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77. BARDON Dandré, Traité de peinture suivi d’un essais sur la sculture, et un catalogue des artistes les plus fameux de l’Ecole Française, 2 vol. in 8, leg. in un solo, Paris 1765.
78. BARDON Dandré, Histoire universelle traitée rélativement aux arts de peindre et de sculpter; ou tableau de l’ histoi 13 re enrichi de connaissances etc., Paris 1769, 3, vol. 12.
Le opere di questo autore hanno per iscopo il comodo insegnamento agli artisti e passano fra le migliori.
Le opere di questo autore hanno per iscopo il comodo insegnamento agli artisti e passano fra le migliori.
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120. DUTENS M. I., Princeps abrégés de peinture suivis d’un discours sur l’architecture et la sculpture, à Tours 1803, in 8 fig., M. 97
Operetta dettata con qualche accorgimento, ove sono belle teorie per l’armonia dei colori, dedotte dalle corde armoniche de’ suoni; ma che vedesi però nel totale essere scritta da chi manca delle pratiche nell’arte; con una tavola dimostrativa.
Operetta dettata con qualche accorgimento, ove sono belle teorie per l’armonia dei colori, dedotte dalle corde armoniche de’ suoni; ma che vedesi però nel totale essere scritta da chi manca delle pratiche nell’arte; con una tavola dimostrativa.
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199. RICHARDSON, Traité de la peinture et de la sculpture divisé en trois tomes, Amsterdam 1728, in 12, vol. 3, rel. In 2.
Di quest’opera originariamente scritta in inglese furono autori i due Richardson, padre e figlio. Il primo di questi rividde la traduzione francese e vi pose la prefazione, lodandosi dei due che vi contribuirono, M. A. Rutgers il giovine, e M. Tenkate: l’ultimo dei quali aggiunse nel volume 3 un discorso preliminare sul bello ideale. Quest’opera è fatta con molta critica e qualunque siano i molti giudizi che in essa si danno, fu delle prime che enunciassero opere degli artisti, non colle sole aride notizie biografiche.
Di quest’opera originariamente scritta in inglese furono autori i due Richardson, padre e figlio. Il primo di questi rividde la traduzione francese e vi pose la prefazione, lodandosi dei due che vi contribuirono, M. A. Rutgers il giovine, e M. Tenkate: l’ultimo dei quali aggiunse nel volume 3 un discorso preliminare sul bello ideale. Quest’opera è fatta con molta critica e qualunque siano i molti giudizi che in essa si danno, fu delle prime che enunciassero opere degli artisti, non colle sole aride notizie biografiche.
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276. DAVID Emeric, Recherches sur l’art statuaire considerée chez les anciens et chez les modernes, Paris 1805, in 8. Questa dissertazione fu coronata di premio dall’Istituto. L’autore non si lascia trasportare in favore delle arti italiane.
282. HEMSTERHUIS M., Lettre sur la sculpture a M. Theod de Smeth. Vedi fra le lettere pittoriche, M. 26.
360. TESTELIN Henry, Peintre du roi. Sentiments des plus habiles peintres sur la pratique de la peinture et sculpture, mis en tables de préceptes, Paris chez la Veuve Martre Cramoisy, 1696, in f.
Opera di bellissima esecuzione preceduta da una prefazio 63 ne, e da sei dissertazioni o conferenze lette all’accademia in presenza del gran Colbert; sul disegno lineare, sulle proporzioni, sull’espressione, sul chiaroscuro, sul colorito, seguite dai relativi precetti intagliati in sei tavole. Vengono poi quattro tavole di quadri di composizione, delle quali una presenta 5 statue antiche colle relative proporzioni. Finisce il volume colle teste d’espressione di Lebrun in una tavola grande e in un’altra le espressioni di Testelin; in fine una tavola incisa da Audran, che dovrebbe essere posta in principio, rappresentante il Tempo che discuopre la Verità, tolta da un disegno di Testelin.
Opera di bellissima esecuzione preceduta da una prefazio 63 ne, e da sei dissertazioni o conferenze lette all’accademia in presenza del gran Colbert; sul disegno lineare, sulle proporzioni, sull’espressione, sul chiaroscuro, sul colorito, seguite dai relativi precetti intagliati in sei tavole. Vengono poi quattro tavole di quadri di composizione, delle quali una presenta 5 statue antiche colle relative proporzioni. Finisce il volume colle teste d’espressione di Lebrun in una tavola grande e in un’altra le espressioni di Testelin; in fine una tavola incisa da Audran, che dovrebbe essere posta in principio, rappresentante il Tempo che discuopre la Verità, tolta da un disegno di Testelin.
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1161. HEMSTERHUIS, Lettre sur la sculpture a M. Theod. de Smeth, Amsterd. 1769, in 4, fig., M. 26.
Oltre ai pregi della dissertazione sonovi anche quelli delle stampe che tutte disegnate dall’autore vennero con somma accuratezza intagliate in rame da Schley. E sono tre vignette e tre tavole.
Oltre ai pregi della dissertazione sonovi anche quelli delle stampe che tutte disegnate dall’autore vennero con somma accuratezza intagliate in rame da Schley. E sono tre vignette e tre tavole.
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1275. OBSERVATIONS sur les arts et sur quelques morceaux de peinture et sculpture exposés au Louvre l’an 1748, où il est parlé de l’utilité des embellissemens dans les villes, Leyde 1748. — Aggiuntovi: Lettre a Mad. *** sur les peintures et sculptures exposées au salon l’an 1763. — In fine: Apologie des jeunes exgésuites, qui ont signé le serment prescrit par arrêt du 6 fevrier l’an 1764, in 12. Vedasi alla voce Explication.