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1524. DESCRITION du Jubilé de sept cens ans de S.Macaire celebre dans la ville de Gand, enrichie de figures, Gand 1767, in 4.
Questo libro è stravagante, poiché in onore di questo santo protettore contro la pestilenza si dà conto degli spettacoli di questo Giubileo consistenti in processioni, cavalcate, trion 262 fi, mascherate, opere, commedie, balli, fuochi ed altri esercizi; contiene quindici grandi tavole intagliate in rame.
Questo libro è stravagante, poiché in onore di questo santo protettore contro la pestilenza si dà conto degli spettacoli di questo Giubileo consistenti in processioni, cavalcate, trion 262 fi, mascherate, opere, commedie, balli, fuochi ed altri esercizi; contiene quindici grandi tavole intagliate in rame.
Show More MDCCLXIX
1525. DESCRIZIONE delle feste celebrate in Parma l’anno 1769 per le nozze del Reale Infante Ferdinando di Borbone coll’Arciduchessa d’Austria Maria Amalia, nella Stamperia Reale, Parma 1769, in gran fol. fig.
Opera del più gran lusso e della più grande eleganza pel testo e perle tavole in numero di 40 disegnate da Petitot, intagliate superiormente da Volpato, Ravenet, Bossi, Baratti e altri.
Opera del più gran lusso e della più grande eleganza pel testo e perle tavole in numero di 40 disegnate da Petitot, intagliate superiormente da Volpato, Ravenet, Bossi, Baratti e altri.
Show More MDLXXII
1526. LETTERA ad un amico nella quale si dà ragguaglio della funzione per solennizzare il battesimo di Maria Teresa Carolina primogenita di Ferdinando IV di Napoli con 14 tavole disegnate dal Vanvitelli e dal Bibiena e incise da Carlo Nolli, oltre le altre vignette dalli stessi eseguite, Napoli 1772, in fog. fig. MDCCIXXV
1535. MORELLI Ab. Jacopo, Descrizione delle feste ce 264 lebrate in Venezia per la venuta di Napoleone il Massimo, data al pubblico dal Cavaliere abate Morelli R. Bibliotecario, Venezia, Picotti, 1808, in fol. figurato.
Sonovi cinque tavole disegnate dal Borsaio e dal Selva e intagliate da G. Maina e da Perdurando Albertolli assai pulitamente.
Sonovi cinque tavole disegnate dal Borsaio e dal Selva e intagliate da G. Maina e da Perdurando Albertolli assai pulitamente.
Show More MDCCCX
1536. FESTA del dipartimento del basso Po per l’inaugurazione della statua di S. M. I. R., Ferrara 1810, m 4, M. 7. MDCCCX
1538. DESCRIZIONE della festa celebrata in Venezia il giorno 15 Agosto 1811 per l’inaugurazione della statua colossale di Napoleone, Venezia, in 8. MDCCCXIII
2542. OBELISCI Vaticani Opuscula. Sive Gallesini Petri, obeliscus vaticanus, pietate invictissimae crucis sacerd. ad perpetuitatem praeclaris litteris laudatus, Romae 1587. — Ordo dedicationis obelisci, Romae 1586. — Familiaris epistola e Roma in Hispaniam missa in qua explicatur translatio obelisci, Romae 1586.Bargaei Petri Angeli, Commentarius de obelisco, Romae 1586.De Aguilar Jo. Baptista in dedicatione obelisci epigrammata collecta, Romae 1587.Blanci Guglielmi, Epigrammata in obeliscum, Romae 1586.Gaci Cosimo, Dialogo in cui si parla delle operazioni di Sisto V e in particolare del trasporto dell’obelisco vaticano, Roma 1586. Pigafetta Filippo, Discorso intorno la storia della guglia e della ragione del muoverla, Roma 1586, in 4.
Collezione difficile a riunirsi. Col ritratto di Sisto V in principio.
Collezione difficile a riunirsi. Col ritratto di Sisto V in principio.
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2927. MENESTRIER Claude François, Lettre à M. Mayer sur une piece antique qu’il a apporté de Rome, in 4, M. 27.
3494. CICOGNARA, Schleghel, Mustoxidi, Dandolo, Ciampi , Collezione d’opuscoli intorno ai cavalli di S. Marco: sono otto dissertazioni, In Venezia e in Firenze, in Padova e in Varsavia, M. 79.
Nel 1815, mentre furono rimessi all’antica loro sede i quattro cavalli reduci da Parigi, noi pubblicammo una breve memoria che dai due dotti Schlegel e Mustoxidi fu attaccata con forza, volendosi da loro impugnare che potessero essere opera romana e volendo divinizzarli come esimio lavoro della Grecia. Un giovinetto, discendente da quell’Enrico Dandolo che conquistò Costantinopoli e mandò i cavalli a Venezia, credette di esporre le sue opinioni in opposizione dei due letterati suddetti e dal secondo fu non solo confutato, ma crudel 156 mente deriso; non tacque il giovine patrizio e si stamparono varj scritti. Noi crediamo di avere a tutto risposto in una nota del 3 tomo della Storia della Scultura, la quale in ottavo riprodotta di trova qui unita. E il sig. Ciampi da Varsavia aggiunse anche la sua alle nostre opinioni.
Nel 1815, mentre furono rimessi all’antica loro sede i quattro cavalli reduci da Parigi, noi pubblicammo una breve memoria che dai due dotti Schlegel e Mustoxidi fu attaccata con forza, volendosi da loro impugnare che potessero essere opera romana e volendo divinizzarli come esimio lavoro della Grecia. Un giovinetto, discendente da quell’Enrico Dandolo che conquistò Costantinopoli e mandò i cavalli a Venezia, credette di esporre le sue opinioni in opposizione dei due letterati suddetti e dal secondo fu non solo confutato, ma crudel 156 mente deriso; non tacque il giovine patrizio e si stamparono varj scritti. Noi crediamo di avere a tutto risposto in una nota del 3 tomo della Storia della Scultura, la quale in ottavo riprodotta di trova qui unita. E il sig. Ciampi da Varsavia aggiunse anche la sua alle nostre opinioni.
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