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Language
Italian
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Genre
Early works to 1800
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Publication Year
1585 to 1589
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L’edizione è la stessa né avvi altra variazione che il frontespizio e la distribuzione delle linee nella dedicatoria, la
quale segue immediatamente ed è composta con una riga di più nella seconda pagina della medesima, senza
varianti.
L’edizione è la stessa né avvi altra variazione che il frontespizio e la distribuzione delle linee nella dedicatoria, la
quale segue immediatamente ed è composta con una riga di più nella seconda pagina della medesima, senza
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In alcuni rarissimi esemplari trovasi al fine un foglietto con un capitolo di più, indicandosi che va collocato nel
sesto libro dopo il cap. 16 a carte 328 intitolato: dell’arte di allongare la vista quanto si vuole e parimenti di far
gli appa26 rati delle scene col quadro sopra detto geometrico; in questo esemplare il foglietto è manoscritto.
In alcuni rarissimi esemplari trovasi al fine un foglietto con un capitolo di più, indicandosi che va collocato nel
sesto libro dopo il cap. 16 a carte 328 intitolato: dell’arte di allongare la vista quanto si vuole e parimenti di far
gli appa26 rati delle scene col quadro sopra detto geometrico; in questo esemplare il foglietto è manoscritto.
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Seconda edizione somigliante alla prima.
Seconda edizione somigliante alla prima.
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,
Questa è una delle varie edizioni di Roma senz’anno, e senza nome di stampatore. L’opera di Labacco precede la
copiosa serie delle prime stampe degli edificii e monumenti di Roma pubblicati da Nicola Van-Aelst, da Antonio
Salamanca, da Enrico Van-Schoel, da Andrea Vaccaro, da Antonio Laffrerio, da Giacomo Bossi e da quant’altri
furono primi ad illustrare quei monumenti, in fol. fig.
Nel principio è la pianta di Roma di Giacomo Lauro, prima edizione: e in fine al Labacco sono 114 tavole. Vedi
Speculum Romanie magnificentiae.
Questa è una delle varie edizioni di Roma senz’anno, e senza nome di stampatore. L’opera di Labacco precede la
copiosa serie delle prime stampe degli edificii e monumenti di Roma pubblicati da Nicola Van-Aelst, da Antonio
Salamanca, da Enrico Van-Schoel, da Andrea Vaccaro, da Antonio Laffrerio, da Giacomo Bossi e da quant’altri
furono primi ad illustrare quei monumenti, in fol. fig.
Nel principio è la pianta di Roma di Giacomo Lauro, prima edizione: e in fine al Labacco sono 114 tavole. Vedi
Speculum Romanie magnificentiae.
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Ottimo opuscoletto di 112 pagine ben impresso con buone tavole in legno riportate fra il testo.
Ottimo opuscoletto di 112 pagine ben impresso con buone tavole in legno riportate fra il testo.
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La descrizione è di Oreste Vannocci Biringucci senese prefetto delle fabbriche del Ser. sig. Duca di Mantova.
Questo e molti altri simili opuscoli sono scritti sullo stile della cavalleria di quei tempi.
La descrizione è di Oreste Vannocci Biringucci senese prefetto delle fabbriche del Ser. sig. Duca di Mantova.
Questo e molti altri simili opuscoli sono scritti sullo stile della cavalleria di quei tempi.
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MDLXXXV
, Bella e nitida edizione dedicata al Sig. Ottavio Imperiali ed espurgata dalle eresie che trovatisi nell’originale
latino.
Bella e nitida edizione dedicata al Sig. Ottavio Imperiali ed espurgata dalle eresie che trovatisi nell’originale
latino.
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, Edizione d’un’opera mediocre e pubblicata per adulare bassamente un uomo, che la storia vorrebbe dimenticare,
come saranno dimenticate le tavole mal intagliale di questo libro.
Edizione d’un’opera mediocre e pubblicata per adulare bassamente un uomo, che la storia vorrebbe dimenticare,
come saranno dimenticate le tavole mal intagliale di questo libro.
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, Sono 108 bellissimi emblemi intagliati con sommo magistero e forse il Porro non eseguì opera più bella e più di
questa elegante. L’esemplare è di prima freschezza.
Sono 108 bellissimi emblemi intagliati con sommo magistero e forse il Porro non eseguì opera più bella e più di
questa elegante. L’esemplare è di prima freschezza.
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