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1831. ACCADEMICI Gelati, Ricreazioni amorose, Bol. 1500,
con otto emblemi. — Aggiuntovi Psaffone trattato d’Amore, Bol. 1590. Questi tre libretti sono ornati di un bellissimo intaglio nel frontespizio di Agostino Caracci.
con otto emblemi. — Aggiuntovi Psaffone trattato d’Amore, Bol. 1590. Questi tre libretti sono ornati di un bellissimo intaglio nel frontespizio di Agostino Caracci.
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1057. FRANCO Niccolò, L’istessa opera, Venetiis 1542, in 8. In ambe le edizioni è il motto difficile est satyram non scribere.
Le due edizioni apparvero contemporanee per rispondere 188 in esse con molta pubblicità ad un tempo a tante accuse e persecuzioni dia cui era attaccato questo autore allievo e compagno dell’Aretino, che si cuoprì in quest’opera coll’egida di grandi nomi nella dedica e nelle lettere, ma ognuno sa la trista fine che poi fece.
Le due edizioni apparvero contemporanee per rispondere 188 in esse con molta pubblicità ad un tempo a tante accuse e persecuzioni dia cui era attaccato questo autore allievo e compagno dell’Aretino, che si cuoprì in quest’opera coll’egida di grandi nomi nella dedica e nelle lettere, ma ognuno sa la trista fine che poi fece.
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1056. FRANCO Niccolò, Dialogo, dove si ragiona delle bellezze all’Eccell. Marchesana del Vasto con varie lettere al fine del volume, in Casale di Monferrato, per Giovanni Guidone, 1542, in 4.
1075. VITO Niccolo di Gozze gentiluomo raguseo, Dialogo della Bellezza detto antos secondo la niente di Platone composto e nuovamente posto in luce, Venezia 1581, per Francesco Ziletti, in 4.
Unito a questo è anche il Dialogo d’Amore secondo li mente di Platone.
Unito a questo è anche il Dialogo d’Amore secondo li mente di Platone.
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1073. VIERI Francesco, Cognominato il secondo Ferino, Discorso delle bellezze, Firenze, pel Sermartelli, 1588, in 8.
104. Comanini D. Gregorio, Il Figino, ovvero del fine della pittura, dialogo, Mantova 1591, per Francesco Osanna, in 4.
L’edizione è stampata con bellissimi caratteri. Gl’interlocutori sono D. Ascanio Martinengo, Stefano Guazzo e Gio. Ambrogio Figino e s’aggira il dialogo sul tema se il fine della pittura sia l’utile, ovvero il diletto, e tratta dell’uso di quella nel Cristianesimo; opera prolissa, ma non povera di buone erudizioni e utili notizie. Il Martinengo fu fondatore dell’accademia degli Animosi in Padova e gran mecenate. Il Guazzo fondatore dell’accademia degl’illustrati in Casale di Monferrato, il Figino eccellente artista scolare di Leonardo i cui disegni sono preziosissimi, e ricercatissimi.
L’edizione è stampata con bellissimi caratteri. Gl’interlocutori sono D. Ascanio Martinengo, Stefano Guazzo e Gio. Ambrogio Figino e s’aggira il dialogo sul tema se il fine della pittura sia l’utile, ovvero il diletto, e tratta dell’uso di quella nel Cristianesimo; opera prolissa, ma non povera di buone erudizioni e utili notizie. Il Martinengo fu fondatore dell’accademia degli Animosi in Padova e gran mecenate. Il Guazzo fondatore dell’accademia degl’illustrati in Casale di Monferrato, il Figino eccellente artista scolare di Leonardo i cui disegni sono preziosissimi, e ricercatissimi.
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1049. COLLODI Angelo, Difesa della Bellezza. Lezione accademica, Firenze 1632, in 4.
1045. La BELLEZZA, Tre canti alla Sig. Caterina Sagredo Barbarigo, Venezia 1752, con fig., in 8.
1068. SAGGIO sopra la Bellezza, Roma 1763, in 8.
Questo saggio fu dedicato al pittore Rafaello Mengs e scritto per di lui eccitamento; è però intitolato con un endecasillabo latino al Cav. Piccolomini.
Questo saggio fu dedicato al pittore Rafaello Mengs e scritto per di lui eccitamento; è però intitolato con un endecasillabo latino al Cav. Piccolomini.
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1307. COLLEZIONE non interrotta e completa delle accademie tenutesi in Campidoglio per le Belle Arti, cominciando dal 1690 in poi: rilegata in 6 volumi, Roma, in 4.
L’ultima orazione di questa raccolta nostra è del 1801. Deve però notarsi che non si faceva, in ogni anno la solenne distribuzione dei premi, non essendo queste in maggior numero di 36. Nella più parte degli esemplari di questa Rac 226 colta trovasi mancare l’orazione del 1713, che non manca nel nostro esemplare.
L’ultima orazione di questa raccolta nostra è del 1801. Deve però notarsi che non si faceva, in ogni anno la solenne distribuzione dei premi, non essendo queste in maggior numero di 36. Nella più parte degli esemplari di questa Rac 226 colta trovasi mancare l’orazione del 1713, che non manca nel nostro esemplare.
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