizie biografiche.
Di quest’opera originariamente scritta in inglese furono autori i due Richardson, padre e figlio. Il primo di questi
rividde la traduzione francese e vi pose la prefazione, lodandosi dei due che vi contribuirono, M. A. Rutgers il
giovine, e M. Tenkate: l’ultimo dei quali aggiunse nel volume 3 un discorso preliminare sul bello ideale.
Quest’opera è fatta con molta critica e qualunque siano i molti giudizi che in essa si danno, fu delle prime che
enunciassero opere degli artisti, non colle sole aride notizie biografiche.
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L’operetta è divisa in tre sezioni. La prima dell’architetto Bellicard ove sono descritte le principali antichità
ercolanensi, la seconda di M. Cochin il figlio che si estende sulle 29 opere di pittura e di scultura, la terza del
primo autore si estende su altre antichità di Napoli, Pozzuolo, Baja, Cuma e Capua. Queste tre lezioni sono
precedute da una memoria storica sulla città di Ercolano redatta da un uomo di lettere. Il volumetto è ornato di 40
tavole intagliate con molta grazia dallo stesso Bellicard.
È preceduto questo libro da un Essai sur la peinture, la sculpture, et l’architecture 1751, senza luogo.
L’operetta è divisa in tre sezioni. La prima dell’architetto Bellicard ove sono descritte le principali antichità
ercolanensi, la seconda di M. Cochin il figlio che si estende sulle 29 opere di pittura e di scultura, la terza del
primo autore si estende su altre antichità di Napoli, Pozzuolo, Baja, Cuma e Capua. Queste tre lezioni sono
precedute da una memoria storica sulla città di Ercolano redatta da un uomo di lettere. Il volumetto è ornato di 40
tavole intagliate con molta grazia dallo stesso Bellicard.
È preceduto questo libro da un Essai sur la peinture, la sculpture, et l’architecture 1751, senza luogo.
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, Con una tavola in fine in cui sono quattro statue intagliate per illustrare quest’erudita dissertazione.
Con una tavola in fine in cui sono quattro statue intagliate per illustrare quest’erudita dissertazione.
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, Il conte Malvasia dedicò questo suo libro sotto il nome di Ascoso la prima volta che lo stampò a Carlo le Brun.
Il conte Malvasia dedicò questo suo libro sotto il nome di Ascoso la prima volta che lo stampò a Carlo le Brun.
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