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289. DE ARPHE y Villafanne, Varia consummeracion para la escultura y arquitectura, Madrid 1736, f. fig.
In fronte è il ritratto dell’autore. L’opera è divisa in quattro libri: il primo tratta della geometria, il secondo delle proporzioni e dell’anatomia, il terzo de’ quadrupedi e dei volatili, il quarto dell’architettura. Le tavole sono numerosissime, alcune frammiste al testo a tutta pagina e altre marginali intagliate in legno con grandissimo magistero e rendono per conseguenza l’opera assai preziosa, giustificandone la rarità.
In fronte è il ritratto dell’autore. L’opera è divisa in quattro libri: il primo tratta della geometria, il secondo delle proporzioni e dell’anatomia, il terzo de’ quadrupedi e dei volatili, il quarto dell’architettura. Le tavole sono numerosissime, alcune frammiste al testo a tutta pagina e altre marginali intagliate in legno con grandissimo magistero e rendono per conseguenza l’opera assai preziosa, giustificandone la rarità.
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296. BOSSE A., Recueil de figures pour apprendre a dessiner sans maître le portrait, la figure, l’histoire et le paysage, Paris, chez Jombert, 1737, in 4.
Sono queste 122 stampe raccolte dall’editore da tutte le opere di Bosse e da’ suoi stessi frontispizi con studi elementari d’altri maestri e intagliatori, fra’ quali trovansi anche i putti e li mascheroni di Paolo Farinati pubblicati nell’anno precedente a Parigi: e non è se non che una miscellanea mediocre e di pochissimo uso, cui gli editori posero un titolo specioso per oggetto di speculazione.
Sono queste 122 stampe raccolte dall’editore da tutte le opere di Bosse e da’ suoi stessi frontispizi con studi elementari d’altri maestri e intagliatori, fra’ quali trovansi anche i putti e li mascheroni di Paolo Farinati pubblicati nell’anno precedente a Parigi: e non è se non che una miscellanea mediocre e di pochissimo uso, cui gli editori posero un titolo specioso per oggetto di speculazione.
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435. BLONDEL François, De la distribution des maisons de plaisance et de 78la décoration des édifices en general, Paris 1737, en 4, fig. 3 vol.
Col frontespizio disegnato da Cochin e cento sessanta tavole in rame inciso dall’autore. Sfortunatamente l’epoca in cui questi visse non era la migliore pel gusto delle fabbriche, ma la sua dottrina e il suo modo di distribuzione lo costituiscono fra gli architetti migliori di quell’età.
Col frontespizio disegnato da Cochin e cento sessanta tavole in rame inciso dall’autore. Sfortunatamente l’epoca in cui questi visse non era la migliore pel gusto delle fabbriche, ma la sua dottrina e il suo modo di distribuzione lo costituiscono fra gli architetti migliori di quell’età.
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526. GUARINI Padre D. Guarino, Architettura civile, opera postuma dedicata a S. R. Maestà, Torino 1737, vol. 2 in fol. fig.
Opera divisa in cinque trattati dell’architettura in generale: dell’iconografìa, dell’ortografia elevata, dell’ortografia gettata, della geodesia. Il primo volume è consacrato al testo, il secondo alle tavole che sono il risultato il più strano d’un imaginazione sregolata e priva di retto senso e di ogni sorta di gusto.
Opera divisa in cinque trattati dell’architettura in generale: dell’iconografìa, dell’ortografia elevata, dell’ortografia gettata, della geodesia. Il primo volume è consacrato al testo, il secondo alle tavole che sono il risultato il più strano d’un imaginazione sregolata e priva di retto senso e di ogni sorta di gusto.
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805. AMATO Paolo, La nuova pratica di prospettiva nella quale si spiegano alcune nuove opinioni, Palermo 1736 in fol.
Ragiona nel principio l’autore su tutti li scrittori che lo hanno preceduto: e l’opera sua non è al certo spregievole per le teorie che accenna, se non fosse alquanto confusa: ma essendo postuma ed essendo smarrite le tavole originali dell’autore, rilevasi nel fine al foglietto dell’indice che le tavole ingegnosamente furono dedotte dallo scritto per cura del Miceli editore, invocando l’indulgenza dei lettori. Vero è però che da noi non conosconsi queste tavole e che il nostro esemplare ne manca. Il ritratto dell’autore è in principio. Il Comolli non parla però della mancanza delle tavole.
Ragiona nel principio l’autore su tutti li scrittori che lo hanno preceduto: e l’opera sua non è al certo spregievole per le teorie che accenna, se non fosse alquanto confusa: ma essendo postuma ed essendo smarrite le tavole originali dell’autore, rilevasi nel fine al foglietto dell’indice che le tavole ingegnosamente furono dedotte dallo scritto per cura del Miceli editore, invocando l’indulgenza dei lettori. Vero è però che da noi non conosconsi queste tavole e che il nostro esemplare ne manca. Il ritratto dell’autore è in principio. Il Comolli non parla però della mancanza delle tavole.
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882. BERGIER Nicolas, Histoire des grands chemins de l’Empire Romain: 2 vol., Bruxelles 1736, en 4, fig.
Quest’opera è la più dotta che noi conosciamo in questa materia e meritevole d’esser tenuta in gran pregio: sonovi alcune tavole collocate ai luoghi voluti dal testo, ma osservisi bene che mai non mancasse al fine la magnifica e immensa tavola cosi intitolata Tabula itineraria ex illustri Pentingerorum Bibliotheca, quae Aug. Vind. beneficio Marci Velseri septemviri Angustani in lucem edita.
Quest’opera è la più dotta che noi conosciamo in questa materia e meritevole d’esser tenuta in gran pregio: sonovi alcune tavole collocate ai luoghi voluti dal testo, ma osservisi bene che mai non mancasse al fine la magnifica e immensa tavola cosi intitolata Tabula itineraria ex illustri Pentingerorum Bibliotheca, quae Aug. Vind. beneficio Marci Velseri septemviri Angustani in lucem edita.
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959. SCHIBLER Giovan Giacomo, Schiografia artis ignariae: ossia arte dei falegnami come si fanno i tetti nella 175 Siberia, Tartaria, nella China e Giappone principalmente per fare le torri delle chiese, Norimberga 1736, in fol. fig.
Con 44 tavole diligentissime.
Con 44 tavole diligentissime.
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1083. BERTOLDO, Bertoldino e Cacasenno, Poema in ottava rima con argomenti, allegorie, annotazioni e figure in rame, Bologna 1736, per Lelio dalla Volpe, in 4, gr.
Le 20 tavole dei canti, e le altrettante vignette, il rame del frontispizio, e il ritratto di Cesare Croce sono intagliate da Lodovico Mattioli sui disegni di Giuseppe Maria Crespi detto lo Spagnuolo. La invenzione dei racconti giocosi fu di Giulio Cesare Croce uomo faceto e ferraio di professione e vennero messi in versi da una società di amici uomini di lettere fra i più rinomati del secolo. Quest’edizione si è fatta rarissima pel gusto pittoresco delle tavole e perché il poema giocon 192 do e piecevole andando per le mani di tutti sì è logorato e disperso.
Le 20 tavole dei canti, e le altrettante vignette, il rame del frontispizio, e il ritratto di Cesare Croce sono intagliate da Lodovico Mattioli sui disegni di Giuseppe Maria Crespi detto lo Spagnuolo. La invenzione dei racconti giocosi fu di Giulio Cesare Croce uomo faceto e ferraio di professione e vennero messi in versi da una società di amici uomini di lettere fra i più rinomati del secolo. Quest’edizione si è fatta rarissima pel gusto pittoresco delle tavole e perché il poema giocon 192 do e piecevole andando per le mani di tutti sì è logorato e disperso.
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1294. ARFELLI Angelo, Orazione per la distribuzione dei premi di Belle Arti nell’istituto di Bologna, l’anno 1736, in 4.
1340. PETRACCHI Celestino, Orazione per la distribuzione del premio alle Belle Arti nell’Accademia Clementina di Bologna, l’ a. 1737 in 4.