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2584. GORI Antoni Francisci, Museum etruscum exhibens insignia veterum etruscorum monumenta aereis tabulis CC nunc primum edita, et illustrata, vol. 3, Florentiae 1737. Il terzo volume comparve nel 1743 con oltre 100 tav. unite alle rispettive illustrazioni e cinque dissertazioni di G. B. Passeri.
Opera la più grandiosa che fosse comparsa in questa materia vastissima e per la quale questo esimio e laborioso autore si è reso tanto benemerito delle lettere e della sua patria.
Opera la più grandiosa che fosse comparsa in questa materia vastissima e per la quale questo esimio e laborioso autore si è reso tanto benemerito delle lettere e della sua patria.
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2607. OLIVIERI Annibale degli Abbati, Spiegazione di alcuni monumenti degli antichi Pelasgi, trasportata dal francese con alcune osservazioni sopra i medesimi, Pesaro 1735, in 4, fig.
Questo è uno dei più singolari e preziosi opuscoli in materia etrusca.
Questo è uno dei più singolari e preziosi opuscoli in materia etrusca.
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3007. SOUCIET P. Etienne, Dissértation contenent l’histoire cronologique de Pythodoris, et l’histoire chronologique des rois du Bosphore cimmerien, Paris 1736, in 4, M. 17.
3228. GEORGII Dominici, Interpretatio veteris monumenti in agro Lanuvino detecti et in aedes Capitolinas nuper inlati in qua effigies Archigalli Autistitis magnae Deum Matris exprimitur, Romae 1737, in 4, fig., M. 19 e 71.
Con la tavola del monumento.
Con la tavola del monumento.
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3618. BIANCHINI monsignor Francesco, Del palazzo de’ Cesari, opera postuma, Verona 1738, in fol., fig.
Sonovi 20 ampie tavole intagliate in rame. che illustrano questa grandiosa opera, ma tutta la parte congetturale è di tal natura da non conciliarsi facilmente con quello che ci rimane d’antichi edifici, e non agevole a giustificarsi con buona critica.
Sonovi 20 ampie tavole intagliate in rame. che illustrano questa grandiosa opera, ma tutta la parte congetturale è di tal natura da non conciliarsi facilmente con quello che ci rimane d’antichi edifici, e non agevole a giustificarsi con buona critica.
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3631. BORIONI Antonius, Collectanea antiquitatum romanarum quae centum tabulis aeneis incisae et a Rudolphino Venuti notis illustratae exhibentur, Romae 1736, in fol.
Questa bellissima opera, e per la dottrina, e per l’intaglio, e per i tipi, ornata di 104 tavole molto bene intagliate in rame da buoni artisti, è illustrata assai bene nel trattato di Mariette des pierres gravées pag. 293.
Questa bellissima opera, e per la dottrina, e per l’intaglio, e per i tipi, ornata di 104 tavole molto bene intagliate in rame da buoni artisti, è illustrata assai bene nel trattato di Mariette des pierres gravées pag. 293.
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3665. CHIONIUS Joannes Dominicus, De romanis antiquita 182tibus exercitationes academicae, Augustae Taurinorum 1735, in 8.
3806. OVERBEKE Bonaventura, Degli avanzi dell’antica Roma. Opera postuma tradotta, ed accresciuta da Paolo Rolli, Londra 1739, in 8.
Questa è quella parte di testo, che doveva accompagnar le figure, la quale comparve alla luce avanti che Michele d’Overbeke pubblicasse il tutto nei tre grandi volumi in foglio l’anno 1763. Col ritratto dell’autore in fronte.
Questa è quella parte di testo, che doveva accompagnar le figure, la quale comparve alla luce avanti che Michele d’Overbeke pubblicasse il tutto nei tre grandi volumi in foglio l’anno 1763. Col ritratto dell’autore in fronte.
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3879. SCARFÒ Jo. Chris., In collectanea antiq. roman. quas 100 tab. aeneis incisas, et a Rudolphino Venuti notis illustratas exhibet Antonius Borioni etc. observationes criticae, Venetiis 1739, in 4, M. 45.
Questa velenosa diatriba estesa con tutto l’amaro della gelosia letteraria contro un uomo d’alta fama, e profondo sapere, disonora questo frate, e il disvela come un pessimo uomo, quantunque non senza dottrina. Ma da diversi eruditi fu vendicato il Venuti in parecchi opuscoli latini, e italiani pubblicati a Lucca, e a Parigi ove rilevasi l’erudizion puerile e le false congetture, e il barbaro latino dello Scarfò.
Questa velenosa diatriba estesa con tutto l’amaro della gelosia letteraria contro un uomo d’alta fama, e profondo sapere, disonora questo frate, e il disvela come un pessimo uomo, quantunque non senza dottrina. Ma da diversi eruditi fu vendicato il Venuti in parecchi opuscoli latini, e italiani pubblicati a Lucca, e a Parigi ove rilevasi l’erudizion puerile e le false congetture, e il barbaro latino dello Scarfò.
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3954. BERTOLI Gian Domenico, Le antichità di Aquileja raccolte, disegnate, ed illustrate, Venezia 1739, in fol., fig.
L’opera è piena di tavole e monumenti parte intagliati in 231 legno, e parte in rame stampati fra il testo. È singolare la bonarietà di questo scrittore, e antiquario, con cui beveva all’ingrosso ciò che gli veniva presentato. Basti il vedere la dissertazione che è stampata in quest’opera a p. 53 fino alla 64 nella quale intende a provare, e spiegare, che una moderna incisione in cristallo (di Valerio Belli vicentino) sia un antichissimo monumento, e non solo non ravvisa lo stile del cinquecento, ma studiasi a spiegare, dopo un diluvio di deduzioni e congetture, che il nome dell’autore scrittovi a gran caratteri, come sempre soleva VALE. VI. F. voglia dire vale, vive felix. Tenga le risa chi può.
L’opera è piena di tavole e monumenti parte intagliati in 231 legno, e parte in rame stampati fra il testo. È singolare la bonarietà di questo scrittore, e antiquario, con cui beveva all’ingrosso ciò che gli veniva presentato. Basti il vedere la dissertazione che è stampata in quest’opera a p. 53 fino alla 64 nella quale intende a provare, e spiegare, che una moderna incisione in cristallo (di Valerio Belli vicentino) sia un antichissimo monumento, e non solo non ravvisa lo stile del cinquecento, ma studiasi a spiegare, dopo un diluvio di deduzioni e congetture, che il nome dell’autore scrittovi a gran caratteri, come sempre soleva VALE. VI. F. voglia dire vale, vive felix. Tenga le risa chi può.
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