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238. VOLPATO Giovan Battista, Il vagante corriero ai curiosi che si dilettano di pittura ed ai giovani studiosi, annunzio fortunato, Vicenza 1685 per Giovanni Berno, in 8.
Questo libretto di quaranta sole pagine di stampa non contiene che l’indice delle materie su cui l’autore intendeva di volere scrivere, ma l’opera non venne poi pubblicata. I suoi manoscritti in copia esistevano presso il conte Alga 40rotti, il Zilotti ed il Verci. Conservasi presso di noi Mss il proemio e il primo dialogo di quest’opera, ove si discorre che cosa sia la pittura, come nasca dalla natura e delle teorie e pratiche della medesima; e gl’interlocutori sono Ottavio e Florindo. In conclusione sembra poter dedursi che l’opera, senza principio e senza fine, fosse un zibaldone confuso di cognizioni indigeste e disordinate.
Questo libretto di quaranta sole pagine di stampa non contiene che l’indice delle materie su cui l’autore intendeva di volere scrivere, ma l’opera non venne poi pubblicata. I suoi manoscritti in copia esistevano presso il conte Alga 40rotti, il Zilotti ed il Verci. Conservasi presso di noi Mss il proemio e il primo dialogo di quest’opera, ove si discorre che cosa sia la pittura, come nasca dalla natura e delle teorie e pratiche della medesima; e gl’interlocutori sono Ottavio e Florindo. In conclusione sembra poter dedursi che l’opera, senza principio e senza fine, fosse un zibaldone confuso di cognizioni indigeste e disordinate.
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295. BIDLOO Godefridi, Anatomia humani corporis, centum quinque tabulis G. de Lairesse ad vivum delineatis demonstrata, Amstelodamii 1685, in fol.
La bellezza delle tavole tanto commendate di quest’opera consiste non già nel disegno, ma nel solo meccanismo
La bellezza delle tavole tanto commendate di quest’opera consiste non già nel disegno, ma nel solo meccanismo
Show More del bulino.
654. SCAMOZZI Vincent, Les cinq ordres d’architecture tirés du sixieme livre de son idée generale d’architecture avec les planches originales par Augustin Charles d’Aviler architecte, Paris, chez Coignard, 1685, in fol.
Questa versione fatta giudiziosamente da un nomo profondo nella materia si è resa rara oltre modo per le scarso numero degli esemplari, o pel consumo che ne fu fatto.
Questa versione fatta giudiziosamente da un nomo profondo nella materia si è resa rara oltre modo per le scarso numero degli esemplari, o pel consumo che ne fu fatto.
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1026. MAGNATISI Giovan Battista, Fiori d’ingegno, composizioni in lode d’una bellissima effigie di Primavera, opera del Sig. Carlo Maratti famoso pittore romano, esistente presso il Sig. Nicolò Michiel Senatore, Venezia 1685, in 8. 184
1691. LIPSII Justi, Saturnalium sermonum lib. duo, qui de gladiatoribus, noviter corredi, aucti et formis aeneis illustrati, Ant., Plant, 1685, in 4.
In questa edizione sono sedici tavole intagliate in rame e in fine è aggiunta Justi Lipsii Satira Menippeea Somnium Lusus in nostri aevi Criticos.
In questa edizione sono sedici tavole intagliate in rame e in fine è aggiunta Justi Lipsii Satira Menippeea Somnium Lusus in nostri aevi Criticos.
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2263. FELIBIEN M. Éntretiens sur les vies et sur les ouvrages des plus excellens peintres anciens et modernes vol. 2 in 4, Paris, chez Marbre Cramoisy, 1685.
Le opere di questo autore preziose singolarmente, poiché fra le prime che resero conto alla Francia della Storia dell’Arte, meritano anche d’essere consultate perla saviezza di molti giudizi.
Le opere di questo autore preziose singolarmente, poiché fra le prime che resero conto alla Francia della Storia dell’Arte, meritano anche d’essere consultate perla saviezza di molti giudizi.
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2266. FIORI d’ingegno. Composizioni in lode dell’effigie della Primavera dipinta da Carlo Maratti, presso il Sig. Nicolò Michieli Senatore Veneto, Venezia 1685, in 12.
2765. BELLORII Joannis Petri, Veterum illustrium philosophorum, poetarum, rhetorum, et oratorum imagines ex vetustis nummis, gemmis, hermis, marmoribus, aliisque antiquis monumentis desumptae, Romae 1685, in fol., fig.
Lodevole è la scelta fatta da questo dottissimo antiquario, poiché, eliminando da questa serie gli uomini chiari per la cecità della fortuna e del caso e quelli famosi per l’impeto della violenza militare, volle riunire soltanto nel vero santuario dell’antica letteratura quelli che erano chiari per l’ingegno. Poco avvi di nuovo in quest’opera che non si incontri nelle precedenti di Fulvio Ursini, o di Leonardo Agostini: ma l’ordine e l’illustrazioni tengono luogo del merito della novità: 92 sono le tavole qui illustrate.
Lodevole è la scelta fatta da questo dottissimo antiquario, poiché, eliminando da questa serie gli uomini chiari per la cecità della fortuna e del caso e quelli famosi per l’impeto della violenza militare, volle riunire soltanto nel vero santuario dell’antica letteratura quelli che erano chiari per l’ingegno. Poco avvi di nuovo in quest’opera che non si incontri nelle precedenti di Fulvio Ursini, o di Leonardo Agostini: ma l’ordine e l’illustrazioni tengono luogo del merito della novità: 92 sono le tavole qui illustrate.
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3792. MEYER Cornelio ingegnere olandese, L’arte di restituire a Roma la tralasciata navigazione del Tevere, divisa in tre parti, Roma 1685.
Con nuovi ritrovamenti di varie meccaniche divise in due parti. Roma 1696, in fol., fig., seconda edizione.
Con nuovi ritrovamenti di varie meccaniche divise in due parti. Roma 1696, in fol., fig., seconda edizione.
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