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Aesthetics—Early works to 1800
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Come una gran parte del pregio delle opere di questo insigne autore sta nel gusto e nella precisione dei disegni
intagliati originalmente, così troppo si perde per la mancanza delle buone tavole in una versione eseguita con
negligenza.
Come una gran parte del pregio delle opere di questo insigne autore sta nel gusto e nella precisione dei disegni
intagliati originalmente, così troppo si perde per la mancanza delle buone tavole in una versione eseguita con
negligenza.
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, Questo è uno de’ scrittori francesi di più sana critica nelle teoriche.
Questo è uno de’ scrittori francesi di più sana critica nelle teoriche.
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Facilmente in questo autore si riconosce l’ uomo di lettere affatto digiuno delle pratiche dell’arte e la sua critica
in queste materie non pareggia il suo gusto nella letteratura.
Facilmente in questo autore si riconosce l’ uomo di lettere affatto digiuno delle pratiche dell’arte e la sua critica
in queste materie non pareggia il suo gusto nella letteratura.
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Si tratta con rapidità nel primo volume di quest’opera della musica, del ballo, della pittura, della prospettiva e
della scultura e tutto il secondo è consecrato all’architettura. In generale l’autore non è dominato da prevenzioni
false e dice molte cose con saviezza, e sana critica.
Si tratta con rapidità nel primo volume di quest’opera della musica, del ballo, della pittura, della prospettiva e
della scultura e tutto il secondo è consecrato all’architettura. In generale l’autore non è dominato da prevenzioni
false e dice molte cose con saviezza, e sana critica.
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La filosofia, lo spirito e l’ingegno dell’autore risaltano ad ogni linea della prima e della seconda opera estese per
300 pagine e quantunque l’artista non v’incontri il linguaggio il più tecnico, ritrova un largo compenso pel
pascolo che le idee dell’autore, colla magia dello stile, danno sempre all’immaginazione di chi legge.
La filosofia, lo spirito e l’ingegno dell’autore risaltano ad ogni linea della prima e della seconda opera estese per
300 pagine e quantunque l’artista non v’incontri il linguaggio il più tecnico, ritrova un largo compenso pel
pascolo che le idee dell’autore, colla magia dello stile, danno sempre all’immaginazione di chi legge.
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L’edizione è stampata con bellissimi caratteri. Gl’interlocutori sono D. Ascanio Martinengo, Stefano Guazzo e
Gio. Ambrogio Figino e s’aggira il dialogo sul tema se il fine della pittura sia l’utile, ovvero il diletto, e tratta
dell’uso di quella nel Cristianesimo; opera prolissa, ma non povera di buone erudizioni e utili notizie. Il
Martinengo fu fondatore dell’accademia degli Animosi in Padova e gran mecenate. Il Guazzo fondatore
dell’accademia degl’illustrati in Casale di Monferrato, il Figino eccellente artista scolare di Leonardo i cui
disegni sono preziosissimi, e ricercatissimi.
L’edizione è stampata con bellissimi caratteri. Gl’interlocutori sono D. Ascanio Martinengo, Stefano Guazzo e
Gio. Ambrogio Figino e s’aggira il dialogo sul tema se il fine della pittura sia l’utile, ovvero il diletto, e tratta
dell’uso di quella nel Cristianesimo; opera prolissa, ma non povera di buone erudizioni e utili notizie. Il
Martinengo fu fondatore dell’accademia degli Animosi in Padova e gran mecenate. Il Guazzo fondatore
dell’accademia degl’illustrati in Casale di Monferrato, il Figino eccellente artista scolare di Leonardo i cui
disegni sono preziosissimi, e ricercatissimi.
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Sono queste operette elementari e superficiali.
Sono queste operette elementari e superficiali.
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, L’ultima orazione di questa raccolta nostra è del 1801. Deve però notarsi che non si faceva, in ogni anno la
solenne distribuzione dei premi, non essendo queste in maggior numero di 36. Nella più parte degli esemplari di
questa Rac 226 colta trovasi mancare l’orazione del 1713, che non manca nel nostro esemplare.
L’ultima orazione di questa raccolta nostra è del 1801. Deve però notarsi che non si faceva, in ogni anno la
solenne distribuzione dei premi, non essendo queste in maggior numero di 36. Nella più parte degli esemplari di
questa Rac 226 colta trovasi mancare l’orazione del 1713, che non manca nel nostro esemplare.
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