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È trattata la materia estesamente, e quindi la musica,
l’ottica. l’architettura, la pittura, la scultura sono prese in
esame: ma quanto al pregio dell’opera ritiensi più rara la
prima edizione del 1527, e le altre che apparvero fino al 1536
poiché non erano in quelle stati tolti alcuni passi che
l’autore (per quietamente vivere) tolse egli stesso dalle
posteriori edizioni, come può leggersi nella sua
interessantissima prefazione.
È trattata la materia estesamente, e quindi la musica,
l’ottica. l’architettura, la pittura, la scultura sono prese in
esame: ma quanto al pregio dell’opera ritiensi più rara la
prima edizione del 1527, e le altre che apparvero fino al 1536
poiché non erano in quelle stati tolti alcuni passi che
l’autore (per quietamente vivere) tolse egli stesso dalle
posteriori edizioni, come può leggersi nella sua
interessantissima prefazione.
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L’editore di questo aureo libretto fu Giovan Battista Trotto denominato il Malosso, poiché il Lamo era partito per
la Spagna e lasciò al suo amico l’incarico dell’edizione. Dopo il frontespizio e la dedica che occupano 4 carte,
l’ultima delle quali è bianca, segue il testo dell’opera di 118 pagine numerate e termina al basso dell’ultima
pagina col registro dei fogli. Magnifico e raro esemplare.
L’editore di questo aureo libretto fu Giovan Battista Trotto denominato il Malosso, poiché il Lamo era partito per
la Spagna e lasciò al suo amico l’incarico dell’edizione. Dopo il frontespizio e la dedica che occupano 4 carte,
l’ultima delle quali è bianca, segue il testo dell’opera di 118 pagine numerate e termina al basso dell’ultima
pagina col registro dei fogli. Magnifico e raro esemplare.
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Edizione simile alla precedente, ma più completa e più rara. In fronte sta il ritratto di Bernardino Campo e in fine
dopo l’ultima pagina col registro dei fogli, seguono altre sei carte, che di raro trovansi unita all’opera indicata,
come dovrebbero essere, acciò sarà completa. In queste è stampato il parer sopra la pittura di M. Bernardino
Campi pittore cremonese, che occupa le prime quattro carte segnate al basso della pagina. La quinta carta
contiene due figure, l’una di fronte, l’altra di profilo con dimostrazioni lineari di proporzioni; nella retropagina
sono due sonetti: e l’ultima carta è quella degli errori e correzioni che si riferiscono però ai numeri delle pagine
del discorso, ragione per cui debbono essenzialmente far parte di quello, sebbene aderenti a quest’ultimo
opuscolo.
Edizione simile alla precedente, ma più completa e più rara. In fronte sta il ritratto di Bernardino Campo e in fine
dopo l’ultima pagina col registro dei fogli, seguono altre sei carte, che di raro trovansi unita all’opera indicata,
come dovrebbero essere, acciò sarà completa. In queste è stampato il parer sopra la pittura di M. Bernardino
Campi pittore cremonese, che occupa le prime quattro carte segnate al basso della pagina. La quinta carta
contiene due figure, l’una di fronte, l’altra di profilo con dimostrazioni lineari di proporzioni; nella retropagina
sono due sonetti: e l’ultima carta è quella degli errori e correzioni che si riferiscono però ai numeri delle pagine
del discorso, ragione per cui debbono essenzialmente far parte di quello, sebbene aderenti a quest’ultimo
opuscolo.
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Questo frontespizio fu cangiato nel corso della stessa edizione e trovasi in pochi esemplari.
Questo frontespizio fu cangiato nel corso della stessa edizione e trovasi in pochi esemplari.
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Quest’edizione non è che un’esatta riproduzione dell’altra italiana del 1567 e colle stesse figure in legno.
Quest’edizione non è che un’esatta riproduzione dell’altra italiana del 1567 e colle stesse figure in legno.
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, Ognuno dei quindici canti ha una tavola in rame, oltre il frontespizio figurato con allegorie e il ritratto del
traduttore.
Ognuno dei quindici canti ha una tavola in rame, oltre il frontespizio figurato con allegorie e il ritratto del
traduttore.
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, Questo esemplare al canto 93 e 94 ha la medesima stampa 191 ripetuta: in tutto il resto è completo non
mancando né al principio, né al fine di tutti i foglietti addizionali citati dai Bibliografi. Li ultimi 43 foglietti
preceduti da un frontespizio intagliato da Giacomo Franco a parte partano la medesima data. La stampa 34, che
non trovasi in questo esemplare, deve rappresentare Astolfo che sorte dalla caverna delle Arpie col cavallo
volante. Le pagine del primo testo del poema colle illustrazioni e note arrivano alla 654 e la tavola de’ principi di
tutte le stanze occupa 16 foglietti: e 19 fogli, compreso il frontespizio sono i prolegomeni che precedono il
Poema.
Questo esemplare al canto 93 e 94 ha la medesima stampa 191 ripetuta: in tutto il resto è completo non
mancando né al principio, né al fine di tutti i foglietti addizionali citati dai Bibliografi. Li ultimi 43 foglietti
preceduti da un frontespizio intagliato da Giacomo Franco a parte partano la medesima data. La stampa 34, che
non trovasi in questo esemplare, deve rappresentare Astolfo che sorte dalla caverna delle Arpie col cavallo
volante. Le pagine del primo testo del poema colle illustrazioni e note arrivano alla 654 e la tavola de’ principi di
tutte le stanze occupa 16 foglietti: e 19 fogli, compreso il frontespizio sono i prolegomeni che precedono il
Poema.
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, Stampato in belissimi caratteri.
Stampato in belissimi caratteri.
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MDLXXXIV
, Sonovi 235 imprese ben intagliate in rame divise in tre libri precedute da un bel frontespizio figurato di Giacomo
Franco. Questi tre libri sono seguiti da un quarto, con un altro frontespizio e diverse numerazione di pagine,
stampato probabilmente alcuni mesi dopo con altre 20 tavole. Opera ben eseguita ed eruditamente illustrata.
Sonovi 235 imprese ben intagliate in rame divise in tre libri precedute da un bel frontespizio figurato di Giacomo
Franco. Questi tre libri sono seguiti da un quarto, con un altro frontespizio e diverse numerazione di pagine,
stampato probabilmente alcuni mesi dopo con altre 20 tavole. Opera ben eseguita ed eruditamente illustrata.
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