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La pagina manoscritta che precede il frontispizio intende a provare che la carta è sbagliata e che questa è la prima
edizione del 1571, ovvero l’altra del 1589.
La pagina manoscritta che precede il frontispizio intende a provare che la carta è sbagliata e che questa è la prima
edizione del 1571, ovvero l’altra del 1589.
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Le 40 tavole di questo libretto (che sono freschissime) intagliate in legno e il bellissimo frontispizio figurato
assai bene, attestano le cognizioni e il gran fondamento che aveva nell’arte questo autore.
Le 40 tavole di questo libretto (che sono freschissime) intagliate in legno e il bellissimo frontispizio figurato
assai bene, attestano le cognizioni e il gran fondamento che aveva nell’arte questo autore.
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Non sono che otto pagine contenenti una lettera elegantissima scritta da Roma al molto Magnifico Messer
Annibale da Domenico Tassolo e Baldassare Mariotti.
Non sono che otto pagine contenenti una lettera elegantissima scritta da Roma al molto Magnifico Messer
Annibale da Domenico Tassolo e Baldassare Mariotti.
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MDLXXIV
, Le invenzioni furono di Cesare Fiore architetto ed espresse in otto grandi tavole.
Le invenzioni furono di Cesare Fiore architetto ed espresse in otto grandi tavole.
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MDCLXXI
Le composizioni, allusioni ec. furono di Andrea Cavalcanti, Carlo Dati, Francesco Redi, Francesco Doni,
Lorenzo Magalotti e Vincenzo da Filicaja; Ferdinando Tacca architetto ornò a tal uopo il tempio di S. Lorenzo.
Giovan Battista Falda fece le due belle tavole in foglio dei prospetti che veggonsi: 252 e l’orazione funebre
che leggei in fine fu scritta da Luigi Rucellai.
Le composizioni, allusioni ec. furono di Andrea Cavalcanti, Carlo Dati, Francesco Redi, Francesco Doni,
Lorenzo Magalotti e Vincenzo da Filicaja; Ferdinando Tacca architetto ornò a tal uopo il tempio di S. Lorenzo.
Giovan Battista Falda fece le due belle tavole in foglio dei prospetti che veggonsi: 252 e l’orazione funebre
che leggei in fine fu scritta da Luigi Rucellai.
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MDCLXXV
, La tavola tolta dal Rubenio, che è in 4, trovasi piegata in questo libretto, a car. 82.
La tavola tolta dal Rubenio, che è in 4, trovasi piegata in questo libretto, a car. 82.
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, Prezioso libro con una gran tavola in principio. E singolare come, scorrendo l’opera del sig le roi sulla marina
degli antichi popoli, non si parli in quella mai di questo autore che d’un secolo lo aveva preceduto.
Prezioso libro con una gran tavola in principio. E singolare come, scorrendo l’opera del sig le roi sulla marina
degli antichi popoli, non si parli in quella mai di questo autore che d’un secolo lo aveva preceduto.
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, — Accedit Bossii Hieronimi, De toga romana commentarius, Amstelod. 1671, in 12, fig.
Con belle e numerose tavole a’ luoghi citati nel testo e con elegante frontespizio intagliato da R. de Hooge.
— Accedit Bossii Hieronimi, De toga romana commentarius, Amstelod. 1671, in 12, fig.
Con belle e numerose tavole a’ luoghi citati nel testo e con elegante frontespizio intagliato da R. de Hooge.
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, S’aggirano questi dialoghi su vari argomenti, l’ultimo dei quali intitolato Les dévises occupa 197 pagine.
S’aggirano questi dialoghi su vari argomenti, l’ultimo dei quali intitolato Les dévises occupa 197 pagine.
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323
L’apparato di quest’opera ridonda di ricchezza soverchia per le stampe. Il frontespizio simbolico e figurato è
opera di F. Chauveau. Trovasi fra i prolegomeni poetici in onore dell’autore il magnifico suo ritratto intagliato da
Masson. Sonovi le carte delle città orientali e occidentali. Le medaglie tutte stanno fra il testo a’ rispettivi luoghi
intagliate in rame. Frequentissime sono le vignette d’ogni dimensione, che veggonsi aver avuto innanzi un altro
destino. Fra queste trovansi ai capi di molte pagine i fregi e baccanali di Pietro Brebiette che quantunque logori
alquanto sono sempre pieni di grazia per l’invenzione e per l’esecuzione. Le altre incisioni sono di gran lunga
inferiori e non hanno alcuna relazione col testo.
L’apparato di quest’opera ridonda di ricchezza soverchia per le stampe. Il frontespizio simbolico e figurato è
opera di F. Chauveau. Trovasi fra i prolegomeni poetici in onore dell’autore il magnifico suo ritratto intagliato da
Masson. Sonovi le carte delle città orientali e occidentali. Le medaglie tutte stanno fra il testo a’ rispettivi luoghi
intagliate in rame. Frequentissime sono le vignette d’ogni dimensione, che veggonsi aver avuto innanzi un altro
destino. Fra queste trovansi ai capi di molte pagine i fregi e baccanali di Pietro Brebiette che quantunque logori
alquanto sono sempre pieni di grazia per l’invenzione e per l’esecuzione. Le altre incisioni sono di gran lunga
inferiori e non hanno alcuna relazione col testo.
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, Opera dottissima arricchita di grandi tavole, e bene delineate col ritratto di Clemente X in rpincipio e il
frontespizio fig. da R. de Hooge.
Opera dottissima arricchita di grandi tavole, e bene delineate col ritratto di Clemente X in rpincipio e il
frontespizio fig. da R. de Hooge.
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