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German
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Early works to 1800
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Nella versione e commenti tedeschi non sono figure e la ignoranza di quella lingua renderebbe
imprudente e temerario il nostro giudizio sul merito di quell’autore. Nella riproduzione poi del
testo fatta nel 1801 in latino con l’atlante di 21 tavole, riporteremo il giudizio datone del
celebre Schneider.
De postrema editione Rodiana sine Berolinensi utinam tacere mihi liceret....sed vidi omnia
tam negligenter ab editore administrata tamque mala fide rem gestititi fuisse, ut
indignationem moderati non possem; e segue di questo pasto, cosicché sembra che di tutti i
lavori vitruviani questo sia il più dispregievole. Infatti non vi si incontrano emende agli errori
altrui, e spesso veggonsi peggiorate le lezioni ove precedentemente erano più chiare.
Nella versione e commenti tedeschi non sono figure e la ignoranza di quella lingua renderebbe
imprudente e temerario il nostro giudizio sul merito di quell’autore. Nella riproduzione poi del
testo fatta nel 1801 in latino con l’atlante di 21 tavole, riporteremo il giudizio datone del
celebre Schneider.
De postrema editione Rodiana sine Berolinensi utinam tacere mihi liceret....sed vidi omnia
tam negligenter ab editore administrata tamque mala fide rem gestititi fuisse, ut
indignationem moderati non possem; e segue di questo pasto, cosicché sembra che di tutti i
lavori vitruviani questo sia il più dispregievole. Infatti non vi si incontrano emende agli errori
altrui, e spesso veggonsi peggiorate le lezioni ove precedentemente erano più chiare.
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, Apparisce però ristampata nel 1581; poiché amendue i numeri sono intagliati sul frontespizio figurato in luoghi
diversi. È singolare l’applicazione degli ordini fatta da questo autore agli edifici moderni e barbaro lo stile e le
proporzioni con cui sono figurati.
Apparisce però ristampata nel 1581; poiché amendue i numeri sono intagliati sul frontespizio figurato in luoghi
diversi. È singolare l’applicazione degli ordini fatta da questo autore agli edifici moderni e barbaro lo stile e le
proporzioni con cui sono figurati.
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, Questo esemplare apparteneva all’architetto Scamozzi ed è composto come segue: il frontespizio è figurato e
porta nel centro un cartello applicato, ove in barbara ortografia è espressa la dichiarazione dell’opera. Segue la
dedica del traduttore e subito nello stesso foglietto il testo del trattato in colonne stampato a caratteri corsivi, che
continua fino al sesto foglietto inclusive. Questa prima porte è accompagnata da 23 tavole: segue un’altra parte
col primo foglietto in basso alemanno e la data d’Anversa del 1578 intorno l’ordine toscano con 12 tavole. Un
altro libretto colla stessa data e nella stessa lingua riguarda il corintio, io 140 nico e il composito con 18
tavole. L’ultima parte relativa al corintio e al composito con le trabeazioni porta la data del 1565 che è la data
dell’edizione originale delle opere di Vredeman intagliate da Girolamo Ceck: e contiene 22 tavole.
Questo esemplare apparteneva all’architetto Scamozzi ed è composto come segue: il frontespizio è figurato e
porta nel centro un cartello applicato, ove in barbara ortografia è espressa la dichiarazione dell’opera. Segue la
dedica del traduttore e subito nello stesso foglietto il testo del trattato in colonne stampato a caratteri corsivi, che
continua fino al sesto foglietto inclusive. Questa prima porte è accompagnata da 23 tavole: segue un’altra parte
col primo foglietto in basso alemanno e la data d’Anversa del 1578 intorno l’ordine toscano con 12 tavole. Un
altro libretto colla stessa data e nella stessa lingua riguarda il corintio, io 140 nico e il composito con 18
tavole. L’ultima parte relativa al corintio e al composito con le trabeazioni porta la data del 1565 che è la data
dell’edizione originale delle opere di Vredeman intagliate da Girolamo Ceck: e contiene 22 tavole.
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, Questo volume sullo stile delle opere di Bibiena intagliato da Martino Eugelbrecth contiene, oltre le vedute
teatrali, anche alcuni paesi e marine ed altre stampe fino al numero di 34 fogli compreso il frontespizio.
Questo volume sullo stile delle opere di Bibiena intagliato da Martino Eugelbrecth contiene, oltre le vedute
teatrali, anche alcuni paesi e marine ed altre stampe fino al numero di 34 fogli compreso il frontespizio.
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, Opera delle più ben fatte, con facilità di metodi e moltiplicità di esempi ricca di 150 tavole ben intagliate in
rame.
Opera delle più ben fatte, con facilità di metodi e moltiplicità di esempi ricca di 150 tavole ben intagliate in
rame.
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158
, Questo è il trattato del Bessonio arricchito di figure e illustrazioni dal Beroaldo, che prima era già stato
pubblicato in francese e in latino, con 60 tavole in rame di logora impressione.
Questo è il trattato del Bessonio arricchito di figure e illustrazioni dal Beroaldo, che prima era già stato
pubblicato in francese e in latino, con 60 tavole in rame di logora impressione.
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, Quest’opera è dedicata ad applicare le definizioni pittoriche alla poesia con traslato di significazioni.
Quest’opera è dedicata ad applicare le definizioni pittoriche alla poesia con traslato di significazioni.
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, Questo nostro esemplare che appartenne alla biblioteca di Mariette, poi a quella del C. d’Agincourt fu oggetto di
molte cure del primo suo possessor e venendo riguardato da lui come pregiatissima e bellissima cosa, crediamo
di far gustare agli amatori le illustrazioni stesse, che estese di pugno di Mariette, trovami annesso a questo nostro
esemplare.
Il y a eu trois éditions du livre des habillemens turcs par Melchior Lorich.
La premier qui est la nôtre est de l’année 1626 à Hambourg chez Michel Hering.
La seconde est de l’année 1641 aussi à Hambourg, chez Tobie Gunderman.
La troisième imprimée dans le même libraire et chez le mé-me libraire, porte la date de 1646. A cette drrniere
édition il y a au commencement et de plus qu’aux deux autres, une table imprimée en allemand, qui est une
explication des figures, prise sur le MS. même de l’auteur: mais il est assez difficile d’en faire usage, car les
figures n’étant point chiffrées, ne se trouvent presque jamais rangées comme la table, dans laquelle ces figures
sont cependant indiquées par des chiffres qui sont supposées devoir se rencontrer sur les planches. Il seroit bien à
sonhaiter qu’on eut eu l’attention de les y mettre; car si quelques estampes demandent une explication, ce sont
sur tout celles qui représentent de vues d’edifi 292 ces existains et des habillemens des nations, tels que sont
ceux que Melchior Lorich a représentées ici, après les avoir dessinées avec autant d’exactitude que de goût sur
les lieux.
Nôtre exemplaire est plus ample que celui du roi d’une planche double qui represente la vue de la mosquée
apellée la Solimanie.
Celui du roi a de plus trois planches, l’une qui représente cet ornement d’orfévrerie dont le bonnet des Janissaires
est ordinairement paré par devant; la seconde qui est plus grande que toutes celles qui se trouvent dans le livre,
représente onze étendards ou quenes de chevaux ornées de handerolles, qui suivant ce qu’il en dit dans les
explications, furent portées à une procession qui se fit a Constantinople en 1558 dans le tems que Lorich étoit
dans cette ville; c’est une forte et belle chose, que je regrette fort de ne pas avoir: La 3 qui est encore une planche
double, représente un assemblage de divers bâtimens la plupart turcs, mais qui paroissoient avoir été faits de
génie, chacun est accompagné d’une lettre de renvoi: cependant cette planche n’est pas expliqué dans la table.
Enfin on trouve encore dans l’édition du roi une planche en bois sur laquelle est représenté le portrait de l’auteur,
fait en 1575 dans une éspéce de médaille placée au dessous de trois autres médailles qui renferment autant de
dévises propres à Melchior Lorich ou Lorch.
Voila en quoi consistent les différences qui se recontrent entre les deux exemplaires que je cite et qui ne
proviennent à mon avis, que de ce que les planches n’etant pas chiffrées, il étoit difficile de les assembler
régulièrement et en faire un corps bien complet. Ainsi je tiens que les deux exemplaires sont incomplets.
J’ajouterai que dans l’exemplaire de la bibliothéque du roi, ou a joint quatre planches gravées en cuivre par le
même Lorich et qui sont deux portraits, l’un en buste et l’autre en pied de l’Empereur Soliman et deux
semblables portraits d’Ismael, Ambassadeur du Sophi de Perse à la cour du dit Soliman, et une cinquième
planche représentante une Fortune gravée par Philippe Galle d’après le même Lorich, mais ce dernier morceau
est bien mauvais, tant pour la composition que pour le goût du dessein. Ce sont ces cinq pièces gravées en
cuivre, qui ont donné occasion de marquer dans les titres des éditions de 1641 et 1646 que ce recueil étoit
composé de planches gravées en bois et en cuivre. Elles ne font point cependant partie de ce recueil; ce sont des
morceaux détachés; et qui n’y ont été ajoutés qu’après coup, sans doute par le libraire pour donner à son edition
une supériorité sur la première édition.»
Ecco alla distesa il frontespizio d’una di queste edizioni tal come lo traduce lo stesso Mariette in un quaderno
ove presenta l’elenco numerato delle tavole parimente tradotto.
Figures dessinées et gravées à pied et à cheval avec plusieurs 293 beaux édifices à la maniere turque et
toutes autres choses qu’on peut y voir: par Melchior Lorichius de Flensbourg très-savant, très-renommé, et trèsexperimenté. Le tout d’après nature et suivant la perspective en cuivre, et en bois mise au jour pour la 3 fois
avec une table pour les figures, tirée de l’original manuscrit, presènté à tous les amateurs, peintres. sculpteurs,
graveurs à leur honneur et pour leur uilité., à Hambourg, chez Tobie Gounderman Libraire, en 1646.
Noi stessi personalmente abbiamo fatto l’esame dell’esemplare di Parigi alla Biblioteca R. e lo abbiamo
riconosciuto composto dai fragmenti dei due diversi esemplari della seconda e terza edizione, trovandosi in
principio il frontespizio colla data del 1646 e dopo quarantotto carte l’altro frontespizio colla data del 1641 e un
gran numero di tavole duplicate e ripetute senza ordine e senza scelta. Nel resto confronta con ciò che fu
riconosciuto dal diligentissimo Mariette. Abbiamo avuto cura di prendere un lucido esattissimo delle tre tavole
dei stendardi, delle fabbriche, e degli ornati d’oreficeria citate qui sopra, che abbiamo inserte nel nostro
conservatissimo e prezioso esemplare. È osservabile come i bibliografi più accreditati non diano cenno di
un’opera dalla quale tutti hanno preso e persino materialmente copiato nel produrre in una quantità di libri
posteriori le costumanze orientali. L’esemplare di questa prima edizione e composto di 114 tavole, nelle quali è
compreso il frontespizio.
Questo nostro esemplare che appartenne alla biblioteca di Mariette, poi a quella del C. d’Agincourt fu oggetto di
molte cure del primo suo possessor e venendo riguardato da lui come pregiatissima e bellissima cosa, crediamo
di far gustare agli amatori le illustrazioni stesse, che estese di pugno di Mariette, trovami annesso a questo nostro
esemplare.
Il y a eu trois éditions du livre des habillemens turcs par Melchior Lorich.
La premier qui est la nôtre est de l’année 1626 à Hambourg chez Michel Hering.
La seconde est de l’année 1641 aussi à Hambourg, chez Tobie Gunderman.
La troisième imprimée dans le même libraire et chez le mé-me libraire, porte la date de 1646. A cette drrniere
édition il y a au commencement et de plus qu’aux deux autres, une table imprimée en allemand, qui est une
explication des figures, prise sur le MS. même de l’auteur: mais il est assez difficile d’en faire usage, car les
figures n’étant point chiffrées, ne se trouvent presque jamais rangées comme la table, dans laquelle ces figures
sont cependant indiquées par des chiffres qui sont supposées devoir se rencontrer sur les planches. Il seroit bien à
sonhaiter qu’on eut eu l’attention de les y mettre; car si quelques estampes demandent une explication, ce sont
sur tout celles qui représentent de vues d’edifi 292 ces existains et des habillemens des nations, tels que sont
ceux que Melchior Lorich a représentées ici, après les avoir dessinées avec autant d’exactitude que de goût sur
les lieux.
Nôtre exemplaire est plus ample que celui du roi d’une planche double qui represente la vue de la mosquée
apellée la Solimanie.
Celui du roi a de plus trois planches, l’une qui représente cet ornement d’orfévrerie dont le bonnet des Janissaires
est ordinairement paré par devant; la seconde qui est plus grande que toutes celles qui se trouvent dans le livre,
représente onze étendards ou quenes de chevaux ornées de handerolles, qui suivant ce qu’il en dit dans les
explications, furent portées à une procession qui se fit a Constantinople en 1558 dans le tems que Lorich étoit
dans cette ville; c’est une forte et belle chose, que je regrette fort de ne pas avoir: La 3 qui est encore une planche
double, représente un assemblage de divers bâtimens la plupart turcs, mais qui paroissoient avoir été faits de
génie, chacun est accompagné d’une lettre de renvoi: cependant cette planche n’est pas expliqué dans la table.
Enfin on trouve encore dans l’édition du roi une planche en bois sur laquelle est représenté le portrait de l’auteur,
fait en 1575 dans une éspéce de médaille placée au dessous de trois autres médailles qui renferment autant de
dévises propres à Melchior Lorich ou Lorch.
Voila en quoi consistent les différences qui se recontrent entre les deux exemplaires que je cite et qui ne
proviennent à mon avis, que de ce que les planches n’etant pas chiffrées, il étoit difficile de les assembler
régulièrement et en faire un corps bien complet. Ainsi je tiens que les deux exemplaires sont incomplets.
J’ajouterai que dans l’exemplaire de la bibliothéque du roi, ou a joint quatre planches gravées en cuivre par le
même Lorich et qui sont deux portraits, l’un en buste et l’autre en pied de l’Empereur Soliman et deux
semblables portraits d’Ismael, Ambassadeur du Sophi de Perse à la cour du dit Soliman, et une cinquième
planche représentante une Fortune gravée par Philippe Galle d’après le même Lorich, mais ce dernier morceau
est bien mauvais, tant pour la composition que pour le goût du dessein. Ce sont ces cinq pièces gravées en
cuivre, qui ont donné occasion de marquer dans les titres des éditions de 1641 et 1646 que ce recueil étoit
composé de planches gravées en bois et en cuivre. Elles ne font point cependant partie de ce recueil; ce sont des
morceaux détachés; et qui n’y ont été ajoutés qu’après coup, sans doute par le libraire pour donner à son edition
une supériorité sur la première édition.»
Ecco alla distesa il frontespizio d’una di queste edizioni tal come lo traduce lo stesso Mariette in un quaderno
ove presenta l’elenco numerato delle tavole parimente tradotto.
Figures dessinées et gravées à pied et à cheval avec plusieurs 293 beaux édifices à la maniere turque et
toutes autres choses qu’on peut y voir: par Melchior Lorichius de Flensbourg très-savant, très-renommé, et trèsexperimenté. Le tout d’après nature et suivant la perspective en cuivre, et en bois mise au jour pour la 3 fois
avec une table pour les figures, tirée de l’original manuscrit, presènté à tous les amateurs, peintres. sculpteurs,
graveurs à leur honneur et pour leur uilité., à Hambourg, chez Tobie Gounderman Libraire, en 1646.
Noi stessi personalmente abbiamo fatto l’esame dell’esemplare di Parigi alla Biblioteca R. e lo abbiamo
riconosciuto composto dai fragmenti dei due diversi esemplari della seconda e terza edizione, trovandosi in
principio il frontespizio colla data del 1646 e dopo quarantotto carte l’altro frontespizio colla data del 1641 e un
gran numero di tavole duplicate e ripetute senza ordine e senza scelta. Nel resto confronta con ciò che fu
riconosciuto dal diligentissimo Mariette. Abbiamo avuto cura di prendere un lucido esattissimo delle tre tavole
dei stendardi, delle fabbriche, e degli ornati d’oreficeria citate qui sopra, che abbiamo inserte nel nostro
conservatissimo e prezioso esemplare. È osservabile come i bibliografi più accreditati non diano cenno di
un’opera dalla quale tutti hanno preso e persino materialmente copiato nel produrre in una quantità di libri
posteriori le costumanze orientali. L’esemplare di questa prima edizione e composto di 114 tavole, nelle quali è
compreso il frontespizio.
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, Sono 28 tavole con versi intagliati al basso di ciascuna piene di gusto pittoresco: sono in questo volume aggiunte
altre 65 tavole di mode e costumanze in caricatura, con dichiarazioni in Francese e in Tedesco pubblicate da Jo.
Mart. Will. in Augusta: ma non hanno altro merito che il conservare una memoria del barbaro gusto della metà
del secolo scorso, senza alcuna grazia di esecuzione.
Sono 28 tavole con versi intagliati al basso di ciascuna piene di gusto pittoresco: sono in questo volume aggiunte
altre 65 tavole di mode e costumanze in caricatura, con dichiarazioni in Francese e in Tedesco pubblicate da Jo.
Mart. Will. in Augusta: ma non hanno altro merito che il conservare una memoria del barbaro gusto della metà
del secolo scorso, senza alcuna grazia di esecuzione.
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, Opera divisa in due serie di 50 emblemi ciascune con interpretazioni latine e di gustata esecuzione all’acqua
forte: esempl. Bibl. Malborough.
Opera divisa in due serie di 50 emblemi ciascune con interpretazioni latine e di gustata esecuzione all’acqua
forte: esempl. Bibl. Malborough.
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